il problema non è se compro un A/10 o un A/3, il problema è che non essendo un A/10 non può diventare un A/3. Io avrei comprato un A/10 se poteva essere trasformato in A/3, ma essendo cantina non può essere nè l'uno nè l'altro.
 
Al di là dell'essere stata ingannata, ne deduco che non ci siano i requisiti per renderla abitazione, tipo altezze e rapporti aereoilluminanti; non ho mai incrociato un caso di questo genere, ma qualche cambio di destinazione d'uso da cantina-deposito a commerciale sì, ed è stato possibile solo con il rispetto di determinati requisiti e pagando salatissimi oneri. L'ufficio tecnico ti ha proprio detto no e poi no, assolutamente no?
:fiore:
 
Ad evitare un maggior danno ti consiglio di rivolgerti ad un legale e far partire una lettera infuocata.
Ci sono tutti gli estremi di una truffa e la spesa legale è la parte più piccola.
Raccomando sempre di affidare al venditore qualsiasi modifica catastale e far effettuare al notaio o ad un tecnico tutte le ricerche necessarie.
 
Probabilmente si potrebbe trattare di un appartamento a tutti gli effetti quindi con le altezze e i rapporti areoilluminanti in ordine (contrariamente si tratterebbe proprio di una cantina vera e propria e non credo il nostro amico che l'avrà pure visionata l'avrebbe mai acquistata) probabilmente, ma ti prego di darci altre notizie, questo immobile è anch e al piano terreno e magari di recente costruzione.
Probabilmente l'impresa costruttrice aveva terminato la volumetria disponibile, ed accatastò detto immobile come cantina... poi tanto si sistema, evidentemente non si è sistemato.
Prova prima di fare qualsiasi cosa ad andare in comune con la concessione edilizia del fabbricato e vedi se è possibile sanare la situazione, sempre chè vi siano glie elementi oggettivi per farlo, ossia le altezze e i rapporti areoilluminanti.
Forse, la cosa è sanabile pagando al comune degli oneri.
A questo punto puoi scalare questo oneri dal prezzo di vendita, in caso contrario tu non sei obbligato a comprare nulla, visto che l'oggetto della compravendita è diverso da quanto ti hanno detto.
L'agenzia è senz'altro responsabile, non si può certo riparare dietro la buona fede, così come è responsabile il venditore.
Qui non si parla di inadempienze contrattuali, ma di vera e propria frode, quin d itutti ti devono ridare tutto, e io chiederei anche i danni.
Comunque, se hai voglia di fare questi accertamenti falli, altrimenti rivolgiti a d un legale.
 
In realtà, mi pare di avere letto, la signora ha già incaricato un tecnico, che ha parlato con il comune, il quale ha risposto che non è possibile il cambio di destinazione d'uso in abitazione. C'è qualcosa che non torna sui requisiti richiesti per tale uso, immagino.:fiore:
 
allora: l'immobile è degli anni '50, è piano rialzato rispetto all'ingresso condominiale ma è parzialmente interrato (con le finestre alte) sulla strada laterale. Alla costruzione i locali che mi interessavano erano destinati a cantine e ciò risulta dall'unica documentazione tecnica esistente fino ad oggi presso l'ufficio urbanistico del comune. Ai tempi il proprietario dell'intero fabbricato era un ente pubblico. Tre anni fa si è proceduto alla vendita in seguito alla cartolarizzazione. I "miei" venditori hanno acquistato in quanto affittuari dei locali "uso ufficio" quindi convinti di acquistare un ufficio, senza fare le opportune verifiche e eventuale condono. Mettono in vendita l'ufficio che non è un ufficio ma accorpamento "abusivo" di n. 4 cantine. L'agenzia non si è accertata dell'identità dell'immobile. Il preliminare parla di un A/10, ma non essendolo l'atto è nullo e di conseguenza dovrebbero essere nulli tutti i negozi giuridici dallo stesso derivanti.
 

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