brina82

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Professionista
No, era solo una ipotesi..mi chiedevo cosa poteva succedere in caso di tale richiesta
Che ci pensa il Notaio a regolare tutti i conti, come ti ha indicato francesca.

Ragiono in diretta.

Poniamo ad esempio che la compravendita sia di 200k di cui 160k di mutuo; dunque l'acquirente metterebbe sul piatto solo 40k.

In realtà se ne sta "giocando" 200k!...

Mi spiego meglio. Se per qualche motivo tra il giorno del rogito e l'iscrizione effettiva della nuova ipoteca, un creditore iscrive ipoteca giudiziale o trascrive il pignoramento, la banca, che ha erogato le somme al venditore il giorno del rogito, se la prende in quel posto, ma ancor di più l'acquirente, che non perde solo quei 40k, ma resta debitore nei confronti della banca per 160k (ponendo il caso che il venditore furfante scappi col malloppo), visto che il prestito la banca lo fa all'acquirente!

Occhio, non voglio allarmare nessuno, parlo di pura teoria e di situazioni che forse accadono una volta ogni anno, ma potrebbero comunque accadere (e il deposito prezzo, così come la trascrizione dei preliminari, nascono proprio per cautela nei confronti di queste situazioni).

Pertanto una tutela nei confronti della banca erogante, ma anche nei confronti del cliente acquirente, potrebbe essere l'attesa del consolidamento dell'ipoteca (che anche se il venditore non è soggetto fallibile, si potrebbe utilizzare questo artifizio solamente per esser certi del fatto che la banca eroghi con la sicurezza di avere in mano un'ipoteca di fatto di primo grado sull'immobile (di secondo grado solo formalmente, ovvero in attesa del trasferimento del denaro all'altra banca, che poi provvederà alla cancellazione della prima ipoteca)).

Se così fosse il giorno del rogito l'acquirente pagherebbe al venditore 40k con assegni circolari o con bonifico, e le restanti somme sarebbero erogate dalla banca (in parte alla vecchia banca e in parte al venditore) dopo circa 15 giorni.

Con questo sistema, senza deposito dei soldi dal Notaio, l'acquirente rischierebbe solamente 40k anziché 200k.

Sarebbe fico se si potesse dar mandato alla banca di "bloccare" per poi bonificare quei 40k solo dopo il consolidamento dell'ipoteca, il tutto scritto nell'atto di compravendita e nell'atto di mutuo: in questo caso tutto sarebbe garantito anche senza sborsare un occhio della testa al Notaio.

Il venditore, con un po' di pazienza, è garantito dal "deposito prezzo" non più tenuto sul conto del Notaio, ma direttamente sul conto della banca.

Chiederò in banca. @eldic cosa ne pensi?
 
Ultima modifica:

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
penso che per l'amico valgono gli stessi consigli che sono stati dati a inizio settimana all'utente....
 

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