goldsilver

Membro Junior
Comprendo i tuoi timori futuri, però ti ripeto sta tranquillo.
Al di la di quanto possano durare le cause civili, fatto anche questo che al momento non ti riguarda, prima di arrivare a pagare ci sono molti passaggi.
La responsabilità sulla sicurezza del cantiere è dell'impresa, che DEVE possedere un'assicurazione per pagare in casi di negligenza.
Se l'impresa non ha l'assicurazione è una responsabilità dell'amministratore che non ha eseguito il minimo dei controlli necessari e sarà lui a doverne rispondere, eccezione fatta se durante l'assemblea vi ha informato dei fatti e pur di risparmiare il condominio si è affidato ad un'impresa improvvisata.
Caso che non credo che sia altrimenti lo avresti menzionato suppongo.
Devi stare tranquillo anche perchè tutti sanno che le persone in questi casi fanno le furbe, non si può dichiarare di avere un danno di 200.000 € e sperare di essere rimborsati sull'unghia.
Purtroppo ci vogliono le prove.
Dico purtroppo perchè spesso molte persone in buona fede ci rimettono molto.
Quindi l'inqulino derubato dovrà produrre documenti, fatture, visite mediche, giorni di assenza al lavoro per depressione o stress prima di pensare d'essere rimborsato per danni materiali e morali.
Vivi la tua vita sereno.

ti ringrazio veramente tantissimo, da quel che so, l'impresa ha certo un'assicurazione ma che non copre certo un danno del genere.
no, a noi dell'assemblea nessuno ha mai detto nulla e la maggioranza ha scelto questa impresa che e' abbastanza conosciuta dopo aver fatto i tutti i controlli che c'erano da fare. anche in banca.
del resto anche l'ingegnere aveva detto che era una buona impresa.
cmq e' una tristezza perche' ho gia' visto che i rapporti del Condominio con questa famiglia sono gia' cambiati
in peggio, tipo freddezza, non si parla piu', non si sorride.......................
Grazie delle rassicurazioni, devo dire che questo forum....................ti tira su'.:);)
 

goldsilver

Membro Junior
Concordo con Manioca , siamo in Italia e purtroppo accadimenti di questo genere sono lunghi da risolvere , ed inoltre il derubato deve dimostrare tutta una serie di cose ( reale possesso dei beni, esitenza o meno di un assicurazione, ecc.ecc. ) sarebbe troppo bello in un caso del genere dichiarare semplicemente " mi hanno rubato 130. 000 euro di preziosi " ( credo che abbia dichiarato questo prima dell'avvento del governo Monti e che oggi si stia mordendo le mani :risata: ) . Fabrizio

si', la citazione e' di luglio 2010 ma io l'ho saputo solo ieri, gennaio 2011 dopo l'assemblea annuale come ordine del gg, l'amministratore, prima non aveva detto niente.
quindi la citazione e' prima del governo Monti.
Che poi mi fanno anche pena queste vittime di furto ma anche loro tenere tanti preziosi in casa sapendo che ci sono i ponteggi, proprio non lo capisco.
sono stati proprio negligenti anche loro.:shock:
 

goldsilver

Membro Junior
si', la citazione e' di luglio 2010 ma io l'ho saputo solo ieri, gennaio 2011 dopo l'assemblea annuale come ordine del gg, l'amministratore, prima non aveva detto niente.
quindi la citazione e' prima del governo Monti.
Che poi mi fanno anche pena queste vittime di furto ma anche loro tenere tanti preziosi in casa sapendo che ci sono i ponteggi, proprio non lo capisco.
sono stati proprio negligenti anche loro.:shock:

volevo dire citazione luglio 2011.
assemblea gennaio 2012.
accidenti siamo gia' nel ....................2012.;):confuso:
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Si, sicuramente sono stati troppo fiduciosi, ma se pensi che nel 2005 io la mia famiglia abbiamo perso tutto quello che avevamo in cassetta di sicurezza ( gioielli, orologi, collezioni di penne, ecc) per un furto in banca...:shock::shock::rabbia:

Che danno esistenziale ci avrebbero dovuto pagare ????

E abbiamo fatto fatica, tutelandoci tramite l'avvocato, per farci pagare nemmeno un quarto di quanto ci hanno rubato....:shock:

Silvana
 

goldsilver

Membro Junior
Si, sicuramente sono stati troppo fiduciosi, ma se pensi che nel 2005 io la mia famiglia abbiamo perso tutto quello che avevamo in cassetta di sicurezza ( gioielli, orologi, collezioni di penne, ecc) per un furto in banca...:shock::shock::rabbia:

Che danno esistenziale ci avrebbero dovuto pagare ????

