Parallelamente e per "par condicio" io però mi augurerei ancor di più che la gente diventasse meno sprovveduta e più consapevole e attenta a quello che fa
E' un discorso lungo, già affrontato altre volte.
Per diversi decenni abbiamo avuto un mercato che agli occhi distratti di chi compravendeva una o due case per generazione appariva in costante crescita nel medio periodo, quindi ogni nuova ondata di compratori si sentiva legittimata a fare lo sforzo ed i sacrifici.
Questa è la prima volta, a parer mio, che il paradigma è cambiato e la consapevolezza dei rischi si sta facendo strada, però non voglio illudermi che avremo una maggioranza propensa all'acquisto ma prudente; proprio recentemente un mio conoscente ha affrontanto un acquisto prosciugando tutti i risparmi e stipulando un mutuo a rata costante da estinguere in 37 (dicasi 37) anni. Credo sia stato "obbligato" a prendere casa per questioni famigliari ma io al suo posto avrei valutato un affitto (almeno per i primi anni).
A me oggi il mondo dei potenziali compratori mi sembra diviso in tre fasce: chi può e compra, chi potrebbe ma aspetta (per consapevolezza, per calcolo, per convenienza, per paura o per speranza) e chi aspetta solamente l'ok della banca per buttarsi a tutti i costi.