@ Spallina
Ringrazio commosso per la...denuncia, comunque...a parte i commenti ironici, mi dispiace che tu abbia interpretato il mio intervento come fuorviante, faccio ammenda per la forma che, evidentemente, è stata poco chiara.
Io parto sempre dal presupposto della praticità e della reciproca convenienza e in una situazione come quella prospettata da warriors mi sembrava scontato (evidentemente ho sbagliato qui) che dopo un'infarinatura di base su un forum (senza valore legale e giuridico), qualora si dovesse presentare realmente la situazione in oggetto, le parti si rivolgerebbero quanto meno ad un notaio o ad un avvocato, i quali farebbero certamente notare che, pur esistendo il diritto di avvalersi di un giudice, in mancanza di consensualità, sarebbe economicamente sconsigliabile visto il ridotto importo ricavabile da una vendita all'asta.
La prima opzione alla quale ha pensato la madre per la vendita, inoltre, è stata quella canonica dell'agenzia immobiliare e volendo essere solo pratici, questo rappresenterebbe un ulteriore problema potenzialmente dannosissimo in quanto, alcuni dei prestampati per il conferimento di incarico prevedono, per il conferente, l'assunzione di responsabilità anche per altri eventuali proprietari non firmatari. Ciò vuol dire che in caso di mancata vendita causata dal rifiuto degli altri, scatta la penale. Ora, io vorrei capire se tu vedi come unica possibilità quella della vendita all'asta (ma credo di no visto il consiglio di accordarsi, o meglio, di non scontrarsi), perché in tal caso ne ricaverebbero un danno reciproco. Rimane il fatto che, senza giudice, la casa non si vende senza il consenso di entrambi.
Per quanto riguarda il riferimento con la P maiuscola, è stato puramente...voluto, altrimenti non l'avrei utilizzato...dovrebbe rendere l'idea del mio pensiero per determinati atteggiamenti.
Per quanto riguarda il consigliare, in quanto dovere cristiano, non so se per la religione cristiana è previsto a prescindere ma a me, i consigli non richiesti non sono mai piaciuti.
[Bagudi ha detto che in attesa di pareri di esperti giuristi non sapeva chi avesse ragione.
Ha ammesso, quindi, di non essere in grado di discernere dove stava il giusto.] Se a volte capita che un giudice non sia giusto...nel dubbio ha fatto bene a non discernere, i mediatori non sono avvocati e tanto meno giudici. Bagudi potrebbe aver fatto solo l'errore di rispondere affrettatamente senza prima rinfrescarsi la memoria con il codice civile, questo le avrebbe risparmiato di essere considerata impreparata ma, rimane il fatto che, aver rimandato la risposta ad un giurista è il consiglio cristiano più corretto.