giampaolo-cesena

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Scusate ma mi pare ci sia un po' di confusione: se la "fonte" dell'acqua è privata (intendo un pozzo o qualsiasi altra fonte) allora quello che avete detto va bene. Ma se la "fonte" è pubblica (acquedotto comunale o consortile pubblico ecc e non si tratta di un contatore divisionale come può essere se la fornitura avviene con un contatore condominiale montato e gestito dal gestore del servizio e poi i vari utilizzatori hanno ognuno un contatore - divisionale- che solitamente è gestito dall'amministratore) allora il locatore per avere abitabilità deve aver fatto richiesta al gestore del servizio di installazione del contatore che viene montato dal gestore a spese del locatore (salvo accordi diversi tra le parti) e sigillato e i vari conduttori non possono montare e smontare un loro contatore.
Quindi: se il contatore esiste già ed è solo da "aprire" il conduttore deve andare dal gestore e avviare la pratica. Se invece il contatore non è installato bisogna sempre andare dal gestore del servizio e fare completare l'impianto (collegamento alla rete che di solito è a carico del locatore).
Un'avvertenza per Peppeyyo45 la cosa non mi sembra molto chiara. Se si tratta di un utilizzo di servizio pubblico, non trova giustificazione quel "il contatore lo monti tu, perchè gli altri inquilini se lo montavano loro ecc. . . ecc". Se così è e, ripeto, si tratta di un gestore pubblico attenzione perchè il gestore può ad un certo punto svegliarsi, controllare l'impianto e se non ha attivato lui l'impianto è l'utilizzatore che va nel penale: furto di acqua, manomissione di impianto ecc ... ecc...
Lo so sono stato prolisso ma ho cercato di fare chiarezza.
 

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