alberto monaco
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Sono comproprietario, insieme ad un fratello e ad una sorella, di un appartamento ereditato dai miei genitori.
L'appartamento è abitato da mia sorella, nubile, che ha sempre abitato con i miei genitori e continua ad abitare quella casa anche dopo la loro morte.
In un testamento di mio padre lei eredita una quota superiore a quella mia e di mio fratello, per l'assistenza resa loro durante la loro vita.
Io vorrei andare ad abitare lì perché sono separato di fatto, ma non legalmente, da mia moglie.
Mia non vuole concedermi la residenza, perché ho qualche debito e lei ha paura che rientrando nel suo nucleo familiare di quei debiti debba risponderne lei.
Che diritti ho su quella casa? Posso vendere la mia quota? E perché lei ha diritto ad abitarla e a me viene respinta la richiesta pur essendo comproprietario? Cosa vuol dire che il "possesso" della casa è suo? Posso almeno chiederle la mia quota d'affitto?. Mio fratello ad oggi non ha mai preteso nulla.
L'appartamento è abitato da mia sorella, nubile, che ha sempre abitato con i miei genitori e continua ad abitare quella casa anche dopo la loro morte.
In un testamento di mio padre lei eredita una quota superiore a quella mia e di mio fratello, per l'assistenza resa loro durante la loro vita.
Io vorrei andare ad abitare lì perché sono separato di fatto, ma non legalmente, da mia moglie.
Mia non vuole concedermi la residenza, perché ho qualche debito e lei ha paura che rientrando nel suo nucleo familiare di quei debiti debba risponderne lei.
Che diritti ho su quella casa? Posso vendere la mia quota? E perché lei ha diritto ad abitarla e a me viene respinta la richiesta pur essendo comproprietario? Cosa vuol dire che il "possesso" della casa è suo? Posso almeno chiederle la mia quota d'affitto?. Mio fratello ad oggi non ha mai preteso nulla.