ludovica83

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Privato Cittadino
Io non sono d'accordo...
Pensa l'inquilino che va alla riunione di condominio e deve votare anche per il rinnovo dell'Amministratore e poi cosa fa? Vota anche per le spese straordinarie che dovrebbe fare il proprietario?
Sinceramente io ribalterei le percentuali che dici. 90% proprietario 10% inquilino... se proprio vuoi... Ma anche no, non mi sembra corretto che lui paghi per una persona che ha scelto il proprietario...
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Scusa Ludovica , ma ci sono alcune inesattezze in quello che hai scritto.
L'inquilino ha titolo solo relativamente alle spese di riscaldamento centralizzato, per le quali (le sole) ha diritto a dire la sua e votare il consuntivo.

Pensa a cosa succede se questi fossero in disaccordo per partito preso, dopo aver determinato le scelte: i proprietari sarebbero chiamati a rispondere delle scelte dell'inquilino, perchè certamente l'amministratore da qualcuno pretenderà di essere pagato.

L'inquilino non risponde di spese straordinarie, e non ha titolo in merito in assemblea.

Sempre in generale la gestione ordinaria del condominio è costituita per 80-90% dal riscaldamento, più pulizia scale e qualche spesa di piccola manutenzione (lampadine, serrature bloccate ecc): l'amministratore è pagato per quello.
Quando si affrontano spese straordinarie l'amministratore che le gestisce chiede normalmente un extra in percentuale sulla spesa, che va a sommarsi al costo delle spese straordinarie a carico dei proprietari.

Non mi pare nemmeno dirimente il fatto che l'amministratore sia scelto dai proprietari: del resto questi rispondono verso il condominio delle morosità degli inquilini, e non solo.

Considero questa "consuetudine" di considerare di default le spese di amministrazione a carico dei proprietari, come uno dei vari "privilegi" accordati alla "cosiddetta" parte debole... Forse per evitare abusi, ma non per una ragione logica.
 

ludovica83

Membro Vintage
Privato Cittadino
Scusa Ludovica , ma ci sono alcune inesattezze in quello che hai scritto.
L'inquilino ha titolo solo relativamente alle spese di riscaldamento centralizzato, per le quali (le sole) ha diritto a dire la sua e votare il consuntivo.

Pensa a cosa succede se questi fossero in disaccordo per partito preso, dopo aver determinato le scelte: i proprietari sarebbero chiamati a rispondere delle scelte dell'inquilino, perchè certamente l'amministratore da qualcuno pretenderà di essere pagato.

L'inquilino non risponde di spese straordinarie, e non ha titolo in merito in assemblea.

Sempre in generale la gestione ordinaria del condominio è costituita per 80-90% dal riscaldamento, più pulizia scale e qualche spesa di piccola manutenzione (lampadine, serrature bloccate ecc): l'amministratore è pagato per quello.
Quando si affrontano spese straordinarie l'amministratore che le gestisce chiede normalmente un extra in percentuale sulla spesa, che va a sommarsi al costo delle spese straordinarie a carico dei proprietari.

Non mi pare nemmeno dirimente il fatto che l'amministratore sia scelto dai proprietari: del resto questi rispondono verso il condominio delle morosità degli inquilini, e non solo.

Considero questa "consuetudine" di considerare di default le spese di amministrazione a carico dei proprietari, come uno dei vari "privilegi" accordati alla "cosiddetta" parte debole... Forse per evitare abusi, ma non per una ragione logica.
Posso essere d'accordo ma dal mio punto di vista personale, (dato che questo sono opinioni che vanno oltre la norme) da noi l'amministratore è pagato principalmente per discutere le spese straordinarie tra i proprietari.... è quello che gli porta via + tempo
Perché una volta inseriti i fornitori nel gestionale del condominio, stabilita la manutenzione ricorrente.... non ha altro da fare se non conteggiare le spese dell'acqua in base alla dichiarazione dei condomini (e qui arrivano i problemi... di chi dice di non sapere di avere un inquilino...).
 

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
Considero questa "consuetudine" di considerare di default le spese di amministrazione a carico dei proprietari, come uno dei vari "privilegi" accordati alla "cosiddetta" parte debole... Forse per evitare abusi, ma non per una ragione logica.
La "ragione" logica e' che l'amministratore e' mandatario e i condomini sono i mandanti (cosa che gli inquilini non possono essere).Spetta al mandante remunerare il mandatario non a terzi.Nulla osta che il proprietario possa stabilire contrattualmetne con l'inquilino che le spese dell'amministratore siano a carico di quest'ultimo.
 
Ultima modifica:

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
E' quello che pensavo anch'io. In questo caso non so se sia stato lecito far sottoscrivere un "allegato G" diverso da quello stabilito dagli accordi.
L'allegato G del dm 30 dicembre 2002 puo' essere derogato solo da diversa contrattazione locale (resta comunque ai proprietari un margine di autonomia contrattuale anche se collettiva in quella sede). Per quanto non previsto nell'allegato il DM rimanda alla leggi vigenti e agli usi e consuetudini locali.
 

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