DottorMax

Membro Attivo
Professionista
Un Vs. consiglio. Situazione in essere ad un Mio Familiare. Giorni fa, dopo trattative, troviamo l'accordo con un'agenzia immobiliare. Proposta fatta, poi accettata dopo circa 10 giorni, Regolare assegno di caparra e tempistiche per il rogito di circa 3 mesi causa mutuo da richiedere (ma nessun problema perchè Dipendente Statale e cifra non alta). Abbiamo fissato la data del compromesso e tutto il resto.
Ieri veniamo chiamati dall'agenzia. Nell'immobile, anni ed anni fa, è stata cambiata la disposizione del bagno e della cucina. Ce ne avevano parlato, ma avevano detto che (ovviamente) avrebbero aggiornato tutto al catasto a spese del venditore. Il Loro tecnico però, ha detto di aver trovato dei problemi, perchè la cucina attuale, non avendo luce (solo la porta di ingresso), non sarebbe a norma ed il perito della banca (c'è richiesta di mutuo) molto probabilmente non l'approverebbe. Per cui hanno pensato di abbattere la parete che divide la cucina dal soggiorno (che ha finestra) per creare un living e quindi cucina in unico ambiente e con regolare apertura ed eventualmente poi, dopo la perizia, ripristinare lo stato dei luoghi, rialzando la parete e rimontando la porta (tra l'altro a scrigno). Ora Vi chiedo: ma questi lavori (compreso l'aggiornamento della pianta catastale) non dovrebbero essere totalmente a carico del venditore, come previsto dal contratto di proposta firmato e come da Codice Civile?
Se Noi lasciamo tutto così ed il Perito della banca, fa il "fiscale" e boccia la pratica oppure defalca una cifra per rimettere a posto la situazione con i lavori, chi paga il tutto? Grazie.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Un Vs. consiglio. Situazione in essere ad un Mio Familiare. Giorni fa, dopo trattative, troviamo l'accordo con un'agenzia immobiliare. Proposta fatta, poi accettata dopo circa 10 giorni, Regolare assegno di caparra e tempistiche per il rogito di circa 3 mesi causa mutuo da richiedere (ma nessun problema perchè Dipendente Statale e cifra non alta). Abbiamo fissato la data del compromesso e tutto il resto.
Ieri veniamo chiamati dall'agenzia. Nell'immobile, anni ed anni fa, è stata cambiata la disposizione del bagno e della cucina. Ce ne avevano parlato, ma avevano detto che (ovviamente) avrebbero aggiornato tutto al catasto a spese del venditore. Il Loro tecnico però, ha detto di aver trovato dei problemi, perchè la cucina attuale, non avendo luce (solo la porta di ingresso), non sarebbe a norma ed il perito della banca (c'è richiesta di mutuo) molto probabilmente non l'approverebbe. Per cui hanno pensato di abbattere la parete che divide la cucina dal soggiorno (che ha finestra) per creare un living e quindi cucina in unico ambiente e con regolare apertura ed eventualmente poi, dopo la perizia, ripristinare lo stato dei luoghi, rialzando la parete e rimontando la porta (tra l'altro a scrigno). Ora Vi chiedo: ma questi lavori (compreso l'aggiornamento della pianta catastale) non dovrebbero essere totalmente a carico del venditore, come previsto dal contratto di proposta firmato e come da Codice Civile?
Se Noi lasciamo tutto così ed il Perito della banca, fa il "fiscale" e boccia la pratica oppure defalca una cifra per rimettere a posto la situazione con i lavori, chi paga il tutto? Grazie.

Dotto'..

Che vuoi fare come Toto'..?!

"..ED IO PAGO..!!"

Se la casa e' del venditore ovvio che ogni spesa e' imputabile a lui.

Se questi non ha i soldi per farlo, puo' intervenire l'acquirente, defalcando poi le spese dal saldo prezzo.

Da quanto racconti, evidentemente questi intermediari, devono essere dei brocchi.

Che vorrebbero far intervenire una parte o l'altra, a procedere nella riconformazione eo nel ripristino dello stato dei luoghi, ancor prima di ricevere l'esito della perizia.
Con il rischio che, se per qualsiasi motivo la vendita salta, il proprietario si ritroverebbe con i cambiamenti e l'onere della spesa ottemperato, " per senza niente".
Come si dice dalle tue parti.

Oppure, per converso, nel caso in cui l'acquirente sia intervenuto per conto del venditore, di lasciargli in mano l'alloggio riconforrmato e regolarizzato.

Prima fate fare la perizia.

Dall'esito di questa si evidenzieranno gli interventi necessari.

Che il perito sia fiscale oppure no non conta un fisco secco.
Se l'immobile e' censito si possono finanziare anche i fabbricati difformi.
Dipende dall'entita', espressa in percentuale, del mutuo richiesto.

Resta inteso che l'immobile dovra' essere sanato.
Prima o dopo il rogito.

Se il venditore non ha le risorse per farlo dovra' intervenire l'acquirente per conto suo.

Con tutte le spese imputabili a lui.

Se al rogito, spunta fuori la fattura del tuo tecnico di diecimila euro per la sanatoria, la spesa dovra' essere defalcata dal prezzo.

..Ci siamo intesi Dotto'...?
 
