Buongiorno,
nel 2017 ho venduto il mio appartamento.
A fine 2016 ho accettato la proposta di acquisto con caparra confirmatoria
e nella primavera 2017 abbiamo effettuato il rogito notarile.
Non abbiamo fatto il contratto preliminare(cd. compromesso).
Nella proposta di acquisto, tramite formulario dell'agenzia, abbiamo spuntato la casella
relativa ai Lavori straordinari deliberati. Tra la proposta e il rogito l'assemblea condominiale
ha anche deliberato il finanziamento della ristrutturazione e la ripartizione delle quote i
n rate mensili dal 2017 al 2023.
Alla vigilia del rogito, la liberatoria condominiale, in regola con condominio, riscaldamento e altro,
riportava come dovuta solo la mia quota spettante riguardo l'intera ristrutturazione.
Il notaio, scelto dall'acquirente, tramite il suo assistente mi invitava a saldare il debito
prima del rogito così da avere una liberatoria totalmente "pulita".
Io ho contestato, non tanto il merito del debito quanto il dover sborsare l'intera somma prima
e non poter pagare ratealmente come tutti gli altri condomini.
Lo studio notarile mi ha prospettato che, dopo il rogito non sarei stato più proprietario
e il condominio avrebbe potrebbe rivalersi sul nuovo proprietario.
Lo studio notarile proposto come soluzione la costituzione di un deposito presso
loro a garanzia del nuovo acquirente e lo studio avrebbe erogato la rata mensile.
Tale operazione di deposito per me sarebbe stata a titolo oneroso.
Ob torto collo, ho versato tutta la quota (circa 7.000 €), così da avere la liberatoria pulita
e poter vendere, cosi ho fatto e ho finalmente venduto.
- E se poi i lavori vengono revocati o riformati? E se la somma da versare cambia? Io non abito più in quella città, come potrei controllare e vigilare?
Mi scuso per la premessa lunga ma era necessario spiegare la storia per giungere alla domanda che oggi vi pongo:
- la detrazione del 50% per ristrutturazione immobiliare spetta a me o al nuovo proprietario?
Con mio stupore e mia ignoranza (avrei dovuto informarmi prima!) ho letto che la legge, dal 2011-2012 prevede che passino al nuovo proprietario le quote annuali di detrazione non ancora fruite, salvo diverso accordo.
- In linea generale, quali sono le ragioni e gli interessi che la legge tutela?
- Nel mio caso, a maggior ragione, passa anche l'intera detrazione?
- Anche se per una spesa interamente versata ed anticipata dal sottoscritto?
Preciso che non abbiamo fatto preliminare e nemmeno nel rogito si affronta questa detrazione?
Devo aggiungere, per correttezza, che il condominio qualche mese fa ha inviato l'informativa per indicare i nomi dei benificiare da comunicare all'Agenzia delle Entrate e il nuovo proprietario l'ha girata a me.
Io ho provveduto a comunicarla all'amministrazione condominiale.
- Basta tale comunicazione per beneficiare della detrazione anche se alla data del 31 dicembre risulta il nuovo proprietario?
- Cosa mi è possibile fare adesso per essere sicuro della detrazione?
Solo una scrittura privata tra me e il nuovo proprietario circa l'accordo che c'era al tempo del rogito (come indicato da una risoluzione AE) oppure basta l'accordo tacito e i fatti concludenti: il nuovo proprietario ha girato a me l'informativa e io ho indicato il mio nominativo all'Amministratore condominiale rimanendo inteso che, in dichiarazione dei redditi, mi porterò la detrazione e il nuovo proprietario non lo farà.
- Tale indicazione e comunicazione all'AE tramite Amm.condominiale nella dichiarazione del 2018
per lavori 2017 è regolare?
- Resterà ferma per tutti le dieci annualità o andrà rinnovata ogni anno?
Lo so, le domande e gli interrogativi sono tanti, per comodità ho messo dei trattini per individuarli,
ma ringrazio tanto sin da adesso chi avrà la pazienza e la cortesia di rispondere anche solamente a qualcuno di essi così da aiutarmi,
Grazie, GiovanniB
nel 2017 ho venduto il mio appartamento.
