Buongiorno e grazie a chi vorrà intervenire. Sono la proprietaria di un appartamento in vendita, per il quale esistono i titoli edilizi, il certificato di idoneità statica e un condono. Manca il collaudo statico e non è mai stata richiesta l'agibilità. Nel mandato conferito all'agenzia abbiamo precisato che l'immobile sarà da me venduto come non conforme alla normativa urbanistica, essendosene di questo tenuto conto nel prezzo. Adesso ho ricevuto una proposta, ma l'agenzia chiede di dichiarare che l'immobile è invece conforme alla normativa urbanistica perché, "a loro dire", di fatto lo è, essendocene (sempre secondo loro) i presupposti in virtù dei documenti da me forniti (concessione edilizia degli anni 80, certificato di idoneità statica del 1991, condono di una veranda di un appartamento non oggetto di vendita, fine lavori del 2019 per cambio di destinazione d'uso dell'unità oggetto di vendita).
È corretto affermare che, facendo tale dichiarazione, mi vado ad assumere una responsabilità importante nei confronti dell'acquirente, qualora per un qualsiasi motivo in futuro il Comune si opponga al rilascio della scagi? C'è un modo per concludere la vendita e allo stesso tempo tutelarmi da eventuali future richieste di risarcimento danni?
È corretto affermare che, facendo tale dichiarazione, mi vado ad assumere una responsabilità importante nei confronti dell'acquirente, qualora per un qualsiasi motivo in futuro il Comune si opponga al rilascio della scagi? C'è un modo per concludere la vendita e allo stesso tempo tutelarmi da eventuali future richieste di risarcimento danni?