mi sembra che il ventaglio di possibilità fra cui scegliere sia abbastanza ampio
TOT CAPUTA, TOT SENTENTIAE
Caro
@ClaudioDaGenova , una valutazione professionale seria come quella suggerita da
@Carlo Garbuio ti costerebbe dal 15 al 20% dei quei 6000 che non sai se spendere anzi direi investire, in quanto ti aspetti un ritorno: la vera spesa sarebbe quella per il professionista in quanto di quei soldi non ti tornerebbe indietro nulla.
Per quanto accurata, certificata e asseverata e tutto quello che vuoi, una valutazione siffatta avrebbe un margine di errore. Su 200mila che vale la casa, 6000 sono il 3%, ossia il ragionevole margine di errore della valutazione stessa. Che quindi non ti darebbe l'informazione che cerchi.
Il secondo limite della valutazione professionale, poi, è che vale nel momento in cui è stata fatta. Tra qualche anno il mercato non sarà più lo stesso, magari il valore del tuo immobile si sarà spostato assai più di quei benedetti seimila, e questo nemmeno il professionista può saperlo con certezza.
Io di solito sono un fautore dell'intuito e del fiuto negli affari, più che dei dati.
I dati servono, certo. E quando i dati non ti danno le informazioni di cui hai bisogno, puoi cercare altri dati.
Ma se poi con tutti i dati che hai non hai la certezza del risultato, vuol dire che questa certezza i dati non la possono dare.
A questo punto, conta più il cervello di chi analizza i dati che i dati stessi.
I dati non danno informazioni senza l'uso della ragione.
Le informazioni non indicano strategie senza l'aiuto dell'immaginazione.