Non di rado è capitato a Roma e certamente non solo dalle nostre parti, in spregio ad ogni forma di rispetto per il prossimo disabile, che il beneficiario abbia trovato occupato il proprio spazio riservato sulla pubblica via per il parcheggio.
Ebbene chi si comporta in questo modo dovrà fare attenzione alle conseguenze che questo gesto del tutto deprecabile potrebbe arrecargli essendo applicabile la fattispecie della violenza privata di cui all'art. 610 c.p. che prevede la reclusione fino a quattro anni.
Di recente la Cassazione penale con la sentenza del 7 aprile 2017 n. 17794 si è pronunciata in materia affermando che "costituisce violenza privata la condotta di chi impedisce, ponendo la propria autovettura negli spazi riservati, all'avente diritto di parcheggiare la propria autovettura.... rappresenta una modalità di coartazione dell’altrui volontà peraltro realizzata con la piena consapevolezza dell’illiceità della propria condotta".
Ebbene chi si comporta in questo modo dovrà fare attenzione alle conseguenze che questo gesto del tutto deprecabile potrebbe arrecargli essendo applicabile la fattispecie della violenza privata di cui all'art. 610 c.p. che prevede la reclusione fino a quattro anni.
Di recente la Cassazione penale con la sentenza del 7 aprile 2017 n. 17794 si è pronunciata in materia affermando che "costituisce violenza privata la condotta di chi impedisce, ponendo la propria autovettura negli spazi riservati, all'avente diritto di parcheggiare la propria autovettura.... rappresenta una modalità di coartazione dell’altrui volontà peraltro realizzata con la piena consapevolezza dell’illiceità della propria condotta".