Come ti hanno spiegato prima, la clausola relativa al rinnovo non è applicabile a un transitorio in quanto per sua natura NON è rinnovabile.
Se il proprietario insiste per la clausola va contro i suoi interessi, perché un domani TU puoi impugnare il contratto e trasformarlo in un 4+4. In ogni caso, dal punto di vista del Registro (il contratto va comunque registrato), nessuno obietterà mai alla FORMA del documento, in quanto questa attiene alla normativa civilistica (e non tributaria). Da un punto di vista civilistico, un contratto come quello da te descritto non esiste, ma finché nessuna delle due parti lo impugna...
Per contro, nessuno vieta di fare un transitorio di 18 mesi (durata massima), e alla fine di questo farne un altro ex novo di x mesi, quanti servono per finire il lavoro.
Il problema è: la tua permanenza nella nuova città è - o non è - transitoria? Al contratto andrebbe allegato un documento (di lavoro, nel tuo caso), che attesti la transitorietà. Se il proprietario non lo chiede, è imprudente.
Residenza: in nessun caso ti può essere impedito di pendere la residenza nel luogo dove dimori abitualmente. Dichiarare la propria residenza è un OBBLIGO del cittadino, e non ha niente a che vedere con il contratto di locazione! In pratica, sei tu che saprai DOVE abiti normalmente, e deciderai dove sei residente. Tuttavia, è implicito che se uno affitta casa per una vacanza non dovrebbe avere intenzione di dimora permanente, e così nel caso del tuo lavoro, che ti porta fuori sede per un periodo limitato.
Mi spiego meglio: tu puoi chiedere la residenza QUANDO ti pare, ma QUANTO ti conviene? Che io sappia ci vogliono mesi perché il cambio sia "attivo"; dovrai modificare carta di identità e patente; ricevere la posta della banca, la tessera elettorale, e quant'altro. E quando sarai a posto, probabilmente il lavoro finisce (o cambia)e ti tocca ricominciare daccapo.
E poi: hai casa di proprietà nella città di origine? Se non ci risiedi più, quella diventa la seconda casa (o no? qui c'è bisogno di un esperto...)
L'unica cosa che ti serve veramente, secondo me, è un nuovo medico di base (non ha senso ricorrere a quello della città di origine, se ci torni solo qualche fine settimana...). Per averlo nella nuova città vai alla ASL locale e scegli il medico: basta dichiarare che sei "ivi domiciliato" per motivi di lavoro.