buonasera
ho un quesito in merito all'oggetto riportato.
mia zia è proprietaria di un appartamento a roma in pieno centro.
lo ha acquistato da un privato nel lontano 1963 il quale lo aveva acquistato dal costruttore nel 1961 anno di costruzione del palazzo stesso.
qualche mese fa, un inquilino del secondo piano, per esigenze personali di vendita, ha deciso di voler creare dal suo appartamento, due unità immobiliari distinte.
ha chiesto autorizzazione in assemblea e avendo l'assenso a consegnato la pratica ad un suo geometra di fiducia.
qualche tempo dopo, l'inquilino ha richiesto una nuova assemblea per poter esporre un problema che ha incontrato il suo geometra, nella stesura del lavoro.
la planimetria originale, depositata nel 1960 presso l'agenzia del territorio risulterebbero delle difformità rispetto a quanto risulta nella realtà.
dove nel progetto originale ci sono delle logge, nella realtà sono state chiuse creando un vano di pochi metri quadri.
la difformità riguarda anche: canna fumaria della caldaia mancante, suddivisione dei box diversa (addirittura uno all'origine non esiste), balconi più corti e altre piccole differenze.
prendendo il rogito stipulato da mia zia nel 1963, all'interno c'è una piantina (parte integrante del rogito) dove non ci sono difformità e rispecchia quindi lo stato di fatto delle cose.
mia zia inoltre, è in possesso del rogito stipulato dal primo acquirente con il costruttore e anche li c'è la piantina conforme rispetto alla realtà.
sono andato al catasto per farmi fare una visura: risulta un accatastamento fatto nel 1984 conforme con quanto è nella realtà.
quest'ultimo, ho poi scoperto essere stato fatto da mio zio quando era in vita, poichè si accorse che al catasto non era stato depositato nulla dal costruttore.
a questo punto, il condominio, vorrebbe attuare un "falso" piano casa, ma logicamente si capisce da se che è una truffa penale.
non avendo mia zia nessun interesse in questa cosa ed avendo su tutti i documenti in suo possesso la piantina corretta, incorre, in caso di qualsiasi atto, ad esempio vendita, in sanzioni?
essendo allo scuro della cosa se non a seguito di questa verifica fatta dall'inquilino, corre dei rischi penali?
ho un quesito in merito all'oggetto riportato.
mia zia è proprietaria di un appartamento a roma in pieno centro.
lo ha acquistato da un privato nel lontano 1963 il quale lo aveva acquistato dal costruttore nel 1961 anno di costruzione del palazzo stesso.
qualche mese fa, un inquilino del secondo piano, per esigenze personali di vendita, ha deciso di voler creare dal suo appartamento, due unità immobiliari distinte.
ha chiesto autorizzazione in assemblea e avendo l'assenso a consegnato la pratica ad un suo geometra di fiducia.
qualche tempo dopo, l'inquilino ha richiesto una nuova assemblea per poter esporre un problema che ha incontrato il suo geometra, nella stesura del lavoro.
la planimetria originale, depositata nel 1960 presso l'agenzia del territorio risulterebbero delle difformità rispetto a quanto risulta nella realtà.
dove nel progetto originale ci sono delle logge, nella realtà sono state chiuse creando un vano di pochi metri quadri.
la difformità riguarda anche: canna fumaria della caldaia mancante, suddivisione dei box diversa (addirittura uno all'origine non esiste), balconi più corti e altre piccole differenze.
prendendo il rogito stipulato da mia zia nel 1963, all'interno c'è una piantina (parte integrante del rogito) dove non ci sono difformità e rispecchia quindi lo stato di fatto delle cose.
mia zia inoltre, è in possesso del rogito stipulato dal primo acquirente con il costruttore e anche li c'è la piantina conforme rispetto alla realtà.
sono andato al catasto per farmi fare una visura: risulta un accatastamento fatto nel 1984 conforme con quanto è nella realtà.
quest'ultimo, ho poi scoperto essere stato fatto da mio zio quando era in vita, poichè si accorse che al catasto non era stato depositato nulla dal costruttore.
a questo punto, il condominio, vorrebbe attuare un "falso" piano casa, ma logicamente si capisce da se che è una truffa penale.
non avendo mia zia nessun interesse in questa cosa ed avendo su tutti i documenti in suo possesso la piantina corretta, incorre, in caso di qualsiasi atto, ad esempio vendita, in sanzioni?
essendo allo scuro della cosa se non a seguito di questa verifica fatta dall'inquilino, corre dei rischi penali?