Vendita di una casa affidata ad una agenzia. Mandato di 4 mesi e mezzo, con tacito rinnovo della stessa durata del primo mandato. Il venditore firmal'accettazione di una proposta di un acquirente datata oltre la scadenza del mandato di vendita. Il venditore si accorge del proprio errore (anche se l'offerta era congrua, la stessa è stata presentata dall'agente oltre la scadenza del proprio mandato di ca tre mesi). Quesito: il venditore, non volendo più vendere, può impugnare la proposta erroneamente accettata per insussistenza delle premesse necessarie per formularla (mandato scaduto all'agenzia incaricata della vendita). Mi rendo conto del caso un po' particolare e spero di essere stato il più chiaro possibile.
Una cosa che spesso non è chiara è che l'incarico di vendita (non mandato che è un altra cosa) è un rapporto contrattuale che stabilisce accordi solo fra venditore ed agente, la durata/scadenza non inficia MAI il diritto alla mediazione.
Il caso non è poi così strano, avete probabilmente soltanto cambiato idea dopo aver firmato un contratto, la mediazione è dovuta da entrambi, ma non c'è stato nessun errore perlomeno da parte dell'agenzia intermediatrice