ROMA - Un uomo è in pericolo di vita dopo aver incendiato una sede dell'agenzia Tecnocasa a Roma, dalla quale era stato licenziato. L'allarme è stato dato da un cittadino che, dopo aver sentito un'esplosione, intorno all'una e mezza ha visto l'uomo avvolto dalle fiamme in strada. L'intero edificio, in via Monte delle Capre, al Trullo, ai piedi del quale si trova il locale incendiato, è stato sgomberato per precauzione.
L'uomo che ha innescato l'incendio, di 36 anni, incensurato, è ora ricoverato al Sant'Eugenio con il 50% di ustioni su tutto il corpo. Secondo quanto si è appreso avrebbe incendiato l'agenzia per una ritorsione contro l'azienda. Sulla vicenda indagano i Carabinieri della Stazione di Villa Bonelli.
È stato un gesto mosso dalla disperazione quello dell'ex-impiegato di un agenzia immobiliare a Roma, rimasto gravemente ustionato dopo aver appiccato, la scorsa notte, un incendio nella filiale per la quale aveva lavorato. L'uomo, 36 anni, ha una figlia ricoverata all'ospedale San Camillo di Roma a causa di una grave malattia genetica.
L'ex-impiegato romano è ora in coma farmacologico al Sant'Eugenio di Roma e ha ustioni sul 50% del corpo. L'uomo, che aveva lavorato come procacciatore di clienti e aveva un contratto a tempo determinato in scadenza, era stato licenziato il mese scorso.
Oggi avrebbe dovuto incontrare i suoi datori di lavoro per riscuotere la liquidazione visto che il suo contratto non era stato rinnovato ma, probabilmente, non c'era stato un accordo sul pagamento delle provvigioni. «Non riesco a spiegarmi cosa sia successo - ha detto sconvolta la moglie, che lavora come impiegata -. Sapevo che il suo contratto di lavoro era scaduto ma non pensavo che avesse particolari problemi con l'agenzia. Mio marito è stato sempre una persona tranquilla».
L'uomo che ha innescato l'incendio, di 36 anni, incensurato, è ora ricoverato al Sant'Eugenio con il 50% di ustioni su tutto il corpo. Secondo quanto si è appreso avrebbe incendiato l'agenzia per una ritorsione contro l'azienda. Sulla vicenda indagano i Carabinieri della Stazione di Villa Bonelli.
È stato un gesto mosso dalla disperazione quello dell'ex-impiegato di un agenzia immobiliare a Roma, rimasto gravemente ustionato dopo aver appiccato, la scorsa notte, un incendio nella filiale per la quale aveva lavorato. L'uomo, 36 anni, ha una figlia ricoverata all'ospedale San Camillo di Roma a causa di una grave malattia genetica.
L'ex-impiegato romano è ora in coma farmacologico al Sant'Eugenio di Roma e ha ustioni sul 50% del corpo. L'uomo, che aveva lavorato come procacciatore di clienti e aveva un contratto a tempo determinato in scadenza, era stato licenziato il mese scorso.
Oggi avrebbe dovuto incontrare i suoi datori di lavoro per riscuotere la liquidazione visto che il suo contratto non era stato rinnovato ma, probabilmente, non c'era stato un accordo sul pagamento delle provvigioni. «Non riesco a spiegarmi cosa sia successo - ha detto sconvolta la moglie, che lavora come impiegata -. Sapevo che il suo contratto di lavoro era scaduto ma non pensavo che avesse particolari problemi con l'agenzia. Mio marito è stato sempre una persona tranquilla».