Comportamento poco professionale e scorretto!

[Privato Milano]

Voglio raccontare cosa è accaduto, sperando che l'operato di certa gente non si ripeta.
Visito un immobile e dimostro subito il mio gradimento ad un agente "annoiato", dai modi bruschi.Espongo l'intenzione di avanzare una proposta e chiedo se la mia offerta potrebbe essere accettata. Attendo e arriva la chiamata dell'agente che mi fa rivisitare l'appartamento; visita durante la
quale, sempre con modi poco carini, ribadisce che la distanza di soli 3000 euro tra la richiesta minima e la mia offerta , potrebbe essere discussa ma non è certo che venga accettata ( il giorno precedente al telefono aveva affermato che sarebbe riuscito a convincere la proprietà) . Si fissa l'appuntamento da lì a poco per mettere tutto nero su bianco. In agenzia, lo stesso individuo, propone l'inusuale iter di conoscere i proprietari e avanzare la proposta in loro presenza. Viene fissato nuovo appuntamento.
La stessa sera, richiamo il tale, dicendogli di evitare una perdita di tempo per tutti e di annullare l'incontro qualora ritenga che la proprietà rifiuti. Il tale insiste sull'incontro. La mattina dopo, all'incontro fissato, l'individuo inizia a presentare la nostra offerta con le modalità di pagamento ( Importi inferiori a quelli da me proposti e tempi più lunghi) . I proprietari se pur un pò titubanti, annuiscono. Ed ecco che il tipo, rivolgendosi al proprietario gli ricorda che comunque la mia offerta è inferiore di 3000 euro dalla sua richiesta minima e che sarebbe meglio attendere settembre.
Alle mie spiegazioni sui motivi che mi impediscono di far fronte alla differenza, quali gli oneri correlati all'acquisto, la ristrutturazione e le imposte, l'agente immobiliare se ne esce con affermazioni quali " questo è un problema suo! " ..." beata lei che ha già una prima casa" ! .
Basita e delusa lascio l'agenzia.
Ritengo poco professionale e poco serio l'operato di questo individuo; molto scortese e maleducato il suo modo di agire, confermato anche nella successiva mia telefonata per comunicare che ero disposta ad accontentare la richiesta. Mi sento rispondere alla mia riflessione che mi sarei aspettata una sua telefonata: cosa vuole da me ? ... mi ha chiamato per dirmi questo? sarà per una prossima occasione!!!
Segno di totale mala fede!
Si dovrebbe vigilare di più sull'etica e la deontologia degli agenti immobiliari improvvisati e dai loghi fatti in casa!

 

[Bagudi]

Voglio raccontare cosa è accaduto, sperando che l'operato di certa gente non si ripeta.
Visito un immobile e dimostro subito il mio gradimento ad un agente "annoiato", dai modi bruschi.Espongo l'intenzione di avanzare una proposta e chiedo se la mia offerta potrebbe essere accettata. Attendo e arriva la chiamata dell'agente che mi fa rivisitare l'appartamento; visita durante la
quale, sempre con modi poco carini, ribadisce che la distanza di soli 3000 euro tra la richiesta minima e la mia offerta , potrebbe essere discussa ma non è certo che venga accettata ( il giorno precedente al telefono aveva affermato che sarebbe riuscito a convincere la proprietà) . Si fissa l'appuntamento da lì a poco per mettere tutto nero su bianco. In agenzia, lo stesso individuo, propone l'inusuale iter di conoscere i proprietari e avanzare la proposta in loro presenza. Viene fissato nuovo appuntamento.
La stessa sera, richiamo il tale, dicendogli di evitare una perdita di tempo per tutti e di annullare l'incontro qualora ritenga che la proprietà rifiuti. Il tale insiste sull'incontro. La mattina dopo, all'incontro fissato, l'individuo inizia a presentare la nostra offerta con le modalità di pagamento ( Importi inferiori a quelli da me proposti e tempi più lunghi) . I proprietari se pur un pò titubanti, annuiscono. Ed ecco che il tipo, rivolgendosi al proprietario gli ricorda che comunque la mia offerta è inferiore di 3000 euro dalla sua richiesta minima e che sarebbe meglio attendere settembre.
Alle mie spiegazioni sui motivi che mi impediscono di far fronte alla differenza, quali gli oneri correlati all'acquisto, la ristrutturazione e le imposte, l'agente immobiliare se ne esce con affermazioni quali " questo è un problema suo! " ..." beata lei che ha già una prima casa" ! .
Basita e delusa lascio l'agenzia.
Ritengo poco professionale e poco serio l'operato di questo individuo; molto scortese e maleducato il suo modo di agire, confermato anche nella successiva mia telefonata per comunicare che ero disposta ad accontentare la richiesta. Mi sento rispondere alla mia riflessione che mi sarei aspettata una sua telefonata: cosa vuole da me ? ... mi ha chiamato per dirmi questo? sarà per una prossima occasione!!!
Segno di totale mala fede!
Si dovrebbe vigilare di più sull'etica e la deontologia degli agenti immobiliari improvvisati e dai loghi fatti in casa!

