maryblond

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Salve a tutti,
ho finalmente trovato casa, fatto richiesta di mutuo, se nonché solo ora esce fuori un problema che si sarebbe dovuto affrontare già a tempo debito....
Dalle visure dell'immobile esce ancora il diritto di abitazione dell'ex coniuge, che di fatto lo ha perso in quanto si è trasferita e ha contratto nuovo matrimonio.
La procedura di notifica di perdita di diritto e aggiornamento catastale prevede una tempistica di 2/3 mesi........
Il problema qual'è, che io per tempo mi sono adoperata per richiedere il mutuo, fare disdetta d'affitto tanto che a fine mese avrei potuto fare l'atto, così da avere il tempo di fare qualche lavoretto e trasferirmi dato che a fine maggio devo lasciare casa.
Il proprietario, dato le problematiche che mi sta creando, si è reso disponibile in cambio di un anticipo a lasciarmi comunque le chiavi e fare l'atto quando poi tutte le carte saranno sistemate.
Il mio quesito è : volendo accettare l'offerta, come posso tutelarmi? Posso mettere come caparra confirmatoria la somma che gli lascio in modo che se qualcosa non va mi deve restituire il doppio??
Help me, sono davvero in crisi, i tempi stringono e non so davvero come fare!
 

francesca63

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Privato Cittadino
La procedura di notifica di perdita di diritto e aggiornamento catastale prevede una tempistica di 2/3 mesi........
Ne hai parlato con il notaio ?
Il venditore potrebbe far venire l'ex da un notaio ( anche diverso da quello che hai scelto per il rogito) , a sue spese , perché si formalizzi immediatamente l'avvenuta perdita del diritto, per fare subito l'aggiornamento catastale.
Per quando era previsto il rogito , dal vostro contratto ?
 

maryblond

Membro Junior
Privato Cittadino
Ne hai parlato con il notaio ?
Il venditore potrebbe far venire l'ex da un notaio ( anche diverso da quello che hai scelto per il rogito) , a sue spese , perché si formalizzi immediatamente l'avvenuta perdita del diritto, per fare subito l'aggiornamento catastale.
Per quando era previsto il rogito , dal vostro contratto ?
In realtà il mio notaio inizialmente era una proposta che mi aveva fatto ma poi studiando bene il caso mi ha detto che l'unica strada percorribile è quella del giudice in tribunale in quanto ci sono i figli minori di mezzo.
Avevo fissato l'atto per fine mese, non abbiamo fatto nessun preliminare perché avremmo proceduto direttamente con l'atto
 

Abacus

Membro Attivo
Professionista
se c'è bisogno dell'approvazione del giudice, ci vogliono diversi mesi.. ci vuole una proposta scritta da presentare al giudice, che nomina un perito per avere appunto una perizia dell'immobile ed in base all'offerta rilascia o meno l'autorizzazione alla vendita.
non è affatto semplice perchè dovrebbe fare un'offerta con una doppia clausola sospensiva: sul rilascio del mutuo e sull'autorizzazione del giudice dei minori.
in questi casi quindi NON si versa quindi nessun anticipo.... meglio trovare altre soluzioni (magari un contratto di comodato o locazione transitorio) ...ma le conviene affidarsi al notaio.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
mesi.. ci vuole una proposta scritta da presentare al giudice, che nomina un perito per avere appunto una perizia dell'immobile ed in base all'offerta rilascia o meno l'autorizzazione alla vendita.
La casa non è di proprietà di minori; non mi pare che serva tutta questa procedura: il prezzo d’acquisto è ininfluente, in questa situazione.
Al massimo( credo sia questo il caso) , il giudice dovrà valutare se la cessazione dell’assegnazione dell’ex casa coniugale non sia contrario all’interesse della prole.
Ma pro-forma, visto che la madre si è risposata.
volendo accettare l'offerta, come posso tutelarmi? Posso mettere come caparra confirmatoria la somma che gli lascio in modo che se qualcosa non va mi deve restituire il doppio??
Molto rischioso entrare in casa d’altri senza certezze.
Inoltre, per versare una caparra ci vuole un contratto scritto: ma se il contratto è condizionato, non si versa mai una caparra ( ma solo una somma in deposito), quindi non saresti tutelata da quello.

Ma non mi è chiaro una cosa: avete un contratto firmato, o vi siete solo accordati a voce, e poi rogito ?
 

Miciogatto

Membro Senior
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Il giudice tutelare, come già detto, naturalmente non c'entra nulla in questo caso.

Mi sembra strano che il notaio voglia perseguire solo la via della revoca giudiziale del provvedimento di assegnazione.

Forse la ex non è collaborativa?

PS: per amor di precisione, non è corretto definirlo diritto di abitazione.
 

maryblond

Membro Junior
Privato Cittadino
La casa non è di proprietà di minori; non mi pare che serva tutta questa procedura: il prezzo d’acquisto è ininfluente, in questa situazione.
Al massimo( credo sia questo il caso) , il giudice dovrà valutare se la cessazione dell’assegnazione dell’ex casa coniugale non sia contrario all’interesse della prole.
Ma pro-forma, visto che la madre si è risposata.

Molto rischioso entrare in casa d’altri senza certezze.
Inoltre, per versare una caparra ci vuole un contratto scritto: ma se il contratto è condizionato, non si versa mai una caparra ( ma solo una somma in deposito), quindi non saresti tutelata da quello.

Ma non mi è chiaro una cosa: avete un contratto firmato, o vi siete solo accordati a voce, e poi rogito ?
No no abbiamo solo la proposta d'acquisto fatta in agenzia, io nel frattempo mi sono adoperata per chiedere il mutuo dopodiché avremmo fatto direttamente l'atto.
Il problema è che non potendo procedere fin quando le visure non saranno aggiornate, io non mi trovo più con i tempi dovendo fare prima qualche lavoretto a casa nuova

Il giudice tutelare, come già detto, naturalmente non c'entra nulla in questo caso.

Mi sembra strano che il notaio voglia perseguire solo la via della revoca giudiziale del provvedimento di assegnazione.

Forse la ex non è collaborativa?

PS: per amor di precisione, non è corretto definirlo diritto di abitazione.
La ex moglie si era resa disponibile, anche a dare procura direttamente all'ex marito .
È il mio notaio che ha detto che l'unica strada da percorrere è il tribunale
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
No no abbiamo solo la proposta d'acquisto fatta in agenzia,
La proposta accettata dal venditore, la cui accettazione sia stata comunicata al proponente, è un contratto preliminare.
Non hai specificato se c’è una condizione sospensiva per il mutuo.
Se si, non si versa caparra fino all’avverarsi della condizione, quando il contratto diventa efficace; quindi fino a ok al mutuo, niente è ancora definitivo e certo.
Se no, avrai versato una caparra, e se il venditore non rispetta i tempi previsti dal contratto sarà inadempiente: a quel punto, se vuole comunque vendere , ti dovrà venire incontro e dovrete trovare un accordo che tuteli entrambi ; possibilmente senza entrare in casa prima del rogito, ma in alternativa pagandoti un affitto o un risarcimento per le spese che dovrai sostenere in più.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
La ex moglie si era resa disponibile, anche a dare procura direttamente all'ex marito .
È il mio notaio che ha detto che l'unica strada da percorrere è il tribunale
È un problema di cui si deve occupare il venditore, tramite il suo avvocato.
Come lo risolve non ti riguarda, purché si muova velocemente.
 

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