Buongiorno, sto vendendo un appartamento come privato e una persona si è proposta come consulente per la vendita in forma non esclusiva. Specificandomi che si tratta di un incarico diverso dall'incarico di mediazione immobiliare, questa persona mi ha assicurato che il suddetto mandato sarebbe conferito a titolo completamente gratuito per me venditore, dato che il compenso verrà richiesto al solo compratore. So che questa persona lavorava lo scorso anno come capo di una filiale tecnocasa, oggi uscito dalla filiale accompagna per conto proprio molte persone all'acquisto di case in asta immobiliare per cui sicuramente mi sarebbe utile nella ricerca di contatti, ma non vorrei trovarmi in seguito di fronte a richieste di denaro. Specifico che il documento per il conferimento dell'incarico scrive esplicitamente "il suddetto mandato viene conferito a titolo gratuito, il compenso viene determinato in euro 0,00". Opinioni?
Direi che sottoscrivendo un incarico a "0" euro non dovresti avere particolari sorprese in riferimento alla provvigione dell'agente.
Ovviamente, se questo "collega" riuscirà a venderti l'immobile con tua soddisfazione, avrai riposto bene la tua fiducia. In caso contrario, se ti fossi rivolto ad una persona poco qualificata, il rischio è che possa compromettere la vendita, magari pubblicizzando l'immobile in modo scorretto, o presentandolo ad un prezzo superiore per poter ottenere una provvigione più interessante, generando confusione nella clientela...
Può essere che si tratti di un ragazzo stufo delle vessazioni di un titolare poco riconoscente (il fatto che sia "capo", in Tecnocasa, non significa automaticamente che sia il "titolare" dell'agenzia), intento a procurarsi un proprio portafoglio immobili iniziale, utilizzando la provvigione a "0" come marketing operativo da applicare solo in un breve periodo iniziale... (approccio che non condivido ma che mi è capitato di osservare, in passato).
O può essere che il cambiamento di casacca sia stato determinato da comportamenti poco professionali od eticamente riprovevoli.
Certo, il mio consiglio è quello di non farsi lusingare dalla parola "gratis" che noi tutti associamo spesso a situazioni tutt'altro che positive, rischiando di procurarsi indirettamente un danno economico rilevante, ma di approfondire la conoscenza di questo soggetto anche attraverso il passaparola di altri clienti che abbiano avuto a che fare con lui.