Episodio che, se avvenuto in questo modo, è evidentemente poco professionale e maleducato (e, francamente, non capisco il perchè, aveva altri acquirenti, avete discusso ?) ma , da qui a citare la deontologia e l'etica di tutti gli agenti immobiliari ce ne corre.

E' sempre così, fatta una esperienza negativa, si fa di tutt'erba un fascio, così come si passano sotto silenzio tutte le migliaia di esperienze positive nell'acquistare casa.

Quello che non ho capito è se poi quella casa l'hai acquistata oppure no, nonostante la brutta esperienza, si spera non ripetibile.

Forse, in casi del genere, se le cose stanno così, sarebbe opportuno dire all'agente immobiliare, davanti ai proprietari, cosa si pensa del suo modo di lavorare...

 

[cristian casabella]

Scusa ma...da come scrivi e descrivi la situazione a me pare che l'Agente non abbia apprezzato il tuo modo di agire e/o comunicare, forse equivocando il tuo reale interesse

I modi e i toni li puoi sapere solo tu....magari per lui la cosa sarebbe diversa e contraria

Detto questo, un appuntamento fissato tra le parti con una minima differenza di richieste/offerta (Euro 3.000) lo si deve fare per concludere e non per far perdere tempo a tutti

Non capisco una cosa: alla tua ultima chiamata in cui dicevi che potevi arrivare alla cifra...ti ha detto NO...perché ha già venduto a terzi ?

 

[Ajò]

Non ho capito, se ti ha detto di no quando hai sollevato l'offerta, aveva già venduto?
Forse il comportamento dell'agente immobiliare può sembrare freddo quando ha veramente tante proposte e da una chance a tutti i potenziali acquirenti di fare proposta, e magari ad una richiesta di abbassare il prezzo risponde con un no categorico. Quando c'è veramente tanto interesse, si sceglie l'acquirente che non solo fa la migliore offerta, ma magari critica meno l'immobile, è controintuitivo.

 

[ferruccio]

la mia offerta è inferiore di 3000 euro dalla sua richiesta minima

Ciao @Privato Milano , una curiosità, cosa intendi per richiesta minima( siccome l'hai ripetuta due volte nella tua esposizione mi sono incuriosito)? La trattativa è impostata tipo asta al rialzo? Grazie.

 

[francesca63]

Che brutta storia !!!
Se è andata come raccontata ( e non ho motivo di dubitarne) l’agente è stato proprio maleducato e anche poco trasparente con entrambe le parti, direi…
QUOTE="Privato Milano, post: 790729, member: 87450"]
l'individuo inizia a presentare la nostra offerta con le modalità di pagamento ( Importi inferiori a quelli da me proposti e tempi più lunghi)
[/QUOTE]
E tu non lo hai contraddetto, davanti al proprietario ?

