@Ponz Se la concessione del mutuo da parte della banca doveva pervenire entro marzo ed è arrivata solo a fine maggio/giugno, la proposta è decaduta da oltre due mesi. Se poi le parti hanno interesse a proseguire, dovranno metterlo per iscritto con una proroga o con una nuova proposta. In mancanza, nulla è dovuto dall'acquirente. L'agente, in questo caso, sta forzando la mano, tra l'altro senza tener conto dello stato di salute dell'acquirente. Mi sembra un comportamento molto scorretto.
Mica è così automatico come credi....
Sinceramente non saprei dirlo con tanta certezza. Vero è che si DOVEVA mettere per iscritto il procrastinare del termine... ma non so... poi il problema è che se l'agenzia (o il venditore) crede di aver ragione e fa causa, ti devi comunque difendere.... secondo me meglio cercare una transazione, sopratutto se l'immobile interessa... se non interessa, allora uno può anche fare come dici, contando appunto sul fatto che scaduto il termine... cosa vuoi?
C'era una penale per il recesso?
Poi attenzione: una sospensiva all'ottenimento del mutuo, per valere, deve esser supportata dalla comprova che chi cerca il mutuo lo ha fatto sul serio, altrimenti diventa "meramente potestativa" (non cerco il mutuo e ciao).
Inoltre l'autorizzazione del mutuo è arrivata, e l'agenzia lo sa, quindi è una prova che la pratica di mutuo è arrivata tardi, e quindi interessava ottenerla ancora... non so.
L'agenzia probabilmente sosterrà le proprie ragioni portando a comprova proprio il fatto che il mutuo è arrivato, quindi nessuno ha bloccato la domanda e quindi non si può escludere un accordo verbale che abbia procrastinato di fatto il termine... una tesi sostenibile a mio parere... poi magari sto esagerando nella precauzione eh?
Se poi anche il venditore testimonia in tal senso...