maltese

Nuovo Iscritto
Salve a tutti!
Vi sottopongo un piccolo problemino che sicuramente troverà risposta. :)
E’ tecnicamente possibile che una unità immobiliare censita al NCEU nel 1987 come C2 (magazino senza permanenza di persone) passi successivamente nel 2002 con variazione catastale a C3 (laboratorio con permanenza di persone )? :?
Una operazione di questo tipo necessita di pratica comunale? :?
A che cosa va incontro il venditore o il compratore di questa unità ? :? :shock:
Ringrazio anticipatamente per le vostre risposte
 

catia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ti rispondo con tutte le riserve del caso ... secondo me si doveva fare un cambio di destinazione d'uso con pratica di un tecnico e oneri da assolvere. La variazione catastale sarebbe stata successiva dopo la conformità urbanistica, il catasto di per se non è probatorio non ti puoi basare su una visura. In che senso a cosa vanno incontro il venditore e il compratore?
Se intendi che le cose non sono come appaiono il venditore si deve attivare a sanare il bene ... altrimenti spiegati meglio
ciao Catia ;)
 

maltese

Nuovo Iscritto
.....quello che dici mi sembra corretto!....comunque sia ci vuole una pratica edilizia (onerosa) o condono che sia.
Per quanto riguarda l'ultima domanda un pochino sintetica è rivolta a compravendita conclusa.
Ovvero!.....se il venditore ignaro della effettiva classe catastale sviluppa una compravendita con classificazione diversa da quella reale a che cosa va incontro legalmente?......e il nuovo proprietario nonchè compratore che si accorge dopo poco tempo che cio che gli è stato venduto non è un C3 bensì un C2, quindi cantina/magazino senza permanenza di porsone, che cosa può fare nei confronti della parte venditrice per risolvere questa questione?.....in linea di massima un C3 monetizzandolo vale molto di più di un C2 che è una semplice cantina!

Ciao Maltese ;)
 

catia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ma scusa perchè vuoi conludere la vendita senza accertarti della destinazione urbanistica del locale? Se vai avanti lasciando così la situazione anche dopo la vendita il compratore potrebbe ritornare sui suoi passi e invocare l'annullamento dell'atto per vizio della cosa. L'acquirente compra un laboratorio, quando andrà a chiedere permessi per l'attività che ci impianterà saranno dolori ... :triste: questo è il mio modesto parere per me la chiarezza e correttezza pagano fino in fondo anche nel tempo
:D
 

catia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Vorrei chiederti se sei andato a controllare all'ufficio tecnico del comune l'effettiva destinazione del bene. Se lo hai fatto hai chiesto quanti :soldi: comporta il cambio di destinazione? Fatto questo metti insieme le parti e se il venditore non si vuole accollare la spesa gioca sul valore del bene e convinci l'acquirente a sistemare il tutto. Per me meglio prima bene che dopo male ;)
 

Broggimmobiliare

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Mi piacerebbe vedere qual'è quel notaio che stipula l'atto di un C/2, divenuto C/3 solo a livello catastale ....... non esiste proprio. Credo anche che il proprietario non può non sapere le condizioni del proprio immobile e chi dovesse acquistare un laboratorio, sa che dovrà impiantarvi l'attività e ci pensa Lui a chiedere la documentazione che attesti l'effettiva categoria, ovvero l'atto di provenienza e se su tale documento è scritto C/2, lo stesso acquirente chiederà il documento comprovante la modifica della classe in C/3 (cambio di destinazione d'uso e tutto quello che ne consegue, anche eventuale pratica edilizia per la messa a norma del laboratorio)
 

maltese

Nuovo Iscritto
.....per Catia!....si!.. sono andato in comune ed essendo un immobile degli anni 30 non esiste niente. Per quanto riguarda la pratica di cambio di destinazione d'uso non è possibile eseguirla perchè manca la volumetria residua.
.....per Broggi......ho richiesto un visura storica e risulta che la variazione di categoria è stata eseguita il 02/07/1987 successivamente è stato sviluppato un rogito il 03/07/1987 conseguentemente è stato venduto nel 2002 e nel 2010 ci dovrebbe essere un nuovo passaggio di proprietà.........quindi i notai che sono passati davanti a questa situazione sono 2 e nulla è stato detto.

Ciao Maltese ;)
 

catia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
maltese ha scritto:
.....per Catia!....si!.. sono andato in comune ed essendo un immobile degli anni 30 non esiste niente. Per quanto riguarda la pratica di cambio di destinazione d'uso non è possibile eseguirla perchè manca la volumetria residua
Che vuol dire volumetria residua ? Se in comune non esiste niente vuol dire che mai su quell'immobile è stato richiesto niente. Come ho già detto in un altro post il catasto non è probatorio la visura storica ti serve per risalire a tutti i proprietari che si sono susseguiti nel tempo e basta. Cosa c'è scritto nell'ultimo atto del 2002 che si vende un locale in classe C/3 ? Se è così poni il quesito ad un notaio e fatti spiegare perchè i suoi predecessori si sono comportati così :? Buona fortuna !
 

maltese

Nuovo Iscritto
.....per eseguire un cambio di destinazione d'uso da cantina a laboratorio si passa da una superfice non abitabile a una superfice abitabile. Questa condizione comporta un aumento di SLP (sup. lorda pavimento) quindi, un aumento di volumetria. Ogni lotto, dove insiste un edificio, ha una capacità volumetrica (indice edilizio) il quale può essere sfruttato tutto o in parte... Bene! ...adesso viene il bello!....la risultante tra la capacità edificatoria del lotto e l'effettivo costruito si chiama Volumetria Residua. Senza quella nulla è possibile fare.
Comunque sia ti aggiorno sugli sviluppi
Ciao Maltese
 

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