Sono un agente immobiliare incaricato della vendita di alcuni immobili da un proprietario tra cui alcuni fondi locati e per i quali ho a suo tempo ricevuto regolare incarico di vendita in esclusiva.
Il proprietario desiderando vendere i fondi commerciali ha inoltrato regolare prelazione agli inquilini indicando nella prelazione di aver dato incarico alla mia agenzia alla quale invitava gli stessi a rivolgersi per operare la prelazione al prezzo indicato nella prelazione stessa.
Sono trascorsi i termini.
Poi con uno locatario sono scesi in trattativa ed ho fatto concludere l'affare ad un prezzo relativamente inferiore di quello indicato nella lettera di prelazione ed ho percepito sia dal proprietario che dall'inquilino la mia provvigione.
Un altro locatario invece con cui sono sceso in trattativa dopo i termini scaduti della prelazione ed al quale sto facendo concludere l'affare ad un prezzo di oltre il 20% inferiore a quello propostogli dalla proprietà nella prelazione asserisce che io ho avuto incarico dal proprietario e quindi nonostante la mia opera di mediazione che gli sta facendo acquistare il fondo ad un prezzo notevolmente ridotto rispetto a quello della prelazione non mi spetta la provvigione.
Non mi pare che stiano così le cose dal momento che non sta acquistando il fondo allo stesso prezzo della prelazione ma ad un prezzo notevolmente ridotto, anche se lui ha inviato direttamente alla proprietaria (dopo 4 mesi dal ricevimento della prelazione) una lettera con la quale chiedeva la riduzione del canone oppure l'acquisto ad un prezzo di 100.000 euro come effettivamente sta pagando e non a 130.000 com'era nella prelazione.
Premetto che sono un regolare agente immobiliare iscritto al ruolo della cciaa e non un agente immobiliare munito di mandato a titolo oneroso.
Il proprietario desiderando vendere i fondi commerciali ha inoltrato regolare prelazione agli inquilini indicando nella prelazione di aver dato incarico alla mia agenzia alla quale invitava gli stessi a rivolgersi per operare la prelazione al prezzo indicato nella prelazione stessa.
Sono trascorsi i termini.
Poi con uno locatario sono scesi in trattativa ed ho fatto concludere l'affare ad un prezzo relativamente inferiore di quello indicato nella lettera di prelazione ed ho percepito sia dal proprietario che dall'inquilino la mia provvigione.
Un altro locatario invece con cui sono sceso in trattativa dopo i termini scaduti della prelazione ed al quale sto facendo concludere l'affare ad un prezzo di oltre il 20% inferiore a quello propostogli dalla proprietà nella prelazione asserisce che io ho avuto incarico dal proprietario e quindi nonostante la mia opera di mediazione che gli sta facendo acquistare il fondo ad un prezzo notevolmente ridotto rispetto a quello della prelazione non mi spetta la provvigione.
Non mi pare che stiano così le cose dal momento che non sta acquistando il fondo allo stesso prezzo della prelazione ma ad un prezzo notevolmente ridotto, anche se lui ha inviato direttamente alla proprietaria (dopo 4 mesi dal ricevimento della prelazione) una lettera con la quale chiedeva la riduzione del canone oppure l'acquisto ad un prezzo di 100.000 euro come effettivamente sta pagando e non a 130.000 com'era nella prelazione.
Premetto che sono un regolare agente immobiliare iscritto al ruolo della cciaa e non un agente immobiliare munito di mandato a titolo oneroso.