Toschi

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Scusatemi anche io ho questo problema. 10 anni fa ho comprato la prima casa. A marzo 2013 l'ho venduta e a maggio ne ho comprato un'altra + grande sempre nello stesso comune di residenza e con agevolazioni fiscali . A luglio corrente ho perso il lavoro quindi siccome ho le rate del mutuo, vorrei affittarla per 8 mesi all'anno a studenti. Io invece andrei ad abitare gratis in casa di mio fratello. Ditemi posso affittarla e per quanto tempo posso visto che dentro ho la residenza e le utenze sono intestate a me e perderei le agevolazioni fiscali , Sono disperata aiutatemi.
 
A

Abakab

Ospite
Scusatemi anche io ho questo problema. 10 anni fa ho comprato la prima casa. A marzo 2013 l'ho venduta e a maggio ne ho comprato un'altra + grande sempre nello stesso comune di residenza e con agevolazioni fiscali . A luglio corrente ho perso il lavoro quindi siccome ho le rate del mutuo, vorrei affittarla per 8 mesi all'anno a studenti. Io invece andrei ad abitare gratis in casa di mio fratello. Ditemi posso affittarla e per quanto tempo posso visto che dentro ho la residenza e le utenze sono intestate a me e perderei le agevolazioni fiscali , Sono disperata aiutatemi.

Puoi affittarla senza perdere le agevolazioni fiscali, ma verrà considerata seconda casa per l'IMU, è a rischio anche il recupero degli interessi passivi del mutuo in caso di spostamento residenza.
 

Toschi

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ma allora cosa dice Umberto Granducato che non si può affittare la casa riacquistata prima dei 5 anni? Mi avevano detto che non si può vendere prima dei 5 anni e in caso di riacquisto sempre prima dei 5 anni allora ci sarebbe l'obbligo di residenza a domora bituale.
 
A

Abakab

Ospite
Ma guarda. sul discorso della residenza, che ti riporto, non vedo specifiche relative all'acquisto o al riacquisto della prima casa.
Non escludo, però, che ci siano sentenze che mi smentiscono.

3.5. Se esiste un obbligo di mantenimento della residenza nel Comune –
Dalla formulazionedellanota II-bis non risulta un espresso obbligo di mantenere la residenza nel Comune in cui è ubicato l’immobile per un determinato periodo di tempo né è prevista tra le cause di decadenza dalle agevolazioni prima casa il trasferimento della residenza in altro comune prima di un periodo di tempo predeterminato.
Sul problema in esame non si rinvengono pronunce né di prassi né di giurisprudenza .
Una risposta a quesito dell’Ufficio Studi del C.N.N. mette in evidenza che, mentre in passato la formulazione della norma attribuiva preminente rilievo alla destinazione effettiva del bene ad abitazione personale, a seguito delle modifiche normative intervenute, la norma non richiede più l’effettivo utilizzo abitativo dell’immobile acquistato ma semplicemente la residenza nello stesso Comune. Ne consegue che non comporta decadenza delle agevolazioni prima casa usufruite in sede di acquisto la concessione in locazione o in comodato ad un terzo dell’immobile acquistato con le agevolazioni in questione.
 

Toschi

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ma davvero, non è possibile in Italia avere chiarezza. Fatto sta che da tre mesi che ho un appartamento sfitto pago dal vivo rate del mutuo ed io passo il tempo da un blog all'altro, tra un commercialista alll'altro senza avere una dritta. Quale sarebbe la nota II Bis edell'ufficio studiC.N.N. Grazie delle risposte, ma i dubbi rimangono, a meno che una circolare dell'agenzia delle entrate non dica preciso cosa si può fare e cosa non.
 

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
Quale sarebbe la nota II Bis edell'ufficio studiC.N.N. Grazie delle risposte, ma i dubbi rimangono, a meno che una circolare dell'agenzia delle entrate non dica preciso cosa si può fare e cosa non.
C.N.N. = Consiglio Nazionale Notariato
la nota II-bis la trovi nel dpr 131 26 aprile 1986 sotto il link:

http://www.sicet.it/pages/normativa/decreti/DPR/DPR_131-86.htm

Nota: Le circolari sono atti di natura interna alla pubblica amministrazione dove viene espresso un parere ma pensa che non vincolano neanche la stessa amministrazione che l'ha espressa e quindi se l'interpretazione e' sbagliata puo' tranquillamente ritornare sui suoi passi.

Ma davvero, non è possibile in Italia avere chiarezza. Fatto sta che da tre mesi che ho un appartamento sfitto pago dal vivo rate del mutuo ed io passo il tempo da un blog all'altro, tra un commercialista alll'altro senza avere una dritta.

