Dan89

Membro Junior
Privato Cittadino
Ciao,

ho acquistato un appartamento in un condominio in cui solo alcuni condomini della scala avevano deciso di installare un ascensore esterno nel 2008, che serve 4 piani.

Chiedendo il calcolo della quota di rimborso all'amministratore, questo mi fornisce il foglio con l'indicazione che si tratta di un calcolo effettuato da uno dei condomini, in cui la spese di riferimento del 2008 ammonta a quasi 80.000, maggiorato poi di interessi legali e rivalutazione. Sinceramente mi sembra una cifra esageratissima, da ignorante mi pare che un ascensore esterno per 4 piani non dovrebbe costare più di 50mila euro tutto compreso.

Alla richiesta di fornire documentazione attestante la spesa, l'amministratore risponde che si tratta di "documentazione personale dei condomini", e di rivolgermi a loro. Richiedendola ad uno dei condomini, percepisco un po' di titubanza e anche perplessità in merito a chi debba mostrarmi la fattura, con la promessa però che cercherà di recuperarla.

La mia domanda è: è sufficiente che io richieda la fattura dei lavori per certificare la spesa? O dovrei richiedere anche le ricevute dei pagamenti effettuati? Ne ho diritto?
E' normale che l'amministratore se ne lavi le mani così? Premetto che non era lui in carico quando l'acquisto è stato effettuato
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Leggi questo articolo:


Te la stanno intortando bene in quanto VA ANCHE TENUTO CONTO DEL DEPREZZAMENTO: il "deprezzamento subito dal bene oggetto dell’innovazione a seguito dell’utilizzo continuato e della naturale obsolescenza".

Copio & incollo così se sparisce il sito che ho linkato, le informazioni restano qui.

L’art.1121 del codice civile, come noto, disciplina l’ipotesi particolare di innovazioni gravose o voluttuarie stabilendo, tra l’altro, che in caso di innovazione suscettibile di utilizzazione separata i condomini che non intendono trarne vantaggio sono esonerati da qualsiasi spesa, ma possono in ogni tempo decidere di partecipare ai vantaggi dell’innovazione contribuendo nelle spese di esecuzione e di manutenzione dell’opera.

La giurisprudenza ha poi chiarito che il contributo nelle spese di esecuzione e di manutenzione dell’opera dovuto dal condomino che voglia subentrare nel godimento del bene deve essere calcolato in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascun condomino partecipante e che l’importo dovuto per la manutenzione sino ad allora effettuata – così come il costo di costruzione – deve essere ragguagliato al valore della moneta al momento in cui i predetti condomini o i loro eredi o aventi causa effettuino il pagamento della propria quota delle stesse.
In questo modo si evitano arricchimenti in danno dei condomini che precedentemente si erano fatti carico della realizzazione dell’opera.
Spiega inoltre la migliore dottrina che, per il medesimo scopo, il predetto importo relativo alle spese di esecuzione e di manutenzione dell’opera sino ad allora sostenute, come sopra ragguagliato, dovrà essere integrato degli interessi legali maturati sul costo, non rivalutato, delle suddette spese di esecuzione e di manutenzione dell’opera, nonché decurtato del deprezzamento subito dal bene oggetto dell’innovazione a seguito dell’utilizzo continuato e della naturale obsolescenza.

L’importo così determinato dovrà quindi essere diviso per il numero risultante dalla somma dei millesimi di proprietà dei condomini che già hanno pagato le predette spese con i millesimi di proprietà dei condomini e i loro eredi o aventi causa che intendono iniziare a partecipare ai vantaggi dell’innovazione.
Il relativo risultato dovrà infine essere moltiplicato per il numero dei millesimi di proprietà del condomino che intenda iniziare a partecipare ai vantaggi dell’innovazione, con conseguente determinazione della complessiva somma di denaro che quest’ultimo dovrà versare ai condomini che precedentemente si erano fatti carico della realizzazione dell’opera.