E abbiamo fatto fatica, tutelandoci tramite l'avvocato, per farci pagare nemmeno un quarto di quanto ci hanno rubato....:shock:

Silvana


ti capisco..................non avevate neanche colpa.
infatti, il mio vicino derubato ha chiesto 210.000 euro per un furto di non credo abbiano tutte le ricevute e le prove che i valori si trovavano veramente in casa la notte del furto.
immagino che un qualsiasi giudice vedra' nel tenere quei valori in casa un concorso di colpa e se
verranno risarciti sara' veramente di una cifra molto inferiore.
e poi quallo che a me da' fastidio e' che hanno citato anche il Condominio per cooresponsabilita' e per negligenza quando anche il derubato ha approvato quell'impresa ed il furto e' avvenuto dopo due mesi dai ponteggi, quindi aveva tutto il tempo di decidere di mettere in banca i suoi valori e non l'ha fatto.
quindi negligente anche lui.
 

studiopci

Membro Storico
Penso che il comportamento del condomino sia solo da attribuire alla vana ( molto ) speranza di recuperare qualche " sgheo " purtroppo credo che rimarrà deluso e tralaltro dovrà anche contribuire alle spese dell ' avvocato del condominio, il nostro diritto e le nostre leggi di stretta discendenza latina ( ne riportano ancora il retaggio e le definizioni ) si rifanno molto spesso " alla cura del buon padre di famiglia " credo che in questo caso questa cura non ci sia stata ed il giudice sicuramente ne terrà conto. Fabrizio
 

goldsilver

Membro Junior
Penso che il comportamento del condomino sia solo da attribuire alla vana ( molto ) speranza di recuperare qualche " sgheo " purtroppo credo che rimarrà deluso e tralaltro dovrà anche contribuire alle spese dell ' avvocato del condominio, il nostro diritto e le nostre leggi di stretta discendenza latina ( ne riportano ancora il retaggio e le definizioni ) si rifanno molto spesso " alla cura del buon padre di famiglia " credo che in questo caso questa cura non ci sia stata ed il giudice sicuramente ne terrà conto. Fabrizio

devo dire che mi avete molto tranquillizzato rispetto a come ero ieri sera.
ti chiedo personalmente una cosa perche' ti leggo spesso e mi sembri informato.
mettiamo che io voglia vendere casa fra qualche anno, due o tre e solo dopo tanto tempo arriva la sentenza definitiva che condanna anche il condominio per tot.
anche se ho gia' venduto, chi paga una causa persa, chi ha comprato o chi ha venduto ed era proprietario all''inizio della causa???
grazie....


ps. cosi' lo dico anche agli altri miei vicini......................... :confuso::fico:
 

studiopci

Membro Storico
Per legge e comunque in linea di massima quando si acquista un immobile , si ereditano tutte le spese ordinarie non pagate e le eventuali obbligazioni future , es. se il vecchio proprietario non ha pagato le rate del condominio ed il nuovo proprietario non è stato accorto a richiedere la dichiarazione di regolarità dei pagamenti dall'amministratore del condominio , questi ( il nuovo proprietario ) dovrà rispondere per l'anno presente e quello precedente l'acquisto , il principio dei 2 esercizi amministrativi vale anche per le spese straordinarie e per le cause civili pendenti , se queste sono state deliberate o iniziate in questo periodo finestra ( 2 anni finanziari ) il nuovo proprietario potrebbe trovarsi nella condizione di soddisfare l'obbligazione economica anche se ha diritto di rivalersi, nei confronti del vecchio proprietario, di quanto pagato al condominio per tali spese, in forza del principio di solidarietà passiva di cui all'art. 63 disp. att. c.c., questo è il motivo per cui è sempre bene prima di vendere chiedere dettaglio all'amministratore di tutte le spese presenti e future deliberate o di eventuali cause pendenti. Chiaramente tutto questo può essere By-passato con accordo scritto. Spero di essermi spiegato perchè indicativamente questa è la prassi, ma come al solito siamo in Italia dove tutto può in alcuni casi essere anche il contrario di tutto. Nel tuo caso specifico , credo che il condomino che ha fatto causa al condominio aldilà di tutto quello che abbiamo detto , sia stato molto scaltro e furbo ed abbia puntato non al risarcimento bensì ad una transazione ( usanza consolidata in Italia grazie alla nostra giurisprudenza ) ... mi spiego : ben sapendo che la sua richiesta di risarcimento altro non produrrà se non fastidio ed una situazione da " spada di Damocle " sulla testa di tutti , prova ad immaginare di dover vendere un immobile con una causa di risarcimento in atto per oltre 200.000 euro, all'eventuale compratore dovresti scontare a titolo di futura spesa per es. 10.000 euro ( se siete venti condomini ) con l'ipotesi però che nessuno debba pagare niente oppure pagare molto meno, ogni eventuale venditore si troverebbe a dover gestire un incognita che " come la giri e la volti " è penalizzante per lui... su questo l'avvocato del " danneggiato " farebbe perno , chiedendo di chiudere la causa con un equo indennizzo così sono tutti tranquilli, e stai pur certo che molti se intenzionati a vendere abboccheranno. Purtroppo le questioni di principio , a volte, mal si coniugano con la giustizia. Spero di essere stato chiaro nell'esposizione. Fabrizio
 

