Karl1

Nuovo Iscritto
Buon giorno,
sono nuova al forum e avrei urgente bisogno di un vostro consiglio. Ho messo la mia casa in vendità lo scorso anno trasferendomi all'estero, ho firmato un compromesso dal notaio lo scorso luglio e dovremmo firmare il contratto di compravendità tra circa 1 mese (data prevista sul compromesso).
A marzo, l'aquirente ha fatto fare dei controlli della casa dal geometra che ha rilevato una difformità nella lunghezza dei due lati perimetrali dell'immobile di circa 10-15 cm (per avere un'idea la palazzina è di circa 12mx12m) rispetto alla planimetria catastale (maggiore di quella catastale), cosa che non era mai stata rilevata in precedenza, considerando che la casa è anteriore all'anno '67 e che ha cambiato vari proprietari; noi l'abbiamo aquistata circa 4 anni fa. La comunicazione ci è stata inoltrata solo ieri (24 aprile) chiedendoci di sanare la situazione prima del rogito notarile. Considerando che i muri perimetrali coinvolgono anche l'altro proprietario dell'immobile (un duplex, di cui noi abbiamo un piano) vi vorrei chiedere un consiglio sul da fare:
1. Possiamo procedere al rogito con questo tipo di difformità non sanata?
2. Se avviassimo la pratica al più presto possiamo procedere al rogito prendendoci la responsabilità di pagare la sanzione stabilita dal comune anche dopo il rogito
3. Possiamo fare la richiesta di sanatoria in comune a nome nostro, senza coinvolgere il secondo proprietario?
4. Quali sono i rischi nel caso non riuscissimo a fare la richiesta di sanatoria prima della data prestabilita per il rogito nel compromesso?

Vi ringrazio di cuore
Corina


Mi riallaccio a questo post xkè può essere interessante anke x me.

Quindi se ho ben capito, un immobile che ha una difformità catastale(chiusura di aperture tipo portici) ma in comune non c'è nulla, non ha necessità di essere sanato? Nemmeno se la documentazione catastale in oggetto è stata citata in atti notarili precedenti?
In questo caso il venditore ha solo l'obbligo di aggiornare il catasto?
E se contestualmente all'aggiornamento catastale fosse stata presentata una dia, con stato di fatto attuale, per lavori di sistemazione del coperto quale valenza avrebbe?
Grazie!
 

justdone

Membro Junior
Sto cercando anch'io di capire come funziona, perchè ho una situazione simile.
Immobile con nulla osta rilasciato ante '67, e disegni presentati (ma che allora in quel Comune non erano ancora obbligatori) difformi da quanto eseguito. AL momento il Comune si è riservato di verificare, ma in linea di principio, tendoo a dire che per loro non serve nemmeno la sanatoria, visto che gli interventi sono tutti sanabili E ante '67
Accatastamento effettuato nel '71, comunque difforme dallo stato reale, per una finestra (il che non dovrebbe incidere a livello catastale), l'abbattimento di alcune tramezze (quindi in riduzione del numero di vani) e la costruzione di una tramezza in C/6 (garage) che quindi (visto che è in fondo al garage e non produce un'ulteriore pertinenza) non DOVREBBE incidere, dato che il C/6 è indicato al catasto in mq, non in nr di vani.
Son curiosa di vedere dove andiamo a parare. Se qualcuno ha dei casi analoghi, sarebbe interessante conoscerli. Ho rabastato un bel po' nel forum, non trovando però nulla che corrispondesse pienamente.
Buon ultimo, non sono ancora riuscita a capire se per il notaio ci vuole la conformità del comune, del catasto, o necessariamente entrambe. :confuso:
 

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