Salve a tutti,
ho scandagliato il forum in relazione all'argomento in ogetto ma mnon ho trovato risposta.
Vorrei brevemente sottoporvi il questito.
Con legge del 14 Febbraio 1963 n.60 le GesCaL hanno edificato in Roma località Spinaceto alcuni immobili.
La predettta gestione è stata poi secondo il disposto dell'art. 13 del D.P.R. 30/12/1972 (con effetto del 31/12/73) soppressa e che a norma dell'art. predettpo, i beni immobili di proprietà degli enti soppressi vengono devoluti allo IACP, con regolare trascrizione in conservatoria nel '75, divenendo al proposito titolari di tutte le situazioni attive e passive inerenti gli immobili di cui hanno acquistato la proprietà.
Successivamente le suddette IACP ai sensi dell'art. 29 legge 14/2/1963 n.60 trasferisce in proprietà al sig. Rossi (acquirente) la proprietà di quota indivisa di 4,05 millesimi dell'area del settore urbanistico (n) del piano di zona 46 (Spinaceto) area trasferita dal comune di Roma alle GesCaL con atto in data...
Apro qui una parentesi, in questo atto di trasferimento del 1973 il comune di Roma VENDE con tanto di cifra bella sostanziosa, alle GesCal ca. 2 ettari di area territoriale in quella zona,dunque con tale atto il comune esce dalla proprietà del terreno ove poi le GesCaL hanno costruito questi immobili.
Successivamente con atto del '77 lo IACP (che rilevarono le allora soppresse GesCal) hanno trasferito la proprietà dell'ppartamento all'allora proprietario (oggi eredi).
Nell'atto di trasferimento come già accennato si parla di trasferimento di proprietà tra IACP e il proprietario, di quota indivisa in millesimi dell'area del settore urbanistico 46 e prosegue sottolineando che l'acquirente prende in assegnazione l'appartamento con una iscrizione di ipoteca, peraltro ad oggi non più in essere.
Il punto ora qual'è?
Nella stessa palazzina hanno rogitato tre appartamenti recentemente, anche con l'ausilio di un mutuo e tutto è passato tranquillamente, considerando che sono tre notai diversi nemmeno lo stesso!
Mutui passati, rogiti fatti senza menzikone del diritto di superficie negli ultimi loro atti.
La dicitura che però accomuna tutti i "precedenti" atti notori di questi appartamenti, è la menzione del diritto di superficie, che il proprietario non poteva alienare l'immobile prima di 10 anni (ormai passati).
Dunque la perplessità è questal, l'appartamento in oggetto può essere alienato senza problemi di di gravami sulle spalle?
Considerando che i notai che hanno rogitato i tre appartamentio della stessa palazzina, hanno ritenuto procedere in riferimento "unicamente" all'atto notorio sopra menzionato, "1973 il comune di Roma VENDE con tanto di cifra bella sostanziosa, alle GesCal ca. 2 ettari di area territoriale in quella zona",dunque con tale atto il comune esce dalla proprietà del terreno ove poi le GesCaL hanno costruito questi immobili".
Qui la domanda... non essendo più il comune proprietario della superficie, il diritto sussiste ancora o no?
Dovendo venderlo ora è sufficiente quanto in mano o occorre una qualche altra certificazione?
C'è sia l'atto di vendita tra comune e GesCaL, che l'attuale ultimo atto tra IACP (erede delle vecchie assorbite GesCaL) e attuale proprietario ove però si menziona ancora questo gravame...
Grazie per quanti hanno avuto la pazienza nel leggere il papiro, sperando di aver bene esposto il problema.
Spero di avere lumi da voi illustri.
Grazie.
...aggiungo inoltre che da una visura catastale storica, si è potuto vedere che nell'anno 1977 il meccanografico porta come proprietà "Gestione case per lavoratori", di seguito dall'anno 1977 antecedente all'impianto meccanografico, risulta come unico proprietario la persona fisica, di cui oggi gli eredi.
ho scandagliato il forum in relazione all'argomento in ogetto ma mnon ho trovato risposta.