Ultima modifica:

brina82

Membro Storico
Professionista
Un Vs. consiglio. Situazione in essere ad un Mio Familiare. Giorni fa, dopo trattative, troviamo l'accordo con un'agenzia immobiliare. Proposta fatta, poi accettata dopo circa 10 giorni, Regolare assegno di caparra e tempistiche per il rogito di circa 3 mesi causa mutuo da richiedere (ma nessun problema perchè Dipendente Statale e cifra non alta). Abbiamo fissato la data del compromesso e tutto il resto.
Ieri veniamo chiamati dall'agenzia. Nell'immobile, anni ed anni fa, è stata cambiata la disposizione del bagno e della cucina. Ce ne avevano parlato, ma avevano detto che (ovviamente) avrebbero aggiornato tutto al catasto a spese del venditore. Il Loro tecnico però, ha detto di aver trovato dei problemi, perchè la cucina attuale, non avendo luce (solo la porta di ingresso), non sarebbe a norma ed il perito della banca (c'è richiesta di mutuo) molto probabilmente non l'approverebbe. Per cui hanno pensato di abbattere la parete che divide la cucina dal soggiorno (che ha finestra) per creare un living e quindi cucina in unico ambiente e con regolare apertura ed eventualmente poi, dopo la perizia, ripristinare lo stato dei luoghi, rialzando la parete e rimontando la porta (tra l'altro a scrigno). Ora Vi chiedo: ma questi lavori (compreso l'aggiornamento della pianta catastale) non dovrebbero essere totalmente a carico del venditore, come previsto dal contratto di proposta firmato e come da Codice Civile?
Se Noi lasciamo tutto così ed il Perito della banca, fa il "fiscale" e boccia la pratica oppure defalca una cifra per rimettere a posto la situazione con i lavori, chi paga il tutto? Grazie.
Ma perché ripristinerete un qualcosa di difforme? Non conviene possedere un immobile regolare, visto che si sta acquistando?
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Se la casa e' del venditore ovvio che ogni spesa e' imputabile a lui.

Se questi non ha i soldi per farlo, puo' intervenire l'acquirente, defalcando poi le spese dal saldo prezzo.
Assolutamente!

MA qui il problema non è il perito della banca, ma il fatto che il tecnico non possa presentare il progetto di riconformazine in Comune per la mancanza dei rapporti aeroilluminanti nella cucina.

Ho chiuso poco tempo fa un caso del genere dove sono stato costretto a chiamare ripostiglio/dispensa la cucina e a creare nell'ampio soggiorno un angolo cottura.

Voi avete la fortuna della presenza di una porta...... si può modificare l'infisso, cambiandolo con uno che abbia una parte apribile indipendente dall'apertura della porta stessa ed il gioco è fatto (da verificare se vi sono rapporti minimi da ottenere e se la parte apribile così ottenuta li rispetti, ma di norma l'ottavo lo si riesce a raggiungere con una porta in cucina!).
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
certo che una cucina senza finestra....
facile che la vecchia cucina sia diventata camera e la nuova sia stata ritagliata via dal soggiorno.
 

DottorMax

Membro Attivo
Professionista
Assolutamente!

MA qui il problema non è il perito della banca, ma il fatto che il tecnico non possa presentare il progetto di riconformazine in Comune per la mancanza dei rapporti aeroilluminanti nella cucina.

Ho chiuso poco tempo fa un caso del genere dove sono stato costretto a chiamare ripostiglio/dispensa la cucina e a creare nell'ampio soggiorno un angolo cottura.

Voi avete la fortuna della presenza di una porta...... si può modificare l'infisso, cambiandolo con uno che abbia una parte apribile indipendente dall'apertura della porta stessa ed il gioco è fatto (da verificare se vi sono rapporti minimi da ottenere e se la parte apribile così ottenuta li rispetti, ma di norma l'ottavo lo si riesce a raggiungere con una porta in cucina!).
Grazie per il consiglio. Anche Noi avevamo suggerito la modifica della porta/infisso; Ma il Loro tecnico (dell’agenzia) avrebbe detto che dalla planimetria li risulta solo la porta di ingresso (che tra l’altro già adesso ha dei vetri e prende luce) e che non corrisponde ad una normale finestra. Insomma ora ci troviamo con questo bel problema. A Noi la casa interessa. Ma non intendiamo spendere nulla per questi eventuali lavori che non competono a Noi.

certo che una cucina senza finestra....
facile che la vecchia cucina sia diventata camera e la nuova sia stata ritagliata via dal soggiorno.
Si. Dalla piantina originaria anni ed anni fa la cucina era nel bagno attuale (con finestra) ed il bagno era nel disimpegno (senza finestra). Loro hanno poi modificato una camera in cucina attuale.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Non ho capito una cosa: il tuo familiare ha vistoun appartamento con locale cucina separato e ha fatto un'offerta per quello, come visto e piaciuto. Fin qui tutto bene. Poi si scopre che i lavori fatti non sono a norma e quindi viene proposta una soluzione che creerebbe un open space al posto di soggiorno e cucina.
Il tutto sarebbe consegnato in regola con conformità urbanistica e catastale.

A questo punto il tuo familiare vuole ripristinare, chiaramente in maniera abusiva, la situazione precedente come vista inizialmente o terrebbe così l'appartamento?
 

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