Ciao sono Alessio un'agente immobiliare di Roma, una mia cliente oggi è andata all' A. E. a registrare il contratto di affitto a canone concordato 4+2 con regime di cedolare secca con esito negativo per "colpa" di una frase standard inserita all'articolo 6 (pagamento, risoluzione e prelazione) "La vendita dell'unità immobiliare locata, in relazione alla quale viene concessa la prelazione al Conduttore, non costituisce motivo di risoluzione del contratto.". Per questa frase l'agenzia delle E. le ha chiesto di pagare un'imposta di registro di euro 200 codice 109T motivandola come accordo nell'accordo. Il contratto ha la dicitura standard dei contratti stipulati dalle associazioni di categoria. Chiedo a voi se la richiesta di pagare i 200 euro è corretta oppure ogni dipendente dell' a. delle e. ha libera interpretazione di far pagare al cittadino una tassa solo perchè scrive una frase; per mia esperienza ho registrato parecchi contratti con queste parole con regime di cedolare secca e registrati direttamente dalle associazioni di categoria senza che nessuno dell'agenzia delle e. abbia chiesto un euro.
Buona giornata
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