Buon giorno a tutti, vorrei porre un quesito che mi incuriosisce molto dopo aver letto diversi articoli sulle compravendite che hanno come oggetto immobili con elementi parzialmente o totalmente abusivi. Generalmente, qualora l'acquirente scopra, dopo l'acquisto, un vizio occulto o un abuso edilizio del quale non era stato messo al corrente dal venditore, può essere risarcito e la prescrizione del reato decorre non dal momento della compravendita ma da quando l'acquirente si accorga del fattaccio. Fin qui tutto ok. Ma cosa accade se l'acquirente è consapevole del vizio/abuso? Se viene fatta ad esempio una compravendita tra due soggetti A e B, comproprietari di due lotti immobiliari , che decidano di sciogliere la comunione tenendosi un lotto ciascuno; il soggetto A si tiene un lotto con casa in regola, ma con capannoni e magazzini con abusi edilizi. Il soggetto B ha tutto in regola. Si decide per la divisione ed entrambi sono d'accordo sulla situazione così com'è. Quindi il soggetto A di fatto compra dal soggetto B il 50% della quota del suo immobile e viceversa. Viene fatta la vendita con regolare rogito, sul quale viene scritto che le parti nulla hanno più a pretendere l'una dall'altra. Il quesito è il seguente: dal momento che il soggetto A, ora proprietario esclusivo del lotto con abusi (e ne è consapevole da sempre) non vuole regolarizzare la situazione, in caso di controlli ed eventuali sanzioni può essere chiamato a pagare anche il soggetto B?