ChiaraMaria

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno,

A breve dovrà uscire il perito per la valutazione di un immobile che al piano terra presenta un locale accatastato come "tavernetta" (h. 2.50).
In questo ambiente è stata montata una cucina.

È possibile che per il perito la cucina risulti un problema? Consigliate di smontarla preventivamente?

Grazie in anticipo per l'aiuto e buona giornata!
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Sono perplessa... La planimetria presentata proprio la dicitura "tavernetta". Può essere che sia una tipologia di locale vecchia? Che non esiste più? Sostituita magari con altre locuzioni....
Comunque è una seconda cucina, per chi si fosse preoccupato che la casa non avesse cucina 😄
Occorre partire dal presupposto che il catasto non fa testo: non è raro trovare planimetrie completamente difformi dallo stato concessionato o con diciture "estemporanee". Mai dire mai: occorrerebbe verificare tutta la situazione urbanistica, quando il tutto è stato costruito, in che zona del comune si trova, se ante dm 1975, se ante 42 se ante strumento urbanistico...una fila di se che senza un tecnico della zona che ti visiona e chiarisce il tutto non puoi sapere. Nemmeno noi possiamo aiutarti in questo. Il quesito era relativo al perito e siamo tutti partiti dal presupposto che si tratti di cantina (come nel 99% dei casi), se la tua situazione appartiene all'1% solo un tecnico che visiona documentazione e stato dei luoghi te lo saprà dire.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
Sono perplessa... La planimetria presentata proprio la dicitura "tavernetta". Può essere che sia una tipologia di locale vecchia? Che non esiste più? Sostituita magari con altre locuzioni....
Comunque è una seconda cucina, per chi si fosse preoccupato che la casa non avesse cucina 😄
in effetti... è accatastata come tavernetta o è descritta come tale nell'annuncio?
 

ChiaraMaria

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
in effetti... è accatastata come tavernetta o è descritta come tale nell'annuncio?
Non saprei a questo punto 🤣
Provo a sentire da un tecnico di zona come consigliato 👍
Grazie mille
 

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PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Non esiste il locale taverna e la cucina li non può stare, ovviamente andrà smontata prima e ripristinata come da risultanze catastali, garage o magazzino. Se passa il perito boccia la pratica, ovviamente tutto a cura del venditore

Ma non è vero.

Smettetela con queste fesserie.

@ChiaraMaria ,

Che tu sia il venditore o l'acquirente, non muovete neanche uno spillo, senza prima aver riscosso l'esito della perizia.
Da lì vi muoverete di conseguenza.

Le perizie non vengono bocciate.
MAI.
Non esiste sulla faccia della terra.

Una casa censita esprime sempre e comunque il proprio valore.
Pure in presenza di difformità o peggio di abusi.
Che in tal caso si risanano per il tramite di una pratica edilizia, oppure quando ciò non è possibile, si rimuovono, riportando lo stato dei luoghi come erano in origine.

Per la semplice motivazione, che lo stato dei luoghi, deve corrispondere sia a quanto autorizzato dal comune concessionario, sia a quanto risulta dal titolo di proprietà.

Che è un diritto reale.
Un diritto assoluto.
Che in quanto tale non può essere bocciato da nessuno.
Figuriamoci da una perizietta.

Atteso che la ragione di essere di un perito, è quella di esprimersi sul valore di un oggetto e non quella di rappresentarsi, da responsabile dell'ufficio tecnico comunale.

Detto ciò, nel tuo caso, dove pare che abusi e difformità non vi siano, per formalizzare la perizia, in tavernetta o in cantina che sia, non occorre spostare la lavagnetta coi gessetti di Pierpietro il nipotino e neanche il pentolame e i fornelli di nonna Mafalda.
 

ChiaraMaria

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ma non è vero.

Smettetela con queste fesserie.

@ChiaraMaria ,

Che tu sia il venditore o l'acquirente, non muovete neanche uno spillo, senza prima aver riscosso l'esito della perizia.
Da lì vi muoverete di conseguenza.

Le perizie non vengono bocciate.
MAI.
Non esiste sulla faccia della terra.

Una casa censita esprime sempre e comunque il proprio valore.
Pure in presenza di difformità o peggio di abusi.
Che in tal caso si risanano per il tramite di una pratica edilizia, oppure quando ciò non è possibile, si rimuovono, riportando lo stato dei luoghi come erano in origine.

Per la semplice motivazione, che lo stato dei luoghi, deve corrispondere sia a quanto autorizzato dal comune concessionario, sia a quanto risulta dal titolo di proprietà.

Che è un diritto reale.
Un diritto assoluto.
Che in quanto tale non può essere bocciato da nessuno.
Figuriamoci da una perizietta.

Atteso che la ragione di essere di un perito, è quella di esprimersi sul valore di un oggetto e non quella di rappresentarsi, da responsabile dell'ufficio tecnico comunale.

Detto ciò, nel tuo caso, dove pare che abusi e difformità non vi siano, per formalizzare la perizia, in tavernetta o in cantina che sia, non occorre spostare la lavagnetta coi gessetti di Pierpietro il nipotino e neanche il pentolame e i fornelli di nonna Mafalda.
Grazie mille per il consiglio!
 

Matilde14

Membro Attivo
Agente Immobiliare
La tavernetta non esiste: quel locale sarà accatastato come cantina/deposito, e ufficialmente le persone non ci potrebbero permanere.
Esatto .
Comunque a volte capita che certi periti sorvolino su elementi significativi . In passato ne ho avuto diretta testimonianza, quando ancora non mi occupavo del settore immobiliare ed ero assolutamente una sprovveduta in materia .
 

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