goldsilver

Membro Junior
Per legge e comunque in linea di massima quando si acquista un immobile , si ereditano tutte le spese ordinarie non pagate e le eventuali obbligazioni future , es. se il vecchio proprietario non ha pagato le rate del condominio ed il nuovo proprietario non è stato accorto a richiedere la dichiarazione di regolarità dei pagamenti dall'amministratore del condominio , questi ( il nuovo proprietario ) dovrà rispondere per l'anno presente e quello precedente l'acquisto , il principio dei 2 esercizi amministrativi vale anche per le spese straordinarie e per le cause civili pendenti , se queste sono state deliberate o iniziate in questo periodo finestra ( 2 anni finanziari ) il nuovo proprietario potrebbe trovarsi nella condizione di soddisfare l'obbligazione economica anche se ha diritto di rivalersi, nei confronti del vecchio proprietario, di quanto pagato al condominio per tali spese, in forza del principio di solidarietà passiva di cui all'art. 63 disp. att. c.c., questo è il motivo per cui è sempre bene prima di vendere chiedere dettaglio all'amministratore di tutte le spese presenti e future deliberate o di eventuali cause pendenti. Chiaramente tutto questo può essere By-passato con accordo scritto. Spero di essermi spiegato perchè indicativamente questa è la prassi, ma come al solito siamo in Italia dove tutto può in alcuni casi essere anche il contrario di tutto. Nel tuo caso specifico , credo che il condomino che ha fatto causa al condominio aldilà di tutto quello che abbiamo detto , sia stato molto scaltro e furbo ed abbia puntato non al risarcimento bensì ad una transazione ( usanza consolidata in Italia grazie alla nostra giurisprudenza ) ... mi spiego : ben sapendo che la sua richiesta di risarcimento altro non produrrà se non fastidio ed una situazione da " spada di Damocle " sulla testa di tutti , prova ad immaginare di dover vendere un immobile con una causa di risarcimento in atto per oltre 200.000 euro, all'eventuale compratore dovresti scontare a titolo di futura spesa per es. 10.000 euro ( se siete venti condomini ) con l'ipotesi però che nessuno debba pagare niente oppure pagare molto meno, ogni eventuale venditore si troverebbe a dover gestire un incognita che " come la giri e la volti " è penalizzante per lui... su questo l'avvocato del " danneggiato " farebbe perno , chiedendo di chiudere la causa con un equo indennizzo così sono tutti tranquilli, e stai pur certo che molti se intenzionati a vendere abboccheranno. Purtroppo le questioni di principio , a volte, mal si coniugano con la giustizia. Spero di essere stato chiaro nell'esposizione. Fabrizio

ho capito il concetto ma non sono tanto d'accordo in quanto il vero responsabile e' l'impresa edile se viene provata la sua negligenza. quindi il grosso della richiesta lo dovrebbe pagare lei.
tutto, come giustamente hai detto, puo' succedere, puo' anche accadere che il derubato non ottenga niente in quanto l'impresa riesce a dimostrare che ha provveduto alla sicurezza in modo equo.
Puo' darsi che tutti gli altri, a parte me, non ci pensano lontanamente a vendere.
credo proprio che sia cosi', oppure che io venda ad un prezzo talmente equo che l'acquirente neanche ci pensa a chiedere ancora uno sconto maggiore.
troppe incognite.
e cmq il derubato ha solo ottenuto che nessuno gli rivolge, dopo 15 anni, il saluto.
 

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