Qui dice bene @PyerSilvio
Concordo in toto.
Senza soldi condizioni non se ne possono porre.
Prendere o lasciare.
Chi paga comanda.
E per comandare ci vogliono i soldi.
Veri e pronti.
Una volta ogni tanto..
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Qui dice bene @PyerSilvio
Concordo in toto.
Senza soldi condizioni non se ne possono porre.
Prendere o lasciare.
Chi paga comanda.
E per comandare ci vogliono i soldi.
Veri e pronti.
Buongiorno,
ho individuato un immobile che rispecchia le mie esigenze e fin da subito l'agenzia immobiliare mi ha segnalato che l'immobile sarebbe stato libero dopo 12 mesi dalla data del compromesso. Per me non e' un problema aspettare i 12 mesi, ma quando ho chiesto all'agente quali sarebbero gli step per arrivare al rogito mi ha un po' spiazzato. In sostanza l'agenzia richiede di:
- effettuare proposta d'acquisto vincolata ad accettazione mutuo versando piccola caparra
- andare il piu' presto possibile in banca per avviare pratica di mutuo
- ad accettazione da parte della banca, fare compromesso SENZA vincolo di accettazione del mutuo e versando il 10% del valore dell'immobile
- da questo momento partono i 12 mesi necessari al venditori per trovare altro immobile
- trascorsi 6-7 mesi far ripartire la pratica di mutuo che intanto sara' scaduta visto che la validita' e' di solito di 6 mesi
- rogito
L'agente ha anche specificato che nei (circa) due mesi fra proposta e compromesso loro continueranno a far vedere l'immobile e se arriva qualcuno interessato e che non ha esigenza di fare mutuo il venditore sarebbe libero di vendere a loro nonostante la proposta d'acquisto accettata.
Scrivo per avere un'opinione su questo processo propostomi dall'agenzia in quanto a me non ha convinto per niente. Mi sembra un processo dove tutti i rischi ricadono di me (fra proposta e compromesso potrei perdere l'immobile, compromesso senza vincolo accetazione mutuo con rischio che alla seconda richiesta la banca mi neghi il mutuo con conseguente perdita della caparra versata). Immagino che non sia il primo caso di immobile con casa libera dopo un anno. E' questo il modo solito di procedere e sono io a vederla troppo negativamente, o effettivamente non e' un processo che distribuisce equamente i rischi su venditore e acquirente?
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto
Ma veramente, se il venditore accetta la proposta con la clausola sospensiva, poi può recedere in un momento qualsiasi prima della delibera del mutuo? E se si, con quali costi/oneri verso il promissario acquirente?E quindi , non volendo rischiare, deve scegliere una casa il cui venditore accetti proposta con sospensiva, e tempi compatibili con la validità della delibera.
No, in teoria, perché esiste una responsabilità delle parti in pendenza della condizione sospensiva.(art. 1358 cc).Ma veramente, se il venditore accetta la proposta con la clausola sospensiva, poi può recedere in un momento qualsiasi prima della delibera del mutuo?
In alcuni casi, poi, le parti si accordano esplicitamente in modo che, in pendenza della condizione, il venditore possa vendere ad altri che offrono condizioni migliori; in tali situazioni, il venditore fa quello che gli conviene, e l'acquirente lo sa in anticipo.
beh un anno, mettono una data (almeno nel mio caso) ma credevo che bastasse a non poter recedere.Esattamente. Se il venditore accetta una proposta con sospensiva legata all'ottenimento del mutuo, lo fa ben precisando in forma scritta che nel frattempo è libero di vendere a chi ha la possibilità di pagare "pronta cassa" o con mutuo ottenibile in modo più veloce.
Giustamente si cerca di equilibrare le due parti: vuoi che aspetto i tuoi comodi, ok, però tu se ci metti un anno a farti dare il mutuo, rischi di perdere la casa.
beh un anno, mettono una data (almeno nel mio caso) ma credevo che bastasse a non poter recedere.
Premetto che non ho mai usato sospensive nelle mie proposte, pur sapendo bene come gestirle; ma queste modalità di tenersi liberi non sono usuali, e vanno concordate per bene.Se il venditore accetta una proposta con sospensiva legata all'ottenimento del mutuo, lo fa ben precisando in forma scritta che nel frattempo è libero di vendere a chi ha la possibilità di pagare "pronta cassa" o con mutuo ottenibile in modo più veloce.
ma queste modalità di tenersi liberi non sono usuali, e vanno concordate per bene.
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