L’assunto è espresso nella seguente equazione:
C : T = Q : M
che si concretizza, pertanto, nel seguente calcolo: Q = (C x M ) : T
  • Q è la quota da pagare;
  • C è il costo totale dell’opera rivalutato e maggiorato degli interessi legali sul predetto costo non rivalutato, nonché decurtato del deprezzamento;
  • M è il valore dei millesimi dell’aderente;
  • T è il totale dei millesimi comprensivi di quelli del condomino aderente.

Continuo a copiare (ho spezzato in due il messaggio sennò non ci entrava):

Esempio di calcolo per la partecipazione successiva alle spese
Facciamo un esempio per chiarire il tutto.
Tizio, condomino con 120 millesimi, nel 2012 installa un nuovo ascensore a sue spese, in quanto gli altri condomini non ne vogliono sapere. Pertanto solo lui ha il diritto di usare quell’ascensore.
Tizio spende € 1000.
Cinque anni dopo, nel 2017, Caio, condomino con 70 millesimi, decide di partecipare all’uso dell’ascensore costruito da Tizio. Nel frattempo il valore dell’ascensore è diventato € 850 e Tizio nel 2015 ha speso € 40 in manutenzione.
A questo punto dovremo sapere quanto far pagare a Caio per consentirgli di partecipare all’uso dell’ascensore (Q).
Per facilitare il calcolo consideriamo il primo gennaio degli anni indicati.
Ricaviamo C nel seguente modo: costo iniziale (€ 1000) + rivalutazione (€ 32) + interessi sul costo iniziale non rivalutato (€ 67,01) – costo manutenzione (€ 40) – rivalutazione manutenzione (€ 0,48) – interessi sulla manutenzione non rivalutata (€ 0,28) – deprezzamento (costo originario – costo attuale, dunque € 150) = € 908,25
Sappiamo che M (millesimi di Caio, condomino aderente) è uguale a 70
Ricaviamo T nel seguente modo: millesimi di Tizio (120) + millesimi di Caio (70) = 190
Per cui il calcolo Q = (C x M ) : T sarà: Q= (908,25 x 70) : 190
Q sarà quindi € 334,62
Per partecipare all’uso dell’ascensore installato da Tizio nel 2012, Caio nel 2017 dovrà corrispondere a Tizio € 334,62

La mia domanda è: è sufficiente che io richieda la fattura dei lavori per certificare la spesa? O dovrei richiedere anche le ricevute dei pagamenti effettuati? Ne ho diritto?

Penso sia sufficiente che ti mostrino la fattura. Verificane l'autenticità con occhio critico.

Chiedere le ricevute dei pagamenti effettuati non ha molto senso.
 

Dan89

Membro Junior
Privato Cittadino
Nel calcolo non hanno inserito nè la manutenzione, nè il deprezzamento, da quanto leggevo è una prassi sensata in quanto tendono a compensarsi. Qui è proprio il prezzo iniziale che mi sembra esagerato
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
E' normale che l'amministratore se ne lavi le mani così? Premetto che non era lui in carico quando l'acquisto è stato effettuato

Quant'anche l'amministratore fosse stato in carica quando è stato installato l'ascensore, sono i condomini a doverti concedere di subentrare, qualora la quota da te versata sia di loro soddisfazione.
Se ritengono la quota insufficiente, possono non autorizzarti.
L'amministratore non c'entra nulla, può solo fungere da GARANTE facendo delle assemblee STRAORDINARIE dove tu proponi di versare la quota X e l'assemblea vota e decide. Più di una assemblea, perché magari nella prima proponi una quota e la proposta ti viene bocciata. Correggi il tiro e chiedi una seconda assemblea dove stavolta la quota è ritenuta equa e la tua richiesta viene approvata.
Ti consiglio di assoldare un tecnico di fiducia che faccia tutti i calcoli.
Il tecnico avrà comunque bisogno di una pezza d'appoggio, la fattura iniziale.
Ricorda che l'ascensore è stato costruito da una DITTA, e anche questa ditta ha una copia della fattura nei suoi archivi: a pagamento, visto che sei condomino interessato al subentro nell'utilizzo, possono ricercarla e fornirtene copia. Basta che dici al reparto contabilità: "Sono un condomino di quel palazzo interessato a subentrare nell'utilizzo dell'ascensore, vi regalo 100 Euro se mi trovate questa fattura e me ne lasciate copia che devo consegnare al tecnico che farà i conteggi". Vedrai che qualcuno te la troverà.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Qui è proprio il prezzo iniziale che mi sembra esagerato

