ma fai i conti senza l’oste (il venditore).
Non solo.
Se poi, vendesse il suo alloggio, ad un prezzo inferiore da quello pronosticato, finirebbe per creare un buco economico.
Un classico per questi soggetti, che nella loro azione di compera, muovono al contrario.
@Furio67100
Le proposte subordinate alla vendita sono roba da e per brocchi.
Senza un termine definitivo di rogito/saldo, viene a mancare un requisito fondamentale del contratto, che e’ il quando.
Una compra vendita non puo’ essere regolata a “babbo morto”.
Immagina se, tra otto mesi, quindi ad un mese dal rogito di acquisto, ricevi pure tu una proposta, da un soggetto “efficace” quanto te.
Che sospende il contratto, pure lui a sua volta, alla vendita del suo.
Che fate la catena di Sant’Antonio..??
Come pure e’ un salto nel buio, obbligarsi ad un’acquisto, senza avere la certezza di aver venduto.
Perche’ da un obbligo, quello di vendere, si somma quello di acquistare.
I clienti, che si infilano in tali gineprai, sono destinati a soccombere.
Diventando facili prede degli speculatori.
Schiacciati, tra un venditore che preme al rogito con in mano la loro caparra e gli acquirenti, che fiutando il dissidio, approfittano della situazione.
Immagino, che siate da tempo alla ricerca di cambiare casa, zavorrati da sempre dalla paura di vendere, senza sapere prima dove andare di casa.
Muovetevi nel senso corretto.
Mettete in vendita l’alloggio.
Incassate la caparra e prendetevi otto-12 mesi per consegnare al rogito.
In questo tempo, andate con la stessa caparra, a scegliere e a comperare il vostro nuovo alloggio.
Con i soldi in mano sarete voi i predatori.