A fine 2016 ho accettato la proposta di acquisto con caparra confirmatoria
e nella primavera 2017 abbiamo effettuato il rogito notarile.
Non abbiamo fatto il contratto preliminare(cd. compromesso).
Nella proposta di acquisto, tramite formulario dell'agenzia, abbiamo spuntato la casella
relativa ai Lavori straordinari deliberati. Tra la proposta e il rogito l'assemblea condominiale
ha anche deliberato il finanziamento della ristrutturazione e la ripartizione delle quote i
n rate mensili dal 2017 al 2023.
Alla vigilia del rogito, la liberatoria condominiale, in regola con condominio, riscaldamento e altro,
riportava come dovuta solo la mia quota spettante riguardo l'intera ristrutturazione.
Il notaio, scelto dall'acquirente, tramite il suo assistente mi invitava a saldare il debito
prima del rogito così da avere una liberatoria totalmente "pulita".
Io ho contestato, non tanto il merito del debito quanto il dover sborsare l'intera somma prima
e non poter pagare ratealmente come tutti gli altri condomini.
Lo studio notarile mi ha prospettato che, dopo il rogito non sarei stato più proprietario
e il condominio avrebbe potrebbe rivalersi sul nuovo proprietario.
Lo studio notarile proposto come soluzione la costituzione di un deposito presso
loro a garanzia del nuovo acquirente e lo studio avrebbe erogato la rata mensile.
Tale operazione di deposito per me sarebbe stata a titolo oneroso.
Ob torto collo, ho versato tutta la quota (circa 7.000 €), così da avere la liberatoria pulita
e poter vendere, cosi ho fatto e ho finalmente venduto.
- E se poi i lavori vengono revocati o riformati? E se la somma da versare cambia? Io non abito più in quella città, come potrei controllare e vigilare?
Mi scuso per la premessa lunga ma era necessario spiegare la storia per giungere alla domanda che oggi vi pongo:
- la detrazione del 50% per ristrutturazione immobiliare spetta a me o al nuovo proprietario?
Con mio stupore e mia ignoranza (avrei dovuto informarmi prima!) ho letto che la legge, dal 2011-2012 prevede che passino al nuovo proprietario le quote annuali di detrazione non ancora fruite, salvo diverso accordo.
- In linea generale, quali sono le ragioni e gli interessi che la legge tutela?
- Nel mio caso, a maggior ragione, passa anche l'intera detrazione?
- Anche se per una spesa interamente versata ed anticipata dal sottoscritto?
Preciso che non abbiamo fatto preliminare e nemmeno nel rogito si affronta questa detrazione?
Devo aggiungere, per correttezza, che il condominio qualche mese fa ha inviato l'informativa per indicare i nomi dei benificiare da comunicare all'Agenzia delle Entrate e il nuovo proprietario l'ha girata a me.
Io ho provveduto a comunicarla all'amministrazione condominiale.
- Basta tale comunicazione per beneficiare della detrazione anche se alla data del 31 dicembre risulta il nuovo proprietario?
- Cosa mi è possibile fare adesso per essere sicuro della detrazione?
Solo una scrittura privata tra me e il nuovo proprietario circa l'accordo che c'era al tempo del rogito (come indicato da una risoluzione AE) oppure basta l'accordo tacito e i fatti concludenti: il nuovo proprietario ha girato a me l'informativa e io ho indicato il mio nominativo all'Amministratore condominiale rimanendo inteso che, in dichiarazione dei redditi, mi porterò la detrazione e il nuovo proprietario non lo farà.
- Tale indicazione e comunicazione all'AE tramite Amm.condominiale nella dichiarazione del 2018
per lavori 2017 è regolare?
- Resterà ferma per tutti le dieci annualità o andrà rinnovata ogni anno?
Lo so, le domande e gli interrogativi sono tanti, per comodità ho messo dei trattini per individuarli,
ma ringrazio tanto sin da adesso chi avrà la pazienza e la cortesia di rispondere anche solamente a qualcuno di essi così da aiutarmi,
Grazie, GiovanniB