Traveller

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Sto valutando l'acquisto di una casa attigua alla mia, sto valutando queste ipotesi:

1) Acquisto come seconda casa, quindi poi dovrei pagare Rogito, Elettricità e Rifiuti maggiorati + IMU

2) Fonderla con la mia ma ci sono le difficoltà e costi nel renderla non indipendente

3) Intestarla ad un figlio, ma non vorrei "legarlo" se volesse poi in futuro andare a vivere in un altra casa

4) Intestarla al figlio disabile non autonomo ma comunque in grado di intendere e volere che vivrà in futuro sempre con me (non so se in questo caso ci siano agevolazioni)

Accetto consigli.. considerate che l'acquisto ha 3 obiettivi, aumentare lo spazio a nostra disposizione, costruire un accesso senza barriere architettoniche che possa servire per questa ma anche per la mia attuale abitazione e se vorrà anche come futura abitazione di un figlio.

Grazie per i consigli
 

francesca63

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Ne avevi già parlato l’anno scorso, e credo che le risposte possano essere più o meno le stesse, anche se hai aggiunto alcune informazioni sulle tue esigenze e sul tuo nucleo famigliare.

Io non ti consiglierei di intestare la casa ad un figlio (come lo sconsigliavo l’anno scorso) , se non, forse , al figlio disabile a cui hai accennato, se pensi che possa essere veramente l’immobile in cui potrà vivere definitivamente.

Ma penso resti difficile per noi esprimere un’idea precisa, perché non ci è chiaro il motivo per cui non puoi fondere il nuovo immobile con il tuo.
Se invece non fonderlo è una scelta in base alle tue esigenze, allora trovo più lineare acquistare come seconda casa, o valutare di intestare la nuda proprietà al figlio e l’usufrutto a te .
Mente eviterei proprio di intestare la casa al figlio che potrebbe volersi creare una vita è una famiglia in altra località.
 

Traveller

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Grazie @francesca63 la fusione é la miglior soluzione ma ho letto in vari forum che spesso il catasto non approva i lavori autorizzati e già fatti perché ovviamente troverà sempre un cavillo per stabilire che le due abitazioni sono autosufficienti (in fin dei conti sono nate per esserlo).

Stavo valutando se la miglior soluzione potesse essere intestarla a me con il diritto di abitazione ad un figlio:
- fino a che lui non ci vivrà pagherò le tasse seconda casa
- se in futuro ci vorrà vivere avrà il diritto di residenza già assegnato, ci prenderà la residenza e terminerò in quel momento di pagarci l'IMU
- se vorrà andare altrove cancelleremo il diritto per rinuncia e si prenderà la prima casa dove vorrà (non so se il diritto di abitazione impedisca di prendere una prima casa altrove)

Devo capire meglio se sto dicendo cose fondate o meno.. ovviamente quando sarà il momento mi consiglierò con un professionista ma per il momento cerco di capire quale sia la strada più giusta.

Grazie a tutti
 

Traveller

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Io non ti consiglierei di intestare la casa ad un figlio (come lo sconsigliavo l’anno scorso) , se non, forse , al figlio disabile a cui hai accennato, se pensi che possa essere veramente l’immobile in cui potrà vivere definitivamente.
ecco in questo caso essendo disabile non autosufficiente come funziona l'acquisto di una casa intesta a lui.. immagino che possano esserci delle obiezioni in quanto é chiaro che anche se ci prendesse la residenza non potrà viverci da solo
 

francesca63

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Privato Cittadino
ecco in questo caso essendo disabile non autosufficiente come funziona l'acquisto di una casa intesta a lui.. immagino che possano esserci delle obiezioni in quanto é chiaro che anche se ci prendesse la residenza non potrà viverci da solo
Per acquisto prima casa e’ sufficiente avere la residenza nello stesso Comune dell’immobile che si va ad acquistare, non serve essere residenti proprio nell’immobile, quindi ok.
Per IMU serve essere residenti per non pagarla, ma non so se esistono casi specifici per persone con disabilità: forse si può consultare il sito del Comune.
ma ho letto in vari forum che spesso il catasto non approva i lavori autorizzati e già fatti perché ovviamente troverà sempre un cavillo per stabilire che le due abitazioni sono autosufficienti (in fin dei conti sono nate per esserlo).
Mah… se gli interventi sono fatti bene, presentando in Comune una pratica adeguata, il Catasto ha poco da contestare, secondo me.
Ma non conosco le tue esigenze specifiche e le difficoltà tecniche a cui ti riferivi.
Certo devi incaricare un tecnico per approfondire e poi gestire il tutto.
Stavo valutando se la miglior soluzione potesse essere intestarla a me con il diritto di abitazione ad un figlio:
Di solito si fa il contrario, non mi convince questa tua ipotesi.
Onestamente non capisco perché complicarsi la vita , e pensare di pagare poi quello che si risparmia adesso.
Penso che ti convenga consultare da subito un notaio, spiegando le tue esigenze e la tua situazione famigliare nel dettaglio, e facendo due conti con i dati concreti relativi al valore catastale dell’immobile adiacente al tuo che vorresti acquistare.
 
Ultima modifica:

GEO_DGE_1

Membro Attivo
Professionista
Il catasto potrebbe fare grane se uno apre solo una porta tra i 2 alloggi/case e mantiene ad esempio 2 cucine, quello potrebbe essere sospettoso x il catasto.
Fatti subito seguire da un professionista cosi vede bene la situazione e controlla l'acquisto
 

Traveller

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Leggo dall'Agenzia dell'Entrate che per avere i benefici "prima casa" una delle condizioni é:
"il fabbricato si trova nel Comune in cui l’acquirente ha (o intende stabilire) la residenza o lavora"

quindi questo significa (supponiamo) che intestando questa nuova casa (attigua alla mia) ad un figlio, anche se lui continuerà ad avare la residenza con me (stesso Comune) beneficerà dei vantaggi prima casa anche senza risiederci?

In poche parole é corretto dire che io compro questa casa, la intesto ad un figlio, lui non cambia niente continua a vivere con me e gode dei benefici prima casa?
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Leggo dall'Agenzia dell'Entrate che per avere i benefici "prima casa" una delle condizioni é:
"il fabbricato si trova nel Comune in cui l’acquirente ha (o intende stabilire) la residenza o lavora"
E’ così, come ti avevo già scritto:
Per acquisto prima casa e’ sufficiente avere la residenza nello stesso Comune dell’immobile che si va ad acquistare, non serve essere residenti proprio nell’immobile

In poche parole é corretto dire che io compro questa casa, la intesto ad un figlio, lui non cambia niente continua a vivere con me e gode dei benefici prima casa?
Qui penso che tu faccia confusione tra
-benefici prima casa, che riguardano solo il momento dell’acquisto (quindi la possibilità di pagare le imposte in modo ridotto, il 2% invece del 9%), e, appunto, ne può godere chi ha o porterà entro 18 mesi la residenza nel Comune del nuovo immobile
-esenzioni per abitazione principale, che riguardano IMU per chi ha la residenza nell’immobile, e per l’energia elettrica contratto per residenti, che ha tariffe inferiori a quelle per non residenti.
 

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