Riprendo questa conversazione che si è interrotta qualche mese fa, perché avendo delle domande, non avendo trovato altro in merito cercando nel forum e poiché mi sembra che qui ci sia qualcuno che conosca bene l'argomento, forse è più facile trovare delle risposte.
Mi ha colpito l'affermazione di
@francesca63 secondo la quale: «alcuni immobili che sembrano appartamenti in un normale condominio sono invece per destinazione delle residenze turistico alberghiere ( perché il piano regolatore non permetteva altro)».
Dunque, se capisco bene, il Comune ha consentito l'accatastamento dell'immobile come civile abitazione, ma la categoria funzionale e quindi la destinazione d'uso è differente. Questo comporta allora l'impossibilità, se è vero che non è possibile portarci la propria residenza, di adibire l'immobile ad abitazione principale (con relativo pagamento dell'IMU, immagino) secondo quanto invece lascerebbe intendere la categoria catastale, di locarlo oltre certe durate contrattuali (quelle di natura non transitoria, per capirci) e cosa altro?
Per questi immobili sarebbe eventualmente possibile un cambio di destinazione d'uso?
Mi chiedo anche quale possa essere la commerciabilità di questi immobili.
«A volte sono stati gli acquirenti che non hanno capito cosa stavano comprando». Ma in questi casi non è possibile un'azione per l'annullamento della compravendita?