Ciao a tutti, sono nuovo del lavoro e del forum.
Premetto che lavoro a Roma, ho rilevato una quota 50% di un'agenzia nei primi mesi del 2007. L'agenzia era di proprietà ed in parte lo è ancora di mio cugino. Un bravo venditore (agente immobiliare) con 20 anni di esperienza. Mi ha detto un giorno: sento puzza di bruciato, io non ho molta istruzione ma un pò di esperienza si, le cose si stanno mettendo male e dureranno. Voglio chiudere prima di rovinarmi. Lo ha detto secondo me in tempi non del tutto sospetti. Gli ho proposto al volo di rilevare il 50% dell'attività: non so perchè, non chiedetemelo! Mi ha lasciato totale campo libero in termini di gestione: bene, il 2007 abbiamo avuto qualche perdita, nel 2008 è stato un disastro, ma intanto l'ho convinto a lasciare tutti gli immobili sopravvalutati, o meglio gli immobili i cui proprietari non volevano saperne di ritrattare il prezzo dell'appartamento secondo una stima più ragionevole, o meglio di mercato. Abbiamo ripulito tutto, è rimasto poco da vendere ma stiamo vendendo, e qualcuno dopo che se n'è andato sta tornando da noi. Il fatto che se si vuole vendere non si può più stravendere, non più a prezzi folli come quelli che hanno caratterizzato il mercato fino a poco tempo fa. Secondo me è colpa "anche delle agenzie", non la crisi direttamente, ma i prezzi folli che viggono in una città come Roma. Perlomeno sono scollegati da qualsiasi logica di mercato ma anche di valore intrinseco della struttura se prendiamo le periferie come esempio.
Allora propongo: perchè ognuno di voi non chiama a raccolta i propri clienti e non gli parla chiaro, e nel caso dovessero scegliere di non rispettare il vostro lavoro (cioè la Vostra stima da professionista, probabilmente un bel pò più bassa), nn lasciate il mandato? Lo so che qualcuno ci ha provato, ma poi non riuscendoci aspetta tempi migliori senza rinunciare al mandato, ma così facendo io credo non si vada da nessuna parte. Il punto è che la crisi c'è, ma ci sono persone che hanno i soldi per comprare e vogliono comprare, solo che non sono più disposti a essere presi per scemi. A... dimenticavo, ma cos'è questa storia che chi da il mandato se proprio non vuole pagare non paga e chi compra si? ma il lavoro soprattutto per chi si fa? per il venditore o per l'acquirente? Io ho mandato a quel paese anche i proprietari che non volevano firmare mandati in esclusiva e a pagamento. Questo ovvio è solo il parere di un neofita, almeno nel campo immobiliare. Scusate se sono stato troppo prolisso. Saluti e buon lavoro a tutti, Domenico.
Premetto che lavoro a Roma, ho rilevato una quota 50% di un'agenzia nei primi mesi del 2007. L'agenzia era di proprietà ed in parte lo è ancora di mio cugino. Un bravo venditore (agente immobiliare) con 20 anni di esperienza. Mi ha detto un giorno: sento puzza di bruciato, io non ho molta istruzione ma un pò di esperienza si, le cose si stanno mettendo male e dureranno. Voglio chiudere prima di rovinarmi. Lo ha detto secondo me in tempi non del tutto sospetti. Gli ho proposto al volo di rilevare il 50% dell'attività: non so perchè, non chiedetemelo! Mi ha lasciato totale campo libero in termini di gestione: bene, il 2007 abbiamo avuto qualche perdita, nel 2008 è stato un disastro, ma intanto l'ho convinto a lasciare tutti gli immobili sopravvalutati, o meglio gli immobili i cui proprietari non volevano saperne di ritrattare il prezzo dell'appartamento secondo una stima più ragionevole, o meglio di mercato. Abbiamo ripulito tutto, è rimasto poco da vendere ma stiamo vendendo, e qualcuno dopo che se n'è andato sta tornando da noi. Il fatto che se si vuole vendere non si può più stravendere, non più a prezzi folli come quelli che hanno caratterizzato il mercato fino a poco tempo fa. Secondo me è colpa "anche delle agenzie", non la crisi direttamente, ma i prezzi folli che viggono in una città come Roma. Perlomeno sono scollegati da qualsiasi logica di mercato ma anche di valore intrinseco della struttura se prendiamo le periferie come esempio.
Allora propongo: perchè ognuno di voi non chiama a raccolta i propri clienti e non gli parla chiaro, e nel caso dovessero scegliere di non rispettare il vostro lavoro (cioè la Vostra stima da professionista, probabilmente un bel pò più bassa), nn lasciate il mandato? Lo so che qualcuno ci ha provato, ma poi non riuscendoci aspetta tempi migliori senza rinunciare al mandato, ma così facendo io credo non si vada da nessuna parte. Il punto è che la crisi c'è, ma ci sono persone che hanno i soldi per comprare e vogliono comprare, solo che non sono più disposti a essere presi per scemi. A... dimenticavo, ma cos'è questa storia che chi da il mandato se proprio non vuole pagare non paga e chi compra si? ma il lavoro soprattutto per chi si fa? per il venditore o per l'acquirente? Io ho mandato a quel paese anche i proprietari che non volevano firmare mandati in esclusiva e a pagamento. Questo ovvio è solo il parere di un neofita, almeno nel campo immobiliare. Scusate se sono stato troppo prolisso. Saluti e buon lavoro a tutti, Domenico.