Vorrei brevemente sottoporvi il questito.
Con legge del 14 Febbraio 1963 n.60 le GesCaL hanno edificato in Roma località Spinaceto alcuni immobili.
La predettta gestione è stata poi secondo il disposto dell'art. 13 del D.P.R. 30/12/1972 (con effetto del 31/12/73) soppressa e che a norma dell'art. predettpo, i beni immobili di proprietà degli enti soppressi vengono devoluti allo IACP, con regolare trascrizione in conservatoria nel '75, divenendo al proposito titolari di tutte le situazioni attive e passive inerenti gli immobili di cui hanno acquistato la proprietà.
Successivamente le suddette IACP ai sensi dell'art. 29 legge 14/2/1963 n.60 trasferisce in proprietà al sig. Rossi (acquirente) la proprietà di quota indivisa di 4,05 millesimi dell'area del settore urbanistico (n) del piano di zona 46 (Spinaceto) area trasferita dal comune di Roma alle GesCaL con atto in data...
Apro qui una parentesi, in questo atto di trasferimento del 1973 il comune di Roma VENDE con tanto di cifra bella sostanziosa, alle GesCal ca. 2 ettari di area territoriale in quella zona,dunque con tale atto il comune esce dalla proprietà del terreno ove poi le GesCaL hanno costruito questi immobili.
Successivamente con atto del '77 lo IACP (che rilevarono le allora soppresse GesCal) hanno trasferito la proprietà dell'ppartamento all'allora proprietario (oggi eredi).
Nell'atto di trasferimento come già accennato si parla di trasferimento di proprietà tra IACP e il proprietario, di quota indivisa in millesimi dell'area del settore urbanistico 46 e prosegue sottolineando che l'acquirente prende in assegnazione l'appartamento con una iscrizione di ipoteca, peraltro ad oggi non più in essere.
Il punto ora qual'è?
Nella stessa palazzina hanno rogitato tre appartamenti recentemente, anche con l'ausilio di un mutuo e tutto è passato tranquillamente, considerando che sono tre notai diversi nemmeno lo stesso!
Mutui passati, rogiti fatti senza menzikone del diritto di superficie negli ultimi loro atti.
La dicitura che però accomuna tutti i "precedenti" atti notori di questi appartamenti, è la menzione del diritto di superficie, che il proprietario non poteva alienare l'immobile prima di 10 anni (ormai passati).
Dunque la perplessità è questal, l'appartamento in oggetto può essere alienato senza problemi di di gravami sulle spalle?
Considerando che i notai che hanno rogitato i tre appartamentio della stessa palazzina, hanno ritenuto procedere in riferimento "unicamente" all'atto notorio sopra menzionato, "1973 il comune di Roma VENDE con tanto di cifra bella sostanziosa, alle GesCal ca. 2 ettari di area territoriale in quella zona",dunque con tale atto il comune esce dalla proprietà del terreno ove poi le GesCaL hanno costruito questi immobili".
Qui la domanda... non essendo più il comune proprietario della superficie, il diritto sussiste ancora o no?
Dovendo venderlo ora è sufficiente quanto in mano o occorre una qualche altra certificazione?
C'è sia l'atto di vendita tra comune e GesCaL, che l'attuale ultimo atto tra IACP (erede delle vecchie assorbite GesCaL) e attuale proprietario ove però si menziona ancora questo gravame...
Grazie per quanti hanno avuto la pazienza nel leggere il papiro, sperando di aver bene esposto il problema.
Spero di avere lumi da voi illustri.
Grazie.
...aggiungo inoltre che da una visura catastale storica, si è potuto vedere che nell'anno 1977 il meccanografico porta come proprietà "Gestione case per lavoratori", di seguito dall'anno 1977 antecedente all'impianto meccanografico, risulta come unico proprietario la persona fisica, di cui oggi gli eredi.
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