il fatto, è che il cliente oggi non vuole più servizi, ma solo evitare il pagamento della provvigione (che spesso, per un'appartamento medio, corrisponde ad un'arredamento completo) per un lavoro che non ritiene tale e non capisce (ed effettivamente in tempi non lontani si limitava ad una telefonata ed una visita all'immobile)
Io non credo che sia affatto così. Certo un cliente paga sempre malvolentieri (e maledice per esempio dover rivolgersi a un tecnico o a un avvocato), però alla fine guarda il risultato. Se capisce che tu ci stai mettendo di tuo (per esempio la tua responsabilità nel caso di un iscritto a un qualsiasi ordine professionale) e soprattutto che NON DEVE PENSARE a niente allora la provvigione te la paga eccome, specie per una cosa importante come una casa.
Io credo che la gente infuriata che scrive qua dentro non possa essere solo un caso, non sono tutti solo spiantati: il problema è serio, i clienti (venditori, acquirenti) non percepiscono professionalità e d'altra parte legalmente questa professionalità non è richiesta. La provvigione matura comunque, in molti casi, i controlli spettano ad altri, l'agenzia non deve garantire nulla. E la gente si sente raggirata, perchè magari non ha portato a casa niente.
Poichè però non è obbligatorio compravendere con un'agenzia, nè conveniente nè costituisce parametro per i prezzi (perchè i franchising hanno drogato il mercato più dei privati) allora ecco che si predilige il canale dei privati, specie quando uno ha capito l'andazzo.
Però la soluzione non è pensare a come non farsi fregare dal cliente, un truffaldino pronto a non voler pagare, a saltare l'agenzia e mettersi d'accordo col proprietario appena gli dico la via etc. Sì, questi sono comportamenti sleali che ci possono essere, ma bisogna metterli in conto.
Il problema è che in termini di marketing bisognerebbe rendere meno appetibile questo "aggiramento", probabilmente con regole più chiare, più professionalità, tariffe molto più basse (perchè è vero, sono oggettivamente insostenibili in tempi di crisi, bisogna fare di necessità virtù) e soprattutto spirito di rete tra agenzie.
Finchè la gente si dovrà preoccupare di non avere problemi che dopo un anno gli scriva la prima agenzia con cui ha visto una casa...ciao!
Ecco perchè secondo me prima o poi sarà un grosso brand, ma serio, di real estate a fare questo: se ci pensate bene le formule "soddisfatti o rimborsati", e "se trovi un prezzo minore in zona ti paghiamo la differenza" sono arrivate da gruppi con grosso potere e una rete molto organizzata che, disposti a rischiare indubbiamente tanto, sono però riusciti a fidelizzare i clienti.
Hanno rischiato, ma alla fine sono riusciti. E hanno ammazzato chi era rimasto alle logiche "hai comprato, adesso il problema è tuo".