Salve,
lo scorso anno, tramite un'agenzia immobiliare specifica per studenti universitari, ho affittato un immobile di mia proprietà, con un contratto di locazione transitorio per studenti della durata di 12 mesi, tacitamente rinnovabile per altri 12, ad un singolo studente universitario.
Non ho avuto nessun tipo di problema per un anno esatto, se si esclude il fatto che, di mutuo accordo con la persona in questione, percepivo il canone alla fine del mese, anziché all'inizio. Questo fino ad ottobre di quest'anno, quando ha deciso unilateralmente di interrompere i pagamenti, adducendo scuse più o meno fantasiose e rendendosi sostanzialmente irreperibile.
Nell'estenuante ricerca su Google di quello che comporta una messa in mora, ho scoperto, ahimè, di aver firmato un contratto (che posso in caso allegare) scritto coi piedi. Lo studente in questione è sì regolarmente iscritto ad un corso universitario a Roma, ma risulta residente comunque a Roma, che, se la mia comprensione del linguaggio burocratico è esatta, rende di fatto nulla la natura transitoria del contratto, che, sempre se ho capito bene, si trasforma in casi come questi in un 4+4 tradizionale. Voglio credere nell'incompetenza, piuttosto che nella malafede, di suddetta agenzia e in ogni caso la colpa è stata la mia, per aver firmato con troppa leggerezza ed essermi fidato di chi mi era stato caldamente raccomandato.
Ora, presupponendo che il danno sia stato fatto e che quindi l'immobile sia bloccato almeno fino al 2020, quello che vorrei sapere è se posso comunque procedere con una messa in mora ed eventualmente una procedura di sfratto, per mancato versamento dei canoni dovuti. Nella marea di commi e cavilli che ho passato il pomeriggio a leggere, è mia comprensione che in casi come questo permanga (mi viene da dire ovviamente) l'obbligo di versare quanto dovuto, poiché non varia la somma, ma "solamente" la natura del contratto.
Grazie in anticipo.
lo scorso anno, tramite un'agenzia immobiliare specifica per studenti universitari, ho affittato un immobile di mia proprietà, con un contratto di locazione transitorio per studenti della durata di 12 mesi, tacitamente rinnovabile per altri 12, ad un singolo studente universitario.
Non ho avuto nessun tipo di problema per un anno esatto, se si esclude il fatto che, di mutuo accordo con la persona in questione, percepivo il canone alla fine del mese, anziché all'inizio. Questo fino ad ottobre di quest'anno, quando ha deciso unilateralmente di interrompere i pagamenti, adducendo scuse più o meno fantasiose e rendendosi sostanzialmente irreperibile.
Nell'estenuante ricerca su Google di quello che comporta una messa in mora, ho scoperto, ahimè, di aver firmato un contratto (che posso in caso allegare) scritto coi piedi. Lo studente in questione è sì regolarmente iscritto ad un corso universitario a Roma, ma risulta residente comunque a Roma, che, se la mia comprensione del linguaggio burocratico è esatta, rende di fatto nulla la natura transitoria del contratto, che, sempre se ho capito bene, si trasforma in casi come questi in un 4+4 tradizionale. Voglio credere nell'incompetenza, piuttosto che nella malafede, di suddetta agenzia e in ogni caso la colpa è stata la mia, per aver firmato con troppa leggerezza ed essermi fidato di chi mi era stato caldamente raccomandato.
Ora, presupponendo che il danno sia stato fatto e che quindi l'immobile sia bloccato almeno fino al 2020, quello che vorrei sapere è se posso comunque procedere con una messa in mora ed eventualmente una procedura di sfratto, per mancato versamento dei canoni dovuti. Nella marea di commi e cavilli che ho passato il pomeriggio a leggere, è mia comprensione che in casi come questo permanga (mi viene da dire ovviamente) l'obbligo di versare quanto dovuto, poiché non varia la somma, ma "solamente" la natura del contratto.
Grazie in anticipo.