A mio modo di vedere non avrai piu' diritto a tutte le agevolazioni che prevedono che l'immobile sia la tua dimora abituale per poterne usufruire (oltre che indirizzo di residenza anagrafica) in quanto se la affitti per 8 mesi ad altri non potrai sostenere facilmente che ci vivi abitualmente in caso di contestazioni. Invece saranno salve tutte quelle che prevedono che tu abbia solo il requisito di residenza anagrafica nello stesso comune.
Una definizione di dimora abituale la puoi trovare nel dl 201/2011 articolo 13.

"Per abitazione principale si intende l'immobile,
iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unita'
immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede
anagraficamente."

http://www.governo.it/backoffice/allegati/65684-7206.pdf

Scusa ho scritto dimora abituale dove volevo scrivere abitazione principale
te lo riscrivo:

A mio modo di vedere non avrai piu' diritto a tutte le agevolazioni che prevedono che l'immobile sia la tua abitazione principale per poterne usufruire (oltre che indirizzo di residenza anagrafica) in quanto se la affitti per 8 mesi ad altri non potrai sostenere facilmente che ci vivi abitualmente in caso di contestazioni. Invece saranno salve tutte quelle che prevedono che tu abbia solo il requisito di residenza anagrafica nello stesso comune.
Una definizione di abitazione principale la puoi trovare nel dl 201/2011 articolo 13.



"Per abitazione principale si intende l'immobile,

iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unita'

immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede

anagraficamente."


http://www.governo.it/backoffice/allegati/65684-7206.pdf

Ma guarda. sul discorso della residenza, che ti riporto, non vedo specifiche relative all'acquisto o al riacquisto della prima casa.
Sul riacquisto c'e' una differenza. Non basta avere la residenza anagrafica nel comune dove c'e' l'immobile ma questi deve essere anche adibito ad abitazione principale entro tre anni II-bis comma 4 e II-ter dpr 131/1986.
Non e' specificato pero' per quanto tempo debba essere adibita quindi si potrebbe interpretare che nel momento che cambi indirizzo di residenza all'anagrafe hai assolto all'obbligo in quanto salvo prova contraria diventa l'abitazione principale.
 
A

Abakab

Ospite
Sul riacquisto c'e' una differenza. Non basta avere la residenza anagrafica nel comune dove c'e' l'immobile ma questi deve essere anche adibito ad abitazione principale entro tre anni II-bis comma 4 e II-ter dpr 131/1986.
Non e' specificato pero' per quanto tempo debba essere adibita quindi si potrebbe interpretare che nel momento che cambi indirizzo di residenza all'anagrafe hai assolto all'obbligo in quanto salvo prova contraria diventa l'abitazione principale.



Ottimo, si facendo una ricerca in tal senso ho trovato questo del notariato.

Sul punto si ritiene di concordare con la risoluzione n. 192/E (21) che afferma:
“La lettera della legge, in altri termini, indica che il legislatore non ha inteso agevolare meri progetti di future (ed eventuali) sistemazioni abitative, ma attuali e concrete utilizzazioni degli immobili acquistati come abitazione da parte di acquirenti …
La Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 1196 del 21 novembre 2000 precisa infatti che: “L’acquirente non deve dilazionare l’attuabilità oltre l’indicato limite
di ragionevolezza ad esempio la presenza di diritti di godimento di terzi con scadenza non determinata o comunque eccedente da una logica aspettativa di prossimità”
pertanto si deve ritenere che quanto meno entro il termine triennale di decadenza del potere di accertamento dell’ufficio, il contribuente se voleva beneficiare delle agevolazioni fiscali - meglio, se voleva conservare le agevolazioni - doveva avere realizzato la finalità dichiarata “di destinare ad abitazione l’immobile acquistato”
c.f.r. sentenza n. 9149 del 7 luglio 2000, della Suprema Corte di Cassazione)”.

Chiarito il fatto che si deve portare, in caso di riacquisto, la residenza nell'immobile riacquistato con le agevolazioni, non ci sono riferimenti su una tempistica della stessa prima di un eventuale locazione.
 

strike88

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
salve faccio una domanda... io e i miei abbiamo acquistato un bilocale cointestato in 3, loro come 2 casa io come prima.... la domanda è posso affittarlo dopo che ho spostato la residenza nell'immobile in questione e successivamente (dopo qualche mese) rispostandola??? premetto che la residenza non devo tenerla la assolutamente e gli inquilini che entreranno dovranmno essere liberi di trasferire la loro residenza la e io non incorrere nelle famose sanzioni..... dalla circolare rilasciata dalla agenzia delle entrate teoricamente molte persone traducendola dicon di si (in rete).... è vera questa cosa??? x me è la prima casa in tutti i sensi mai avuta un'altra..... grazie
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
si può affittare eccome la prima casa.

Di fatto la legge impone di trasferirci la residenza entro 12/18 mesi (dipende per cosa) ma non impone di tenercela.

italia.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Alto