svankmajer

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao a tutti.
Sto valutando l’acquisto di un appartamento. Nel condominio, c’è un parcheggio coperto condominiale, un posto per ogni condomino, la cui tettoia è al momento oggetto di un condono edilizio il cui esito richiederà diversi mesi.
Il venditore non vorrebbe attendere tanto e mi ha proposto una soluzione di questo genere: andare al rogito ora, pagando io una parte del totale pattuito per l’appartamento e concordando (immagino scrivendolo nel rogito) che pagherò il resto della cifra tra sei mesi.
In questo modo, sostiene il venditore, se il condono andasse in porto (come lui e l’amministratore del condominio sono certi accadrà) io pagherò la parte restante e quindi coprirò l’intero importo concordato; se invece il condono non andasse in porto, potrei tenere la parte mancante (diciamo circa 10.000 euro) a titolo d’indennizzo per la perdita del posto auto coperto (probabilmente i posti auto resterebbero, ma non la tettoia che li copre).
Tutto questo dovrebbe essere regolato da una scrittura privata tra me e il venditore in cui si riassume quanto sopra.
Vi sembra una procedura possibile e sensata?
Grazie in anticipo a tutti.
 

svankmajer

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao, Io concluderei l'acquisto subito e senza condizioni, nello stato di fatto e diritto in cui si trova.


Però, scusa, in quel modo mi troverei a pagare un immobile con caratteristiche che mi sono state promesse alla proposta e al compromesso, ma che ora non sono più valide...
D'altro canto, però, il venditore si rifiuta di scontare il prezzo perché dice che tra qualche mese il condono risolverà tutto; e si rifiuta di aspettare qualche mese perché vuole incassare subito.
Perché dovrei rimetterci io se il condono non andasse in porto, o comunque correre il rischio di rimetterci?

Pongo la domanda di partenza anche in un modo più generale: è possibile andare al rogito pagando gran parte di un appartamento subito (con assegno circolare) e impegnandosi a saldare la piccola parte mancante dell'importo (diciamo circa il 7%) in seguito? E' legale? Comporta dei problemi dalla parte del compratore?
 

Manzoni Maurizio

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Mi pare di capire che in preliminare ti è stato promesso il posto auto coperto che però non è regolare ma in attesa di condono, quindi l'inadempiente è il venditore che non può pretendere che tu vada all'atto.
Per il resto devi sentire il Notaio.
 

svankmajer

Membro Junior
Privato Cittadino
Mi pare di capire che in preliminare ti è stato promesso il posto auto coperto che però non è regolare ma in attesa di condono, quindi l'inadempiente è il venditore che non può pretendere che tu vada all'atto.
Per il resto devi sentire il Notaio.

In effetti, è così. E infatti, per cercare di andare all'atto senza che io mi accolli il rischio del condono, propone questo pagamento in due tempi...

Speravo appunto si potesse capire se è legale o meno (il venditore sostiene sia prassi consueta) senza stare a scomodare un notaio...
 

Manzoni Maurizio

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Prassi consueta no.
Scomodare un notaio è tuo diritto e dovere per non avere sorprese.
Certo che è legale un pagamento in tutti i tempi che volete, ma deve essere condizionato all'avvenuto condono e accatastamento della copertura e non so come il notaio potrebbe risolverti il problema.
 

svankmajer

Membro Junior
Privato Cittadino
Certo che è legale un pagamento in tutti i tempi che volete, ma deve essere condizionato all'avvenuto condono e accatastamento della copertura e non so come il notaio potrebbe risolverti il problema.

Ti ringrazio, intanto.
Ecco, penso che in realtà la condizione perché io paghi l'ultima parte del compenso dovrebbe essere regolata da una scrittura privata, perché immagino che nel rogito non si possa fare menzione al fatto che c'è un condono in corso (credo che il notaio non rogiterebbe, in una situazione del genere...)
 

richy149

Membro Attivo
Professionista
scusa Svankmajer, se i posti auto hanno la tettoia abusiva e il condono è ancora in essere (a che punto è la pratica?) come fa il notaio a fare l'atto visto che deve citare nell'atto concessioni edilizie e/o permessi di costruzione con cui sono stati costruiti o sanati ed inoltre sono stati denunciati all'agenzia del territorio (catasto)? Non li dichiara nell'atto? Dice che sono posti auto scoperti quando in realtà sono posti auto coperti? Mi sa che il tuo venditore deve aspettare che la pratica di sanatoria si conclusa e poi si fa l'atto.
 

svankmajer

Membro Junior
Privato Cittadino
E' un filo più complicato di così - e io te ne parlo da profano, facile non abbia capito davvero.
Dunque: sui posti auto c'è un condono già avvenuto e di cui ci sono già i documenti. Secondo il venditore, tali documenti basterebbero al notaio per fare il rogito.
In un tempo successivo, ai posti auto si è aggiunta una tettoia leggera (in legno): per quella, è ancora in corso la richiesta di condono/regolarizzazione (non so bene). In pratica, il venditore era convinto che fosse tutt'uno con il precedente condono, come doveva essere; per un errore dell'amministratore invece non furono presentati a suoi tempo i documenti relativi alla tettoia e quindi quella parte (la tettoia in legno) risulta ancora oggetto di condono in corso (tempo stimato di conclusione: alcuni mesi).

Quindi come vedi la situazione è un po' sospesa... e da questo, credo, è venuta al venditore l'idea di cui sopra. Per quello volevo sapere se, in generale, è un'idea "praticabile", oppure no...
 

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