Su questo non ho voce in capitolo. Puoi solo chiedere la fattura:

- a uno dei condomini che ti fa il favore di passartela;
- alla ditta che installò tale ascensore, nella speranza che nella frattempo non sia fallita e non si sia fusa per incorporazione in un'altra ditta.
 

Dan89

Membro Junior
Privato Cittadino
Su questo non ho voce in capitolo. Puoi solo chiedere la fattura:

- a uno dei condomini che ti fa il favore di passartela;
- alla ditta che installò tale ascensore, nella speranza che nella frattempo non sia fallita e non si sia fusa per incorporazione in un'altra ditta.

Più che il favore, credo che sia nel loro interesse.

Se capisco bene, in assenza di fattura e di conseguenza in mancanza di un accordo, si dovrebbe andare in mediazione dove un il valore dell'ascensore sarebbe stimato da un perito. E' corretto?

Paradossalmente credo che lo pagherei di meno così
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Qui è proprio il prezzo iniziale che mi sembra esagerato
Premesso che è ovviamente un errore chiedere i conti dopo aver comprato, e non prima, tramite il venditore, per conoscere "di che morte si dovrà morire", non hai nessuna potere di questionare sulla cifra spesa, visto che sarà stata regolarmente deliberata in assemblea da parte dei condomini che hanno deciso di partecipare
all' installazione.

Però, in quanto condomino, hai libero accesso, in studio dall'amministratore su appuntamento, a tutta la documentazione condominiale ; quindi , senza fare troppe fantasie di richieste di fatture a condomini o fornitori, vai, consulta i registri, i bilanci, i pagamenti, fatti fare i conteggi da un tuo tecnico, di concerto con l'amministratore, e poi paga.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Se capisco bene, in assenza di fattura e di conseguenza in mancanza di un accordo, si dovrebbe andare in mediazione dove un il valore dell'ascensore sarebbe stimato da un perito. E' corretto?

Paradossalmente credo che lo pagherei di meno così

Impossibile che non si trovi la vera fattura presso la ditta fornitrice e contemporaneamente presso tutti i condomini.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Però, in quanto condomino, hai libero accesso, in studio dall'amministratore su appuntamento, a tutta la documentazione condominiale ; quindi , senza fare troppe fantasie di richieste di fatture a condomini o fornitori, vai, consulta i registri, i bilanci, i pagamenti, fatti fare i conteggi da un tuo tecnico, di concerto con l'amministratore, e poi paga.

Non è così Francesca, perché:

l'amministratore risponde che si tratta di "documentazione personale dei condomini", e di rivolgermi a loro.

L'amministratore vecchio evidentemente non ha lasciato la fattura al nuovo.
Se ho inteso bene, può solo rivolgersi alla ditta fornitrice o ai condomini, oppure far stimare tutto da un perito.

In ogni caso il perito fa una stima, ma non ti puoi imporre.
Serve l'assenso dei condomini.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
L'amministratore vecchio evidentemente non ha lasciato la fattura al nuovo.
Se ho inteso bene, può solo rivolgersi alla ditta fornitrice o ai condomini, oppure far stimare tutto da un perito.
Sono documenti condominiali; non esiste che non siano a disposizione, a meno di gestione davvero scadente.
Tu avrai anche inteso bene quanto detto dall'amministratore, ma non è plausibile che nessuno abbia i documenti , visto che gli altri condomini hanno per legge il diritto a subentrare, pagando la quota corretta.
Quindi il condominio DEVE fornire i documenti.
 

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