Odisseo77

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Quindi mi consigli di andare al preliminare e di non firmare una proposta d'acquisto.

Vorrei comunque capire, e credo che potrebbe essere utile anche per chi ci si ritrova a giochi fatti, se ,non accorgendosene preventivamente, avessi già acquistato cosa rischierei?

(non ho già già acquistato ma credo che il compratore medio non se ne sarebbe accorto, anche il notaio che ho già consultato, ha ammesso che una cosa del genere avrebbe potuto passare inosservata).

Premetto che nel frattempo sto guardando anche altro.

Di nuovo grazie.
 

m.barelli

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Da quello che ho potuto capire io, la proposta di acquisto è quella cosa che fino ad un attimo prima di consegnarla potrebbe essere minimizzata (“lei faccia una proposta di acquisto”) ed un attimo dopo la consegna al Venditore ne potrebbe venire svelata l’importanza (“ma lei non sapeva che la proposta di acquisto, se accettata, è un contratto di acquisto a tutti gli effetti?”). Cioè l’assegno minimo di 5.000 euro, il modulo generico già predisposto, l’incombere dei concorrenti risultano essere, secondo me, il momento più difficile per l’Acquirente, da non affrontare se possibile, senza essersi prima ben chiariti le idee al riguardo con un proprio professionista o con delle guide od altro.
Cioè qualitativamente non vedrei un diverso significato tra proposta di acquisto accettata e preliminare, mentre quantitativamente ammetto che sono diversi per importo della penale e per la progressione dell’impegno reciproco. Il punto sono le condizioni inserite nel modulo generico della proposta di acquisto: se te ne è sfuggita una sfavorevole, a meno di perdere i 5.000 euro, te la devi portare fino al contratto compreso e poi anche dopo.

Per quel che risulta a me, iI danno di comprare un immobile della consistenza non esattamente definita consiste, a fronte dei soldi certi pagati, nella mancanza di certezza nell’acquisto di cui dovrebbero garantire Venditore e Notaio, la quale si riflette poi nella mancanza di certezza nella fruizione, nella gestione e nella eventuale alienazione dell’immobile. La incertezza dell’acquirente di A sembrerebbe poi interferire con l’incertezza di chi acquistò B, quindi un’incertezza al quadrato. Tutto ciò in linea teorica, poi in pratica potrebbe anche non succedere mai nulla oppure che prima o poi i nodi vengano al pettine ed essendo non facile conciliare le parti, ciò che non è stato chiarito contrattualmente lo potrà chiarire solo il Giudice. Va bene per gli Avvocati, ma non per l'Acquirente.

Un saluto
 

Odisseo77

Nuovo Iscritto
Professionista
Purtroppo confermi le paure che ho avuto fin dall'inizio :triste:. Anche per quanto riguarda la proposta d'acquisto. Non mi resta che approfondire ulteriormente la cosa con l'immobiliare.

Grazie
 

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