Sì, anche perché il comune di Francavilla Fontana Br non è certamente grande come Roma.Di questi tempi, sei fortunato.
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Sì, anche perché il comune di Francavilla Fontana Br non è certamente grande come Roma.Di questi tempi, sei fortunato.
e chi ha parlato di Luoghi?Sì, anche perché il comune di Francavilla Fontana Br non è certamente grande come Roma.
non sappiamo perchè è stato ereditato, vedremo cosa uscirà dal Comune.Giusto per capire, il venditore cosa dice? Si ricorda di aver presentato un condono? Per cosa? L'intero immobile o una sua parte?..... Almeno questo lo dovrai sapere prima di fare una proposta dato che poi dovrai o saldare gli oneri o, nella peggiore delle ipotesi, ripristinare lo stato legittimo.
ieri ho parlato con l'avvocato, in effetti hai ragione, non è possibile effettuare il rogito senza il condono, però mi ha detto che potrei fare una scrittura privata tra il venditore e me, scrivendo il prezzo pagato e la clausola che non appena ci saranno i documenti per procedere con il rogito verrà effettuato.Sono questioni delicate, da approfondire.
In alcuni casi atti notarili sono nulli, in altri annullabili.
Io credo che dichiarando ante '67 e non citando il condono non è motivo di nullità dell'atto, ma forse di annullabilità.
Se così fosse, la strategia potrebbe essere questa (da approfondire con notai o avvocati esperti di compravendite, e anche con l'ausilio di un tecnico altrettanto esperto, a mio avviso):
1) nell'atto si dichiara ante '67 senza citare il condono (ovviamente la planimetria catastale è conforme allo stato dei luoghi);
2) si farà una scrittura privata tra venditore e compratore, non citata e non presente nell'atto, ovvero il Notaio non dovrebbe proprio sapere di tale scrittura, in cui l'accordo tra venditore e acquirente è che nel caso in cui il condono non andasse a buon fine, nulla sarà dovuto a parte venditrice, anche perchè questo rischio lo corre parte acquirente, e di ciò se ne è tenuto conto nella formulazione del prezzo.
Questo è un escamotage che mi viene in mente al fine di alienare un immobile con condono in corso, qualora il Notaio non potesse rogitare, in caso di porzione di immobile ante '67 o post '67 con regolare licenza/concessione.
Devi pensarle tutte. Tutelati nel caso in cui il condono non vada a buon fine.ieri ho parlato con l'avvocato, in effetti hai ragione, non è possibile effettuare il rogito senza il condono, però mi ha detto che potrei fare una scrittura privata tra il venditore e me, scrivendo il prezzo pagato e la clausola che non appena ci saranno i documenti per procedere con il rogito verrà effettuato.
Adesso sono ovviamente pensieri, finchè non arriveranno i documenti del comune, ma forse dovrei e spero di essere fortunato, perchè l'immobile è stato registrato al catasto nel 1985, sempre in quell'anno c'è stato il primo condono, altrimenti non c'era motivo di registrarlo proprio in quell'anno avendo costruito ben 15 anni prima.
Brina vorrei, ma io in questo campo so ben poco, penso che l'unico modo per tutelarmi sia la scrittura privata al momento, il problema e che comunque rimarrebbe al venditore intestato l'immobile...Devi pensarle tutte. Tutelati nel caso in cui il condono non vada a buon fine.
Spiega cosa vuoi fare? Dargli i soldi senza fare l'atto? Spero il solo anticipo...Brina vorrei, ma io in questo campo so ben poco, penso che l'unico modo per tutelarmi sia la scrittura privata al momento, il problema e che comunque rimarrebbe al venditore intestato l'immobile...
non è quello il fatto, è comunque un parente, sto cercando di trovare o pensare ad una soluzione. Vi aggiornerò con documenti alla mano.Spiega cosa vuoi fare? Dargli i soldi senza fare l'atto? Spero il solo anticipo...
Spesso questa è un'aggravanteè comunque un parente
scusate il ritardo, abbiamo scoperto che è stata costruita ante '67, di conseguenza abbiamo risolto, causa covid però si è prolungato il rogito...speriamo alla fine di mettere questa benedetta firmaSono questioni delicate, da approfondire.
In alcuni casi atti notarili sono nulli, in altri annullabili.
Io credo che dichiarando ante '67 e non citando il condono non è motivo di nullità dell'atto, ma forse di annullabilità.
Se così fosse, la strategia potrebbe essere questa (da approfondire con notai o avvocati esperti di compravendite, e anche con l'ausilio di un tecnico altrettanto esperto, a mio avviso):
1) nell'atto si dichiara ante '67 senza citare il condono (ovviamente la planimetria catastale è conforme allo stato dei luoghi);
2) si farà una scrittura privata tra venditore e compratore, non citata e non presente nell'atto, ovvero il Notaio non dovrebbe proprio sapere di tale scrittura, in cui l'accordo tra venditore e acquirente è che nel caso in cui il condono non andasse a buon fine, nulla sarà dovuto a parte venditrice, anche perchè questo rischio lo corre parte acquirente, e di ciò se ne è tenuto conto nella formulazione del prezzo.
Questo è un escamotage che mi viene in mente al fine di alienare un immobile con condono in corso, qualora il Notaio non potesse rogitare, in caso di porzione di immobile ante '67 o post '67 con regolare licenza/concessione.
Gratis per sempre!