irma

Membro Attivo
Privato Cittadino
A parte che si dice pianta, perché le piantine stanno al mercato, anzi al vivaio [cit.], il catasto non è probatorio nel senso che se una casa è catastalmente intestata a Tizio, potrebbe essere benissimo di Caio (nella realtà, quindi dai pubblici registri), ma se allegata all'atto ho una certa planimetria catastale, quella roba hai comprato.

Hai 3 stanze? 3 stanze hai comprato, altrimenti spiegami come dovrebbe dimostrarsi la proprietà, leggendo solo gli atti e quindi dalla sola descrizione dell'immobile?

Non penso proprio.
Stando a quanto dici tu, Etto avrebbe comprato solo il box escluso il vano autoclave ... visto che sulla planimetria catastale non compare il muro e neppure l'ingresso.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Stando a quanto dici tu, Etto avrebbe comprato solo il box escluso il vano autoclave ... visto che sulla planimetria catastale non compare il muro e neppure l'ingresso.
A mio avviso ha comprato quanto riportato nella planimetria catastale, se dalla perizia dell'immobile e dal decreto di trasferimento non si evincono cose diverse... (solo nelle compravendite normali parte venditrice e acquirente dichiarano la conformità della planimetria allo stato dei luoghi; in quelle forzate, in assenza di altre "descrizioni", ritengo che si acquisti quanto riportato in planimetria catastale).
 

Michela_

Membro Senior
Agente Immobiliare
E no: la planimetria catastale allegata agli atti di compravendita non ha solamente valore fiscale... perchè serve a indicare cosa diavolo hai acquistato.
Ni. Perché la planimetria catastale non è probatoria, cioè quello che viene rappresentato graficamente non è un'autorizzazione e non rappresenta una legittimità urbanistico/edilizia. E questo lo sappiamo. E lo diciamo da sempre qui sul Forum. Un conto è la planimetria catastale un altro conto è la planimetria allegata agli atti presenti in Comune. Quella fa fede. L’ultima planimetria in atti.
Quindi se ho ben capito si è acquistato un box da mq 50 di cui 10mq trasformati in vano abusivo. A prescindere dalla planimetria, si acquista a corpo l’intera proprietà quindi se quel vano risulta un tutt’uno, se non è stato frazionato e venduto a terzi, sempre di proprietà dell’ esecutato rimane e sempre “in blocco” va venduto. Secondo me. Poi magari sbaglio, non me ne intendo di acquisto immobili in asta ma vado a logica.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Ni. Perché la planimetria catastale non è probatoria, cioè quello che viene rappresentato graficamente non è un'autorizzazione e non rappresenta una legittimità urbanistico/edilizia.
Cosa c'entra? Il catasto non è probatorio in termini di PROPRIETA'. Come detto, questo significa che se catastalmente l'immobile è di Tizio, tale informazione non è probatoria in termini di proprietà, perché dai pubblici registri potrebbe essere in realtà di Caio.
Un conto è la planimetria catastale un altro conto è la planetaria allegata agli atti presenti in Comune. Quella fa fede. L’ultima planimetria in atti.
Fa fede in termini di urbanistia/edilizia, ma NON in termini di proprietà! Tant'è che se mi vendono un immobile che catastalmente presenta una stanza in più, mentre da progetto al comune quella stanza è dell'appartamento vicino, non è che perdo la stanza... NON CREDO PROPRIO! Chiedi al Notaio...

Mi spiego meglio.

Appartamenti confinanti, A e B, entrambi di Caio.

A è un bilocale, mentre B è un trilocale. E', nel senso che da sopralluogo è così.

Anche da planimetria catastale è così, congruente ai luoghi.

Dopo tot. anni, un bel giorno Caio decide di vendere, e trova 2 acquirenti che ignari acquistano, Sempronia (appartamento A) e Tizia (appartamento B).

Poi Sempronia decide di fare una CILA perché deve leggermente spostare una porta, e in Comune scopre (da accesso agli atti) che il progetto riportava A con 3 stanze, e B con 2, diversamente da ciò che è stato fatto, e da ciò che A e B hanno acquistato!!!

Come andrebbe a finire una situazione del genere, che sicuramente sarà capitata parecchie volte??

Mica per caso che A citofona a B e gli dice: guarda, la tua camera da letto in realtà è la mia, perché sul progetto è così riportato, per cui ho già preso appuntamento con l'impresa per fare i lavori...

ASSOLUTAMENTE NO!!

B gli dice: controlla il mio atto, quella stanza è mia perché l'ho comprata IO!!!

E così è! E' la sua!

L'unica cosa è che per sistemare questa situazione, a vantaggio sia di A che di B, la pratica edilizia di frazionamento/divisione/fusione o quello che è, sarà firmata sia da A e da B...

E se uno dei 2 non vuole firmare? Ci penserà il Giudice, ma scordati che A spunterà la stanza acquistata da B...
 

Michela_

Membro Senior
Agente Immobiliare
@brina82, un attimo, non ti arrabbiare!
Capisco il tuo punto di vista ma non ne sono molto convinta. Non farmi polemizzare anche con te, dai… il tuo ragionamento mi convince fino ad un certo punto. Poi no. Che ti devo dire?
Appartamenti confinanti, A e B, entrambi di Caio.
E se così non fosse?
Quello che io provo a spiegarti è che non puoi vendere un locale se non ne sei proprietario. Nella nostra discussione il proprietario ha tolto un locale all’appartamento per adibirlo a locale accessorio del condominio. Ma del condominio quel locale non è. Perché è del vecchio proprietario che ha venduto il 99%. Manca quel 1% che è il vano in questione. E siccome non è stato frazionato o è del vecchio proprietario, o è del proprietario attuale. Ma tranquillo ne stiamo parlando.
 
Ultima modifica:

brina82

Membro Storico
Professionista
@brina82, un attimo, non ti arrabbiare!
Quello che io provo a spiegarti è che non puoi vendere un locale se non ne sei proprietario.
Questo è LA BASE in tutte le esecuzioni immobiliari: la prima cosa è assicurarsi che il bene espropriato appartenga effettivamente al debitore, altrimenti non si potrebbe espropriare il bene.

Se ti scarichi una perizia dal sito delle aste, vedi che una delle prima domande che pone il Giudice è proprio quella: verificare i pubblici registri anche con l'ausilio della relazione preliminare ecc... e in effetti l'Esperto del Giudice (nel gergo, CTU), dovrà reperire anche l'atto di provenienza, e soprattutto, LEGGERLO!

Deve innanzitutto verificare la congruenza di tutto, e nel caso non torni qualcosa, segnalare al Giudice e/o fare ulteriori accertamenti e verifiche; dovrà poi verificare la congruenza tra quanto descritto nel pignoramento ecc.

Il caso in questione non l'ho ben compreso, ho solamente capito che lo stato dei luoghi è difforme dalla planimetria catastale, per cui non si capisce cosa sia stato effettivamente acquistato.

Detto ciò, nella fattispecie più di dire che a mio avviso vale la planimetria catastale, in generale, non posso fare.

Per capire se qualcuno ha sbagliato, delegato/Giudice/CTU, è necessario analizzare le carte.
 

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