Vorrei tutelarmi prima in quanto immagino che chi pagherebbe eventuali vizi o anomalie degli impianti qualora vi fossero problemi dopo l'acquisto sarei io e non potrei contestare i lavori effettuati.
Per essere tutelato dovresti anzitutto usare la normale diligenza nel verificare tramite sopralluogo, magari accompagnato da un artigiano di fiducia, che gli impianti siano funzionanti e non abbiano vizi riscontrabili, appunto, con la normale diligenza.
Ovviamente la consegna delle dichiarazioni di conformità redatte ai tempi della ristrutturazione (che suppongo sia recente) fa parte di detta diligenza, oltre ad essere un obbligo del venditore.
Posto che tutti questi controlli abbiano esito positivo, e posto che il venditore e gli artigiani siano persone serie, la possibilità di vizi occulti (ossia non riscontrabili con la normale diligenza,) è abbastanza remota. Per tali vizi comunque la legge ti tutela nel senso che ne è legalmente responsabile il venditore.
Ovviamente rifarsi sul venditore potrebbe essere problematico (se non riconosce i problemi potrebbe essere necessaria una causa o almeno una lite per avvocati), e in ogni caso per piccole cifre non ti converrebbe.
L'unico modo per tutelarsi è tenere una parte dei soldi a garanzia, lasciandoli depositati dal notaio per un periodo idoneo, trascorso il quale il venditore potrà prenderseli. Oppure farsi rilasciare una fideiussione.
Tutti sistemi che sarebbe bene concordare prima, e che comunque hanno un costo. Sarà per tali motivi che nelle compravendite normali tra privati non hanno grande diffusione.
Va comunque detto che tu acquisti un immobile ristrutturato in una certa misura. Per le parti che non sono state oggetto di ristrutturazione (ad es. le fondamenta o gli elementi strutturali) tu legalmente accetti il "normale" stato di usura e di vetustà dovuti al periodo di'uso. Non puoi quindi prendertela col venditore tout-court per qualsiasi cosa tu scopra. Le garanzie servono per le cose serie, non per una piastrella crepata.