Alle mie spiegazioni sui motivi che mi impediscono di far fronte alla differenza, quali gli oneri correlati all'acquisto, la ristrutturazione e le imposte,

Lo ha detto in modo brusco, ma in questo caso ha ragione, non sono questi i motivi che possono “giustificare” una proposta inferiore alle aspettative; effettivamente sono “problemi” tuoi . L’unica cosa che può far diminuire l’offerta sarebbe ritenere che la casa non valga quei soldi, secondo me.
Con questo non lo giustifico, ovviamente, perché tutto si può spiegare con modo molto più urbani.

sarà per una prossima occasione!!!
Segno di totale mala fede!

Ma quindi aveva loro acquirente ?
Effettivamente non si capisce dove volesse andare a parare.

Si dovrebbe vigilare di più sull'etica e la deontologia degli agenti immobiliari improvvisati e dai loghi fatti in casa!

Un cafone resta tale dovunque lo si metta.
Ma per un cafone non si può svilire tutta una categoria.

Ti auguro di trovare in futuro uno dei tantissimi ottimi agenti che ci sono sul mercato.

 

[ingelman]

Mahhhhh!!
La vita mi ha insegnato che al fine di trovare la giusta intonazione bisognerebbe ascoltare sempre entrambe le campane.

Sembra strano che un Agente non dia il massimo per chiudere una trattativa
sicuramente se l'ha fatto c'è un motivo a noi non noto.

Chissà

 

[Giuseppe Di Massa]

Voglio raccontare cosa è accaduto, sperando che l'operato di certa gente non si ripeta.
Visito un immobile e dimostro subito il mio gradimento ad un agente "annoiato", dai modi bruschi.Espongo l'intenzione di avanzare una proposta e chiedo se la mia offerta potrebbe essere accettata. Attendo e arriva la chiamata dell'agente che mi fa rivisitare l'appartamento; visita durante la
quale, sempre con modi poco carini, ribadisce che la distanza di soli 3000 euro tra la richiesta minima e la mia offerta , potrebbe essere discussa ma non è certo che venga accettata ( il giorno precedente al telefono aveva affermato che sarebbe riuscito a convincere la proprietà) . Si fissa l'appuntamento da lì a poco per mettere tutto nero su bianco. In agenzia, lo stesso individuo, propone l'inusuale iter di conoscere i proprietari e avanzare la proposta in loro presenza. Viene fissato nuovo appuntamento.
La stessa sera, richiamo il tale, dicendogli di evitare una perdita di tempo per tutti e di annullare l'incontro qualora ritenga che la proprietà rifiuti. Il tale insiste sull'incontro. La mattina dopo, all'incontro fissato, l'individuo inizia a presentare la nostra offerta con le modalità di pagamento ( Importi inferiori a quelli da me proposti e tempi più lunghi) . I proprietari se pur un pò titubanti, annuiscono. Ed ecco che il tipo, rivolgendosi al proprietario gli ricorda che comunque la mia offerta è inferiore di 3000 euro dalla sua richiesta minima e che sarebbe meglio attendere settembre.
Alle mie spiegazioni sui motivi che mi impediscono di far fronte alla differenza, quali gli oneri correlati all'acquisto, la ristrutturazione e le imposte, l'agente immobiliare se ne esce con affermazioni quali " questo è un problema suo! " ..." beata lei che ha già una prima casa" ! .
Basita e delusa lascio l'agenzia.
Ritengo poco professionale e poco serio l'operato di questo individuo; molto scortese e maleducato il suo modo di agire, confermato anche nella successiva mia telefonata per comunicare che ero disposta ad accontentare la richiesta. Mi sento rispondere alla mia riflessione che mi sarei aspettata una sua telefonata: cosa vuole da me ? ... mi ha chiamato per dirmi questo? sarà per una prossima occasione!!!
Segno di totale mala fede!
Si dovrebbe vigilare di più sull'etica e la deontologia degli agenti immobiliari improvvisati e dai loghi fatti in casa!

