.....Ecco il nesso: non c'è trucco non c'è inganno ma soluzioni che per qualcuno ci possono essere per altri no. E' l'Italia di sempre. Il tecnico "ben introdotto" dovrà studiare quali cose possono impedire lo sviluppo della pratica in una direzione formalmente corretta ma auspicabile per il cliente e per questo ha necessità di istruzioni ed interlocuzioni– spesso ripetute, perché sembra che siano questioni molto difficili da capire e ricordare – con gli uffici preposti e, di quando in quando, di consigli "saggi". In ogni caso, sarà ancora una volta acclarato che nel nostro Paese pure quello che non è ipso facto idoneo per essere accettato in prima battuta potrà esserlo in seconda istanza perché, tra le altre cose, le norme non diventano mai di interpretazione univoca. Poi purtroppo, quando – e se – qualcuno fa sinceramente qualcosa di conforme già in principio, molto lentamente ottiene risposta.....travolto dal ginepraio di una burocrazia forse creata ad arte per consentire che quasi tutto diventi possibile.... o per arenarne a lungo la memoria in attesa di tempi e sorti più propizie.proverei a chiedere anche ad un altro tecnico (geometra/ingegnere/architetto) esperto di queste cose e magari ben introdotto in Comune, ed a
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