Ovviamente Procicchiani ha ragione.
Io aggiungerei: se ti trovassi in minoranza e a mal partito, manda una raccomandata all'amministratore, dicendogli che intendi avvalerti della deduzione, e quindi che lui sarà tenuto/obbligato nei tuoi confronti ad effettuare i pagamenti mediante bonifici "tracciati" appositi. Poi vi accorderete su chi espleterà le pratiche necessarie: comunicazione a Pescara, dichiarazioni in merito alla Dia ecc. Se sarai solo tu a volerlo (ma non credo, vedi Procicchiani) farai tu la semplicissima domanda: l'amministratore dovrà fornirti i dati e le pezze giustificative necessarie. Quello che gli esce dalla porta gli rientra dalla finestra.
Post scriptum:
valuta anche se non è il caso di cambiare amministratore, imparate a scegliere
hai qualche dependance dalle mie parti?.... magari.
E' la seconda volta in un anno che devo darmi da fare per esautorare l'amministratore in carica (in un caso superpasticcione, eufemismo, nel secondo, attuale, "latitante"--> per fortuna la cassazione ha stabilito che dare del latitante non è un'offesa se lui latita....)
A parte poi sentirsi dire da co-condomini che l'avevano proposto-scelto, e poi fatto niente: "ci si doveva muovere prima..."