Sarebbe interessante sentire anche la versione dell'agente immobiliare, perchè a volte in buona fede si danno descrizioni dei fatti poco realistiche, perchè se fosse andata esattamente come dici tu e non ho motivo di dubitarne, questo agente immobiliare è uno squilibrato mentale.
L'incontro acquirente potenziale e venditori non è così inusuale, qualche volta l'ho fatto anche io, ma di solito se si fa è per concludere, strano avere finito un confronto del genere senza un accordo scritto firmato da entrambi. In sintesi o quell'agente ha problemi mentali (e può essere, ma a quel punto è patologia non mancanza di professionalità) o la tua versione è la tua versione, non un resoconto oggettivo. Non lo sapremo mai, ciao!

 

[PyerSilvio]

Che brutta storia !!!

..Sinceramente io non ci vedo nulla di tanto sconcertante.

Posto che, se una differenza di tremila euro, può incidere così tanto, da spostare l'economia dell'acquisto di una casa, forse è molto meglio per l'acquirente (ma pure per il venditore) che vada cercarsene una meno costosa.

Detto ciò, nonostante la premessa fatta dall'agente immobiliare, la proposta da tremila euro in meno è stata lo stesso raccolta ed inoltrata al venditore.

Proposta che, probabilmente dopo un primo rifiuto informale, si è cercato di aggiustare, con l'incontro diretto tra le parti.
Una prassi, non di certo rara, volta al tentativo di concludere la vendita, sgomitando qua e là per infilarsici dentro.

A riunione già organizzata e fissata tra le parti, ecco arrivare la telefonata della scivolosa proponente, che vuole annullare il tutto per non perdere tempo.
(Che detto da Lei, che tra le più svariate visite e gli incontri fin qui già e inutilmente avuti, è tutto dire).

Ecco che è a questo punto, semmai, che avviene l'errore da parte dell'agente:
Che si mette a forzare perché l'incontro si faccia lo stesso.
Invece di mandare via subito, sedutastante il proponente, a nuotare coi pesci.

Sorvolando sugli importi inferiori narrati, (che di sicuro troverebbero il loro senso, con la semplice motivazione che i soldi al momento sul tavolo, erano quello che erano);

Nella sede dell'incontro, se uno non scende, l'altro non sale.
Nemmeno venendosi incontro a metà strada e quindi sti benedetti tremila euro, (probabilmente destinati al mediatore per il tramite del venditore) diventano un ostacolo cosi' insormontabile, che sta vendita dell'oratorio alla fine, non s'ha da fare.

Confesso che, pure io, se devo vendere una casa per fatturare due/tre mila euro, piuttosto non la vendo.

Finita qui? Macché.
Colpo di scena. (Si fa per dire.)

Perché questo tipo di proponente "sui generis", è fermamente convinto, che l'unico sulla faccia della terra che sia in giro a comperare, sia soltanto lui.

Cosi' tutta giuliva e col suo moto ondivago, contatta il mediatore pure se era annoiato ed arrogante e gli comunica che vuole alzare la proposta.
Ah. ..e ci voleva tanto?

Ma ormai è troppo tardi.
Ma cosa sarà mai successo?

Chissà

Che taluni è meglio perderli che trovarli e che chi troppo vuole nulla stringe.

 

[francesca63]

Sinceramente io non ci vedo nulla di tanto sconcertante.

Per me la maleducazione e la poca chiarezza sono sempre sconcertanti.
Mentre sulla cifra e sulla difficoltà di trovare un accordo con “soli” 3000 euro che ballano, penso possa capitare, se le parti restano ferme sulle loro posizioni (ma un mediatore dovrebbe saper chiudere la trattativa comunque, invece di far controdinamica).