lacasetta

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno, mi riallaccio a questa discussione con una domanda:

Se nel compromesso faccio scrivere in dettaglio cosa il venditore lascerà nella casa (cucina, condizionatori, impianto di allarme...), è vero che poi dovrò pagarci l'IVA su quegli oggetti?

L'AI dice che non conviene mettere per iscritto nulla, ma di lui non mi fido per niente. I venditori, quando ho visto la casa, mi avevano detto che lasciavano la cucina perché è piccola e su misura e a loro non serviva. Ora l'AI se ne esce che la cucina costa 1500 € e che lui l'aveva detto. Magari vuole usarla per un'altra trattativa. Ma a questo punto non mi fido e vorrei che la cucina se la portassero pure, ma tutto ciò che era indicato nell'annuncio (allarme, condizionatori, porta blindata..) rimanesse senza costi aggiuntivi.

Grazie a tutti

Fran
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Se la vendita degli arredi è fatta tra privato e privato non è soggetta ad IVA.

Tuttavia c'è da tener conto che la vendita del mobilio, se riportata in preliminare e in rogito darebbe vita a due distinti atti da dover registrare (anche se inseriti in un unico "contratto") come da art. 20 e 21 Testo unico imposta di registro.

Riporto il consiglio di un esperto (G. Gazzola, dottore commercialista)
"E’ quindi necessario optare per la conclusione del contratto di compravendita dei mobili tramite scambio di corrispondenza, in cui il proponente invia la proposta sottoscritta con allegata lettera di accettazione da far restituire debitamente sottoscritta. Per espressa previsione normativa (art. 1 tar. Parte II Dpr 131/86) questi contratti formatisi per corrispondenza, aventi ad oggetto fra l’altro trasferimenti a titolo oneroso della proprietà di beni diversi dagli immobili, sono sottoposti a registrazione solo in caso d’uso."
 

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