[QUOTE="mata, visto che si contano i vani "catastali", non quelli effettivi ed ecco spiegata la ragione perché può variare la consistenza anche con modifiche interne: ad esempio realizzando un bagno in un ripostiglio il primo vale 1/3 ed il secondo 1/4 ed inoltre si avrà un innalzamento quantomeno della classe in ragione del nuovo servizio igienico). .[/QUOTE
I vani catastali sono gli stessi, leggi bene. E non vi è nessun nuovo servizio igienico ma solo un inversione di uso tra 2 accessori. Leggi bene prima di scrivere.
Quanto al resto, mi spiace per te, ma sei tu che ti arrampichi sugli specchi. Il come e perché ho dato quel parere l'ho già ampiamente spiegato. E confermo tutto.
La circolare è la stessa che avevo postato io, non hai rivelato nulla di sconosciuto.
E per quanto riguarda la difformità, continui a dire bestialità.
La difformità urbanistica è ben più rilevante di quella catastale, che segue appunto la legge catastale e non quella urbanistica, di cui è appendice subordinata. In altre parole, te la metto giù più semplice così la capisci: se io faccio una modifica muraria urbanistica all'immobile, poi devo adeguare anche la pianta catastale (ma non sempre e solo se queste variazioni assumono rilevanza di cui alla circolare citata).
Viceversa, non posso fare modifiche catastali a cui poi la parte urbanistica deve adeguarsi: ci siamo?
Se commetto un abuso urbanistico, posso avere conseguenze anche penali e, laddove la cosa venga invece sanata, adeguo poi senza problemi la parte catastale. Ci siamo?
Se invece ho una semplice difformità\irregolarità catastale, il massimo che rischio è una sanzione e l'obbligo di aggiornare la piantina. Ci siamo?
Ignorare queste regolari basilari, vuol dire non capire nulla di edilizia, urbanistica e immobiliare in generale. E questo a prescindere dal conoscere o meno le regole e circolari catastali, che contano come il due di coppe con la briscola a spade
P.S. Lo sai che in alcuni Paesi, anche europei, il catasto non esiste? Esistono invece le regole urbanistiche, quelle sì