Salve, racconto brevemente i fatti.
Un condomino affittuario di un quarto piano, per negligenza, ha manomesso in qualche modo il corretto deflusso dell'acqua della vasca/doccia e sul tetto del bagno al terzo piano c'è stata, per circa un mese, una pesantissima infiltrazione che ha portato man mano a muffa, ingiallimento, ispessimento della vernice, ecc.; così pesante che si è propagata anche al secondo piano sottostante. La cosa andava peggiorando di giorno in giorno al che viene chiamato l'amministratore che apre pratica con assicurazione (immobile è assicurato). Arriva il perito, fa la sua analisi, a un certo punto il proprietario dell'immobile di tale 4° piano - che giustamente voleva capire meglio la situazione al fine di non dover pagare di tasca sua - si reca in loco e ne viene fuori che il conduttore confessa la propria negligenza e risolve privatamente il proprio problema nel proprio bagno. Pertanto perito chiude pratica e il conduttore dice agli inquilini di terzo e secondo piano che - una volta asciugata la situazione - penserà a sue spese a rimediare ai danni da infiltrazione.
Domanda: chi "obbliga" il conduttore a sobbarcarsi questa spesa? Entro quanto tempo sarebbe auspicabile risolverla privatamente? Proprietario potrebbe dover intervenire "in solido"? Grazie.
Un condomino affittuario di un quarto piano, per negligenza, ha manomesso in qualche modo il corretto deflusso dell'acqua della vasca/doccia e sul tetto del bagno al terzo piano c'è stata, per circa un mese, una pesantissima infiltrazione che ha portato man mano a muffa, ingiallimento, ispessimento della vernice, ecc.; così pesante che si è propagata anche al secondo piano sottostante. La cosa andava peggiorando di giorno in giorno al che viene chiamato l'amministratore che apre pratica con assicurazione (immobile è assicurato). Arriva il perito, fa la sua analisi, a un certo punto il proprietario dell'immobile di tale 4° piano - che giustamente voleva capire meglio la situazione al fine di non dover pagare di tasca sua - si reca in loco e ne viene fuori che il conduttore confessa la propria negligenza e risolve privatamente il proprio problema nel proprio bagno. Pertanto perito chiude pratica e il conduttore dice agli inquilini di terzo e secondo piano che - una volta asciugata la situazione - penserà a sue spese a rimediare ai danni da infiltrazione.
Domanda: chi "obbliga" il conduttore a sobbarcarsi questa spesa? Entro quanto tempo sarebbe auspicabile risolverla privatamente? Proprietario potrebbe dover intervenire "in solido"? Grazie.