Secondo le mie informazioni, non è più così: con l'ultima legge di stabilità la cedolare secca è applicabile anche locazioni di immobili commerciali, quindi anche a società. Qui il caso è particolare, perché l'immobile è abitativo ma il locatario è una società. Prova a verificare, ma non vedo impedimenti.
A me invece , ribadisco , non risulta quello che a te risulta da "tue informazioni": l'unica associazione ad avere richiesto intervento in tal senso é Confedilizia . Cito testualmente : "
Confedilizia ha accolto positivamente il capitolo bonus presente nella manovra, ma ha sottolineato il permanere di criticità sul fronte fiscale. Secondo il presidente Giorgio Spaziani Testa, sarebbe necessaria una riduzione della tassazione sugli immobili ad uso non abitativo (negozi e uffici), “che consentirebbe a un tempo di ridurre l’iniquità di un’imposizione che raggiunge l’80 per cento e di rianimare il commercio”. Le possibili misure individuate sono una cedolare secca sui redditi da locazione non abitativa, l’aumento al 25% (o, al minimo, il ripristino della misura del 15 per cento) della deduzione forfettaria IRPEF per le spese, ridotta al 5 per cento con la legge Fornero, un limite di legge alle aliquote IMU-Tasi.
Inoltre vengono richieste misure per gli affitti a canone calmierato e, in particolare, stabilizzazione della cedolare del 10% e, anche in questo caso, limite di legge alle aliquote IMU-Tasi."
Quindi ,e pertanto resta ben valida lìapplicazione per il sottocitato ambito (da Ag. d. E. "Locazioni a canone agevolato"- Cedolare Secca ) :
Cedolare secca
Possono optare per la cedolare secca i
privati che agiscono fuori da attività d’impresa, limitatamente per immobili ad uso abitativo di categoria catastale da A/1 ad A/11 (esclusa la A/10 in quanto si riferisce a uffici o studi privati) nonché le relative pertinenze C/2, C/6 e C/7 solo locate congiuntamente all’abitazione. Il locatario deve essere persona fisica e operare al di fuori dell’esercizio d’impresa, arti e professioni. La cedolare secca può essere applicata anche ai
contratti brevi di locazione per i quali non sussiste l’obbligo di registrazione ossia quelli di durata inferiore a 30 giorni nell’anno. La
scelta della cedolare secca può essere inserita nel contratto o comunicata tramite raccomandata al locatario. Se l’opzione non viene effettuata alla registrazione, può essere fatta entro il termine di versamento delle imposte. Il locatore dovrà darne comunicazione scritta al conduttore mediante raccomandata con la quale rinuncia a esercitare la facoltà di aggiornamento del canone.
CERCHIAMO DI NON INGENERARE CONFUSIONE ,PLEASE !