Buonasera, ho questo problema. A inzio aprile ho acquistato una villetta da ristrutturare. Prima del rogito i proprietari hanno provveduto a loro spese, tramite un geometra "fornitogli" dall'agenzia immobiliare, a richiedere un permesso di costruzione in sanatoria in quanto circa trent'anni prima avevano allargato il box senza dichiararlo. Il geometra ha fatto le pratiche presso il comune con i disegni dello stato di fatto e dello stato autorizzato e ha consegnato le nuove piantine al catasto. Ci ha assicurato che tutto era stato sanato e abbiamo rogitato.
Una volta acquistato, facendo i primi sopralluoghi per ristrutturare, abbiamo notato che nonostante la sanatoria persistono delle difformità e in particolare nei suoi disegni il geometra ha mal posizionato una finestra della cucina (sbagliandone la posizione di circa 50 cm) e diverse porte interne, con posizioni errate anche qui di oltre mezzo metro. La misura di diverse finestre è inoltre sbagliata. Ha inoltre dimenticato di disegnare una finestra che dal box guarda verso il giardino. Fortunatamente pare non ci siano errori nella volumetria dei locali.
Ora, il geometra che ci segue per la ristrutturazione dice che la posizione errata della finestra e tutto il resto verrà corretta nei suoi disegni che a ristrutturazione finita invierà al catasto. Tuttavia anzichè una semplice CILA, che avremmo dovuto fare per la ristrutturazione in quanto non spostiamo nulla in facciata e non costruiamo nulla di nuovo, pare ci toccherà fare una SCIA a causa della finestra della cucina mal posizionata, con costi maggiori e perdendo un mese prima di poter partire coi lavori. Sembrerà così che siamo stati noi con la ristrutturazione a spostare questa finestra.
Secondo voi cosa dovremmo fare? Fare lo stesso una CILA sperando che il comune non noti la differenza dello stato di fatto rispetto alle piantine del catasto e rischiando così una sanzione? Lasciare gli errori così come sono tenendomi delle difformità e degli abusi (cosa che non voglio assolutamente avere)? Oppure fare la SCILA chiedendo un rimborso al geometra che ha eseguito la sanatoria per i suoi errori ed omissioni?
Grazie a tutti
Fabrizio
Una volta acquistato, facendo i primi sopralluoghi per ristrutturare, abbiamo notato che nonostante la sanatoria persistono delle difformità e in particolare nei suoi disegni il geometra ha mal posizionato una finestra della cucina (sbagliandone la posizione di circa 50 cm) e diverse porte interne, con posizioni errate anche qui di oltre mezzo metro. La misura di diverse finestre è inoltre sbagliata. Ha inoltre dimenticato di disegnare una finestra che dal box guarda verso il giardino. Fortunatamente pare non ci siano errori nella volumetria dei locali.
Ora, il geometra che ci segue per la ristrutturazione dice che la posizione errata della finestra e tutto il resto verrà corretta nei suoi disegni che a ristrutturazione finita invierà al catasto. Tuttavia anzichè una semplice CILA, che avremmo dovuto fare per la ristrutturazione in quanto non spostiamo nulla in facciata e non costruiamo nulla di nuovo, pare ci toccherà fare una SCIA a causa della finestra della cucina mal posizionata, con costi maggiori e perdendo un mese prima di poter partire coi lavori. Sembrerà così che siamo stati noi con la ristrutturazione a spostare questa finestra.
Secondo voi cosa dovremmo fare? Fare lo stesso una CILA sperando che il comune non noti la differenza dello stato di fatto rispetto alle piantine del catasto e rischiando così una sanzione? Lasciare gli errori così come sono tenendomi delle difformità e degli abusi (cosa che non voglio assolutamente avere)? Oppure fare la SCILA chiedendo un rimborso al geometra che ha eseguito la sanatoria per i suoi errori ed omissioni?
Grazie a tutti
Fabrizio