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Utente Cancellato 50408

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Annunciata una semplificazione dell'obbligo di presentazione della dichiarazione di successione, che potrà essere adempiuto presto per via telematica

Il viceministro dell'Economia Casero, rispondendo ad un'interrogazione parlamentare in Commissione Finanze alla Camera, ha preannunciato che presto la dichiarazione di successione potrà essere trasmessa per via telematica, anziché in forma cartacea presso la sede territoriale dell'Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione era fissata l'ultima residenza del defunto. L'obbligo di presentare la dichiarazione di successione non sussiste se l'eredità è destinata al coniuge ed ai parenti in linea retta e l'attivo non è superiore a 25.823 euro e non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Si ricorda che è prevista, comunque, una semplificazione dell'obbligo, come annunciata nella conferenza stampa di Roma del 3 luglio scorso, in base alla quale la dichiarazione di successione da parte di coniugi e parenti in linea retta dovrà essere presentata solo se l’attivo supererà i 75.000 euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore
 

Kurt

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Professionista
Alla faccia delle semplificazioni, come sempre si butta sulle spalle del privato ciò che il pubblico non fa. Almeno diminuissero i costi invece quelli rimangono o peggio, aumentano!!

Se prima con il cartaceo pagavamo (tramite bolli diritti ecc.) gli addetti al servizio ora con l'informatica questa gente non lavora più la pratica, ergo i costi dovevano diminuire, invece.....

Un amico architetto mi raccontava che quando hanno informatizzato il catasto lo hanno fatto da una certa data, quindi se un povero cristo doveva fare un variazione la parte precedente alla data di informatizzazione era ancora su carta e non si poteva aggiornare informaticamente. Risultato? il tecnico presentava anche tutto il passato in forma elettronica e il cliente pagava anche quello. Ala fine chi pagava tutto era sempre Pantalone.

E per i legali la cosa non è diversa. La pratica viene inviata tramite software ecc. quindi il lavoro è già fatto ma i diritti e i bolli sono aumentati. Alla fine paga il cliente e non è piacevole dover giustificare lavori che vengono eseguiti per conto dello Stato a soggetti che molto spesso hanno poche risorse economiche.

Tra l'altro con la prossima riforma delle rendite catastali 75.000 euro sono nulla. Un semplice bilocale di paese supererà questo limite. Aggiungo che oggi molto spesso i de cuius sono usufruttuari e bisognerà vedere come coniugheranno i valori, sull'intera proprietà o sul solo usufrutto? Come sempre la logica sarà esclusa quando ci sono di mezzo i burocrati
 

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